Pola. Strumenti all’avanguardia per la Medicina d’urgenza

Tramite il progetto FIRESPILL il servizio ha acquistato una serie di defibrillatori e un dispositivo meccanico portatile utilissimo per la compressione toracica

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Pola. Strumenti all’avanguardia per la Medicina d’urgenza
Dejan Martić e Claudio Filipović, durante la simulazione di rianimazione. Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Il progetto FIRESPILL – Fostering Improved Reaction of crossborder Emergency Services and Prevention Increasing safety LeveL, finanziato dal Programa Interreg Italia – Croazia 2014-2020 conduce la Regione istriana verso una nuova conquista: in detto caso si parla del tanto necessario miglioramento sul campo del pronto soccorso e della medicina d’urgenza. Vale esattamente 140mila euro la tranche di attrezzature consegnate, nuove di zecca, in mano alle équipe salvavita dell’Istituto formativo di medicina d’urgenza della Regione istriana. Ieri presso questa sede ubicata nell’area ospedaliera di Pola, in via Zagabria 30, si sono avute tutte le ragioni di sentirsi soddisfatti del passo compiuto verso il voluto elevamento della qualità delle prestazioni su un territorio turistico per eccellenza la cui popolazione triplica in piena estate, aumentando di conseguenza gli infortuni e le situazioni accidentate.

La funzione transfrontaliera
Compiaciuto ieri il presidente della Regione Boris Miletić, in quanto si è riusciti a centrare l’obiettivo del Progetto FIRESPILL, che è quello di “aumentare la sicurezza delle aree del bacino adriatico” mediante: monitoraggio dei rischi ambientali di origine naturale o causati dall’uomo; potenziamento delle capacità di intervento; l’organizzazione dei servizi di emergenza a livello transfrontaliero tramite implementazione, efficientamento e coordinamento di azioni, misure e strumenti di prevenzione. Il Budget complessivo del Progetto è di € 16.492.799,60 (€ 14.018.879,66 di quota FESR ed € 2.473.919,94 quale cofinanziamento dei partner), mentre la Regione istriana è inclusa nel processo di valutazione delle necessità del nostro sistema di Difesa civile, mediante un importo finanziario pari a 920mila kune, per cui l’Assessorato per lo sviluppo sostenibile ha assunto il ruolo di partner nella progettazione FIRESPILL, con l’obiettivo di attuare le misure di tutela civile sul territorio secondo piani e documenti strategici del settore. Soddisfazione per il compito assegnato è stata espressa anche da parte dello stesso assessore Gordana Antić, nonché dal coordinatore del progetto FIRESPILL per la Regione istriana Bruno Kostelić, che ha investito energie per far sì che vengano modellati e migliorati i servizi d’emergenza al fine di renderli più efficaci e innovativi anche in funzione transfrontaliera.

La simulazione di pronto intervento
Alla presentazione pubblica dell’inventario acquistato, la direttrice dell’Istituto di medicina d’urgenza Tatjana Ćemerikić ha voluto evidenziarne pregi e qualità, trattandosi di uno strumentario all’avanguardia e molto sofisticato, adatto all’uso professionale e anche all’abilitazione di nuovi team di pronto intervento medico, tant’è vero che l’Istituto istriano di medicina d’urgenza con sede a Pola detiene un importante ruolo formativo e abilitativo. Che cosa ci sta nel maxi pacchetto acquistato dalla Regione? Un contingente di 8 defibrillatori Lifepak CR2, che durante l’emergenza cardiaca connette tutti i dispositivi e tutte le persone coinvolte nella risposta, riducendo i ritardi nell’intervento e migliorando l’assistenza nell’ambito della catena della sopravvivenza. È uno strumento potente e di facile utilizzo grazie a tecnologie avanzate, connettività Wi-Fi, cellulare e monitoraggio automatico e il piano della Regione istriana è quello di riuscire a distribuire un centinaio di questi dispositivi in altrettanti punti critici e più affollati delle Città e dei centri turistici, che in caso d’emergenza potranno venire utilizzati da chiunque per un trattamento salvavita immediato, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Tuttavia, a suscitare particolare impressione, ieri, è stata la simulazione di pronto intervento prestata davanti alle telecamere dal team di soccorso composto da Dejan Martić e Claudio Filipović che sopra a un manichino “morente” hanno fatto azionare Lucas, un incredibile dispositivo meccanico portatile per compressione toracica progettato per assistere i soccorritori effettuando un massaggio cardiaco infallibile, costante e continuo, come raccomandato nelle linee guida dell’American Heart Association1, su pazienti in arresto cardiaco. Non meno interessante è stato il saggio di rianimazione mediante monitor/defibrillatore Lifepak 15 che rappresenta lo standard nei dispositivi di emergenza ALS, all’avanguardia nell’innovazione clinica, nell’operatività e nelle caratteristiche di robustezza. Si tratta di un marchio di apparecchiatura anche didattica in grado di segnalare con dati, in ogni fase e al dettaglio se l’apprendista soccorritore stia compiendo o meno, una rianimazione efficiente e corretta in ogni frazione d’intervento.
Dalla Regione è stato segnalato che oltre al rafforzamento delle capacità operative e allo sviluppo di concreti progetti pilota, FIRESPILL punta anche sull’attivazione del processo partecipativo della cittadinanza, per informarla e formarla sui più corretti comportamenti da adottare in caso di emergenza sanitaria, anche al fine di assumere un ruolo attivo nel contribuire e cooperare con gli enti preposti e la Protezione Civile operativa nei casi di emergenza.

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