Pola e Regione. Interessi comuni

Incontro di lavoro tra lo zupano Boris Miletić e il sindaco Filip Zoričić

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Pola e Regione. Interessi comuni
La Casa per anziani Alfredo Štiglić: pronto il progetto d’ampliamento. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Argomenti di peso ed elevata importanza per il progresso di Pola hanno tenuto banco alla riunione dell’altro giorno presso la sede della Regione istriana. Protagonisti dell’incontro di lavoro il presidente della Regione Istriana, Boris Miletić affiancato dal capogabinetto del suo ufficio, Ivan Glušac, quindi il sindaco polese, Filip Zoričić con al seguito l’assessore cittadino all’Urbanistica, gli Investimenti e le Opere pubbliche, Anja Ademi. L’iniziativa di trovarsi a tavolino per spingere il vento in poppa a tutta una serie di progetti di comune interesse pubblico, era partita dal primo cittadino di Pola, con evidente desiderio di agire meglio a forze unite (indipendentemente dalla diversità di vedute politiche). Ad affiorare per prima in superficie è stata la questione dell’assenza dei parcheggi in città ossia della necessità di individuare le giuste collocazioni per delle case-garage, strutture che a Pola sono ancora inesistenti, mentre si profila la costruzione di un unico autosilo per 340 posti macchina su un’area da 15.500 metri quadrati, in zona Campo Marzio (vicino all’edificio della compagnia di assicurazione Croatia Osiguranje), proposito ancora in fase di progettazione di massima da parte della Pula parking.

Castion, questioni di proprietà
Immancabile l’imposizione dell’annoso argomento Castion, che, in effetti tiene occupato già da due anni, il presidente della Regione, Assemblea regionale inclusa, al fine di definire il passaggio di proprietà del Centro di raccolta e smaltimento dei rifiuti di tutta la penisola. Tale è la sua destinazione d’uso che l’attuale proprietà condivisa quasi a pari merito tra Pola (51 per cento) e Regione (49%), risulta essere riduttiva per tutte le altre Città e Comuni istriani che qui scaricano i rifiuti e fruiscono dei servizi offerti. La posizione ufficiale di Miletić, è nota, e verte attorno alla necessità di assumere diritti e responsabilità collettive (ecologiche e spese di tutela ambientale), a pari merito.
Quindi, non si poteva sicuramente glissare sul problema della mancanza di posti letto nelle Case di riposo. Da qui la necessità di scoprire se c’è speranza di vedere finalmente avviati i lavori d’ampliamento delle strutture per anziani dell’“Alfredo Štiglić”. E le buone nuove non mancano. Dalla Regione comunicano che all’inizio del prossimo ottobre dovrebbero partire i lavori di costruzione nel centro di soggiorno (per Alzheimer e altre demenze), in via Mažuranić, mentre il grande edificio di via Krleža, dovrebbe arrivare di turno in dicembre per un investimento nell’ordine di 15 milioni di euro. Non guasta ricordare che l’odierna capacità di 153 posti letto verrà ridotta per un certo numero di camere (con troppi posti letto), e viceversa verrà ampliata negli ambienti di una nuova ala con ulteriori 129 sistemazioni più comode in 56 camere a due letti (ciascuna con i propri servizi igienici), per un totale di 241 anziani cui poter prestare adeguata assistenza, anche perché ciascun nuovo piano verrà dotato di vano cucina e soggiorno in comune. La Regione sarà il fattore trainante delle anzidette migliorie dopo avere assunto la proprietà sugli immobili delle Case pubbliche per anziani in Istria, che fino al 2021 erano gestite dall’Istituto croato per l’assicurazione pensionistica, mentre l’accordo di cofinanziamento (tra Regione e Città al 50 per cento) siglato ancora nel 2017 costituisce la garanzia che rende fattibile l’impresa di costruzione.

Scuole, problema palestre
Capitolo scuole. Stavolta, al centro dell’attenzione sono la Scuola di medicina e il Centro sociale (la cosiddetta Scuola gialla), che ha per inquilini il Ginnasio croato, la Scuola di Musica Ivan Matetić Ronjgov e la Scuola di avviamento professionale per i quali si necessita di una palestra sufficientemente grande e moderna da poter ospitare l’attività ginnica di così numerose scolaresche. A proposito dell’edificio della Scuola di medicina: due anni or sono era stato inaugurato dopo avere messo a frutto quasi 9 milioni di euro, investimento sostenuto a pari merito dalla Regione e della Città ma che, purtroppo, per mancanza di spazio a sufficienza nel circondario dell’istituzione, non aveva potuto contemplare alcun impianto sportivo. Da qui la necessità di allestire altrove degli ambienti in comune per più istituzioni scolastiche medie-superiori.

Centro di coworking, ormai ci siamo
Se le previsioni sono veritiere, ci sarebbero buone nuove anche per quanto concerne l’ultimazione del progetto Coworking, vale a dire del Centro imprenditoriale, il cui moderno edificio tutto in vetro è sorto sulle ceneri della vecchia “Mehanika”, in via Marulić. Dalla Regione comunicano che nel mese di ottobre ci dovrebbe essere l’inaugurazione ufficiale di questo palazzo di vetro, costruito con 3,5 milioni di euro, e che nelle proprie sale polifunzionali potrà offrire condizioni di lavoro e network a un centinaio di imprenditori. In detto caso, il coordinamento della progettazione finanziata tramite meccanismi ITU, è della Regione istriana mentre Pola è Città partner. La riunione si è conclusa all’insegna dei buoni propositi di continuare una collaborazione propositiva e utile al futuro cittadino con alcuni ultimi temi trattati in appendice: modalità di finanziamento del Centro diurno di riabilitazione (per cerebrolesi) di Veruda, piani di sviluppo della Biblioteca civica e sala di lettura cittadina, Museo d’arte contemporanea e l’istituzione di una biblioteca del territorio.

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