Pola. In Consiglio regna la calma

Dopo due giornate di accuse, ribellioni, richieste di dimissioni ed elezioni anticipate, la prima parte della seduta è trascorsa in tranquillità. L’allestimento di un campo di calcio a Valcane e il nuovo autosilo i temi trattati dai rappresentanti dei cittadini

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Pola. In Consiglio regna la calma
Seduta tranquilla del Consiglio cittadino riunitosi a Palazzo municipali. Foto: DARIA DEGHENGHI

La montagna ha partorito il topolino: l’Esecutivo è salvo e il sindaco può dormire sonni tranquilli. Già nelle ore antimeridiane i dipendenti “ribelli” dell’assessorato all’Edilizia hanno detto d’essersi “chiariti” e “rappacificati” col primo cittadino, adducendo a titolo di scuse per il comportamento baldanzoso lo choc dovuto alle dimissioni dell’assessore Anja Ademi, stimata dai subordinati al punto di voler sfidare anche il superiore della superiore. Niente da stupirsi, dunque, se in aula è tornata a regnare la calma politica assoluta, con la maggioranza informale (Lista civica F. Zoričić, SDP e HDZ) per niente interessata a mettere in discussione l’autorità del sindaco, e le opposizioni (DDI e Možemo) poco propense a insistere su una causa persa in partenza. Insomma, la seduta del Consiglio cittadino di ieri è trascorsa in un’atmosfera di imperturbabilità quasi stoica, senza il benché minimo accenno di conflitto, come se la giornata precedente (quella delle elezioni anticipate e delle candidature precoci) non ci fosse mai stata. Se non fosse stato per l’irruzione degli attivisti in aula, probabilmente sarebbe stata anche la più pacata delle sessioni consiliari in assoluto.

Un cantiere sorvegliato
Tuttavia alcuni argomenti suscitano sempre più attenzione degli altri perché possiedono di natura una carica elettrica negativa. Tra questi, la contestata costruzione del campo di calcio a Valcane, per cui il consigliere Ivan Žagar della lista civica del sindaco ha chiesto rassicurazioni al direttore della società Pula sport, Mario Peruško. Così il direttore è tornato a rassicurare l’aula sulla necessità assoluta dell’opera pubblica e sulla sua purezza giuridica e morale. In riferimento alle accuse che continuano a piovere dai circoli degli attivisti contrari alla costruzione dell’albergo Valkane, Peruško ha infatti dichiarato: “Questo organo collegiale ha deliberato tre volte e non una sulla necessità di edificare il campo di calcio per i giovani calciatori dell’Uljanik: la prima volta in febbraio, poi nuovamente in marzo e quindi ancora una volta di recente, e tutte le volte il progetto ha avuto il placet del Consiglio a maggioranza di voti, per cui i lavori continuano e termineranno, grazie a Dio, a meno di non essere revocati da questo stesso Consiglio”. Il campo di calcio è peraltro un obbligo che la Città di Pola si è assunta di realizzare anche grazie a una donazione della Federcalcio croata, che copre parte delle spese del cantiere, ha detto Peruško e aggiunto d’aver ingaggiato un’agenzia di sorveglianza per il cantiere affinché le rimostranze degli attivisti non finiscano in un’escalation contro le maestranze e la società appaltatrice.

Un impianto per i giovani
Anche il sindaco Zoričić ha chiesto e avuto la parola per commentare il caso: “L’ho già detto e lo ripeto, continuerò a ripeterlo finché non sarà chiaro abbastanza: il campo per gli allenamenti di calcio a Valcane è un impianto riservato agli allievi della società di calcio, non per l’albergo, non per i signori, non per le ville con garage, non per i privati, ma per le squadre giovanili di calcio che altrimenti non hanno dove allenarsi, per cui queste teorie del complotto non hanno alcun fondamento né motivo per continuare a circolare”.
Ancora sul Lungomare. Alcuni consiglieri sollecitano la massima cura per la pineta sovrastante Valcane e vorrebbero che si parlasse chiaro circa l’entità dei danni per il patrimonio forestale pubblico. Insomma: quanti alberi cadranno sul Lungomare – si parla di 120 pini – affinché si possa costruire tutto quello che si va pianificando in zona? Mario Peruško ha risposto con chiarezza: “In attesa della perizia, che è ancora oggetto di appalto, non lo sappiamo di preciso, ma sappiamo che qualunque sia il numero, sono certo che saremo in grado di raddoppiarlo con nuovi alberi da piantare in qualunque altro luogo si decida di intervenire”. Stuzzicato a farsi sentire anche in questa sede, il sindaco ha aggiunto: “Guardate che abbiamo piantato 600 nuovi alberi in un anno, di cui 120 solo a Castagner e altri 20 per il viale dei donatori di sangue in Siana”. Anche la cantilena degli alberi comincia insomma a scocciare.

L’autosilo in Campo Marzio
Dai campi di calcio al futuro autosilo, che cambia nuovamente dimora, tanto è vero che hanno deciso di spostarlo di poche centinaia di metri da piazza della Repubblica (Assicurazioni Croatia) a Campo Marzio, più vicino ancora allo stadio “Aldo Drosina”. Il consigliere della Lista civica Dušanko Babić ha chiesto spiegazioni al direttore dell’azienda Pula parking, Branislav Bojanić, che ha risposto con l’enfasi che caratterizza ogni suo intervento pubblico: “Dopo aver sondato il terreno inizialmente destinato all’autosilo, è capitato, disgraziatamente, di trovare che le carte e la proprietà non erano in regola, anzi, erano piuttosto problematiche”. Per dirla brevemente, la Città non era padrona della particella catastale o delle particelle catastali che aveva destinato all’opera. Pertanto è stato necessario correre ai ripari in fretta e furia, e cioè trovare un nuovo terreno edificabile, che fortunatamente si è scovato poco lontano, sempre in zona Campo Marzio. A questo punto, sembra che l’opera non sia destinata a incorrere in altri ostacoli. Entro la fine del mese si deciderà sull’appalto, all’inizio del 2024 inizieranno i lavori (del valore di 12 milioni di euro), che daranno a Pola il suo primo autosilo su 5.000 metri quadrati di superficie suddivisa in 500 stalli disposti a più livelli. E sarà anche bello a vedersi: parola di Bojanić. In compenso, per sfruttare lo spazio disponibile del sito abbandonato accanto alle Assicurazioni, verranno installate le strutture per il posteggio verticale rotante, il primo in Croazia.

La protesta di un’ambientalista
Fugace e rumorosa performace davanti alle telecamere per Nataša Medančić, attivista verde che ha fatto irruzione in aula consiliare per esigere dal sindaco di “fermare i lavori sul Lungomare”, iniziati in questi giorni con lo sfoltimento della pineta. L’ambientalista ha tuonato con veemenza e lacrime agli occhi: “Questo progetto è vostro, ma la città è nostra, il territorio è nostro. Perché state abbattendo gli alberi senza permesso? L’opera è un cavallo di Troia che serve solo all’abergo, non allo sport. Noi non siamo contrari allo sport”, ha proseguito ma poi è stata fermata da un vigilantes che l’ha accompagnata fuori dall’aula e fuori dal Municipio. 

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