Piscina, la grana del trasporto pubblico

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Piscina, la grana del trasporto pubblico

Un servizio pomeridiano a misura di ragazzi per garantire più comodità ed evitare inutili lunghe attese e percorsi a piedi. Lo chiedono i responsabili dei club di nuoto e pallanuoto e i genitori dei tanti giovani che frequentano il nuovo centro natatorio di Veruda, le cui lamentele per le poche corse e per gli orari non corrispondenti alle esigenze dei figli si fanno sempre più insistenti. Dei disagi è stato informato in questi giorni anche il direttore dell’azienda di trasporto pubblico”Pulapromet”, Igor Škatar, al quale è stato chiesto di aumentare il numero delle corse sulle linee bus che transitano dinanzi alla piscina. Perlomeno tra le ore 14 e le 18, orario di maggiore affluenza al centro natatorio da parte dei giovani utenti. Sia i vertici dei club che i genitori sostengono che le corse delle linee 4 e 6 non soddisfano né le esigenze, né gli orari dei ragazzi, che sono quindi costretti a raggiungere la piscina a piedi oppure a bordo di bus di altre linee che, però, non fermano nelle immediate vicinanze della piscina comunale.”Due soluzioni non propriamente comode, visto che a moltissimi ragazzi serve circa un’ora per raggiungere la struttura”, sostengono i responsabili delle associazioni sportive, che hanno quindi invitato la “Pulapromet” a introdurre nuove linee e ad aumentare sia la frequenza che il numero di autobus che transitano lungo via Veruda e di conseguenza davanti all’ingresso principale del centro natatorio. Nonostante le tante lamentele, la “Pulapromet” pare non abbia alcuna intenzione di accogliere le proposte dei club e dei genitori. Il direttore della municipalizzata, Igor Škatar, ritiene infatti che il centro natatorio sia ben servito dai bus di diverse linee (la 4 Valcane – Montegrande, la 6 Giadreschi – Valcane e le linee 1, 2 e 3, che dal terminal bus di Siana portano in direzione di Stoia e Veruda) che passano o davanti o al massimo a 700 metri dalla piscina. “Ricordo che fino a qualche mese fa tutti i club di nuoto e pallanuoto tenevano gli allenamenti nella piscina di Valbandon, che dalla fermate del bus è lontana ben 900 metri”, ha commentato il direttore, ricordando anche che, tra l’altro, la piscina di Valbandon è situata a oltre cinque chilometri da Pola, nel Comune di Fasana. Il direttore ha successivamente evidenziato che tra le 14 e le 18 gli autobus che transitano nei pressi del centro natatorio sono ben 49, mentre quelli che partivano in direzione di Valbandon erano soltanto tre. La risposta del responsabile dell’azienda di trasporto pubblico non ha soddisfatto i genitori, i quali informano i vertici della “Pulapromet” che erano loro stessi ad accompagnare in auto i ragazzi a Valbandon. A questo punto, ai genitori e ai responsabili delle associazioni sportive non resta che sperare che il direttore della municipalizzata possa cambiare idea. Sull’intera questione si è espresso in questi giorni anche il direttore della “Pulasport”, l’ente responsabile della gestione delle strutture sportive della Città di Pola, Ivan Glušac, il quale ha annunciato un suo incontro con i vertici della “Pulapromet” per discutere del problema. “Spero che la situazione possa migliorare in futuro e con il già annunciato acquisto di nuovi bus da parte dell’azienda di trasporto”, ha detto Glušac.

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