Pola. Il Freevoices Show Choir incanta il pubblico

Splendida esibizione dei cantanti e dei musicisti di Capriva del Friuli all’Estivo della CI

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Pola. Il Freevoices Show Choir incanta il pubblico
I componenti del Freevoices Show Choir. Foto: Arletta Fonio Grubiša

Fortunato chi c’era l’altra sera nel grande terrazzo della Comunità degli Italiani di Pola per condividere un cocktail di buone emozioni ritmate da tutto un caleidoscopio di canti, arrangiamenti, autentiche personalizzazioni e innesti di generi musicali in viaggio per il pianeta. La polifonia di magnifiche, giovani voci libere del Freevoices Show Choir di Capriva del Friuli, ha chiuso davvero alla grande l’estate culturale della CI trasformandola in un luogo di spettacolo unico nel suo genere e, come tale davvero inedito anche per Pola. Artefici di un’atmosfera viva, brillante ed energica, i cantanti e musicisti talentuosi e la loro direttrice Manuela Marussi, sono stati una dimostrazione in diretta di quanto momenti di aggregazione, amicizia all’insegna dell’arte, dell’ascolto e della musica possano condurre verso eccellenti risultati e immediato coinvolgimento di pubblico. Il pianoforte e gli arrangiamenti di Gianni Del Zotto, il violino di Laura Grandi, il ritmo alle percussioni di Francesco Pandolfo, il basso elettrico di Riccardo Pitacco e le coreografie a cura di Marco Rigamonti, tutti hanno contribuito a produrre una forma corale con danza e a momenti “coreografia cantata”, diremmo una performance multipla che ha portato all’Estivo un bagaglio artistico vasto e diverso, altrettanto quanto libero di sconfinare tra differenti espressioni musicali, vocalità e movimenti con grande leggerezza e sorpresa dei presenti.

Swing e pop, canti popolari e canzoni che sfociano nel genere lirico operistico, per comunicare messaggi d’amore verso il prossimo e la madre terra, impegno sociale, voglia di giustizia, pace, libertà, ironia, riflessione e quant’altro ha fatto sì che venga rilevato quanto la musica in connubio con una particolare gestualità artistica contribuisca, come detto dai protagonisti, “ad aprire la mente e il cuore, ad abbattere le barrire ed i confini”. “Con te partirò” (Bocelli) ha introdotto il viaggio nel nome della salvaguardia dell’ambiente (Michael Jackson ed Ennio Morricone), della reciproca empatia e comprensione, della parità di genere cantata e artisticamente gridata con una compilation dedicata all’universo femminile (“Donne”, “No woman no cray”), fino a sfociare nei “Canti di libertà” e in una stupenda performance di briganti e brigantesse lucane, che rivalutando il controverso fenomeno della malvivenza post-unitaria del sud Italia, hanno saputo attualizzare il problema del malessere, della disuguaglianza e dell’ingiustizia sociale che oggi, come non mai, sta alla radice di tanta umana ribellione (“Ommo se nasce, brigante se more, ma fino all’ultimo avimm’a sparà”). Il benvenuto alla compagine nel nome della nostra comunità italiana di Pola, è stato espresso da Debora Radolović, vicepresidente dell’Assemblea del sodalizio, affiancata da Marin Corva, presidente della GE dell’Unione Italiana cui si deve il patrocinio per lo spettacolo in collaborazione con l’Associazione Culturale InCanto APS.

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