Fiumi di turisti in città, nonostante il maltempo. Tra un acquazzone e l’altro sbucano dai negozi, dai ristoranti e dai musei per riversarsi in via Sergia, al Foro e in via Kandler e poi continuare la strada verso il Castello, il Duomo, l’Arena, le porte romane, i Giardini. Chi con la cartina di Pola, chi con la guida cartacea e chi con lo smartphone sul palmo della mano per consultare Google maps e altre applicazioni d’orientamento, navigazione e recensioni con luoghi di interesse integrati come monumenti storici, ristoranti, gallerie d’arte, centri commerciali ecc. Ai piedi del Tempio d’Augusto riposano comitive di studenti stranieri, nei bar s’accomodano altri gruppi organizzati, perlopiù gente in pensione. Insomma, tutti coloro che possono permettersi il lusso di viaggiare in maggio, quando i prezzi sono ancora abbordabili. Anche via Sergia comincia a farsi strettina con questa grande affluenza di turisti alloggiati non solo a Pola, ma a Rovigno, a Parenzo, a Umago e a Medolino, pronti per la “trasferta polese” quando il tempo lo consente.
La pioggia degli ultimi giorni è d’intralcio alle attività in natura, ma in compenso consente alle comitive di visitare il centro storico. Inutile dire che le guide turistiche non hanno tregua tra un tour e l’altro. In questi giorni Pola parla soprattutto francese e inglese.