Per l’Area urbana di Pola 33 milioni di euro

Firmato il nuovo Accordo di realizzazione degli investimenti territoriali integrati

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Per l’Area urbana di Pola 33 milioni di euro
Nota per la Giostra dell’anello, Barbana avrà un Centro ippico-ricreativo. Foto: Goran Kovacic/PIXSELL

L’Area urbana di Pola affronta il nuovo periodo finanziario con 33 milioni di euro. La firma del contratto di assegnazione dei mezzi si è avuto alcuni giorni fa a Sebenico; in effetti si è trattato di firmare il nuovo Accordo di realizzazione degli investimenti territoriali integrati per il periodo a venire. A nome dell’Area urbana polese, ha firmato il documento Filip Zoričić, sindaco di Pola, città che è centro dell’Area urbana.

“Sono soddisfatto di avere firmato nell’ambito del nuovo periodo ITU l’assegnazione di 33 milioni di euro per investimenti nel Polese. Questo corona due anni di intensi lavori di preparazione della documentazione e dei progetti. Di questi 33 milioni, ben 20 ricadranno proprio su Pola, per il recupero dello stabilimento balneare di Stoia, per il centro per le innovazioni di Vallelunga, il nuovo parco in Pragrande, la ristrutturazione del centro Rojc e la creazione di una pista ciclabile”, ha commentato Filip Zoričić.

La lista dei progetti
In base all’Accordo, consegnato dal premier, Andrej Plenković e dal ministro per lo sviluppo regionale e i Fondi Ue, Šime Erlić, i 33 milioni assegnati all’Area urbana del Polese serviranno alla realizzazione dei seguenti progetti: ristrutturazione dello stabilimento balneare di Stoia (Città di Pola), ricostruzione e ampliamento del Centro ippico-ricreativo (Comune di Barbana), ricostruzione del Centro Rojc (Città di Pola), introduzione del sistema Park & Ride a Pola (municipalizzate Pulapromet e Pula parking), realizzazione di un Centro polifunzionale (Comune di Lisignano), costruzione dell’incubatore imprenditoriale (Comune di Marzana), Sport point – Progetto integrato per investimenti nell’infrastruttura sportiva dell’Area urbana di Pola (Comuni di Sanvincenti, Fasana e Marzana), recupero del centro storico (Comune di Barbana), ricostruzione e ampliamento del Convento dei Cappuccini (Città di Dignano), Centro multimediale Cave Romane (Comune di Medolino), sviluppo dell’infrastruttura ciclistica di Pola, Medolino e Promontore (Città di Pola, Comune di Medolino), Centro innovazioni PIC (Città di Pola) e allestimento dell’area verde Pragrande (Città di Pola).
Accanto ai progetti candidati nell’ambito del meccanismo ITU, la Città di Pola ha concorso con altri 13 progetti all’assegnazione di mezzi da fondi nazionali e dell’Ue, per un totale di 11,4 milioni di euro, per la qual cosa ci si aspetta l’assegnazione di circa 8,3 milioni di euro a capitale perduto.
Tanti anche i progetti in fase di realizzazione, accanto a quelli portati avanti nell’ambito del meccanismo ITU. Tali progetti hanno un valore di 5,4 milioni di euro, cofinanziati con soldi a capitale perduto sia da fondi nazionali che dell’Ue in un importo di 4,4 milioni, il che rappresenta l’80 p.c. della partecipazione all’investimento.
Nel comunicare l’avvenuta firma dell’Accordo, la Città ha fatto la somma del valore dei progetti attualmente in essere cofinanziati con mezzi a capitale perduto nell’ammontare di oltre 60 milioni di euro. Ci si attende un’iniezione di ulteriori 150 milioni di euro.

Premio per il Piccolo teatro romano
Il progetto di recupero e conservazione del Piccolo teatro romano, realizzato grazie ai fondi nell’ambito del meccanismo ITU si è classificato al terzo posto nell’inchiesta sui progetti più rilevanti del precedente periodo finanziario. l’inchiesta è stata condotta dall’Agenzia centrale per il finanziamento e la contrattazione dei progetti europei.
Nel precedente periodo finanziario in Croazia sono stati realizzati 1.200 progetti del Programma operativo Competitività e coesione e ciascuno ha contribuito alla crescita locale e regionale. Il riconoscimento per il progetto in parola è stato ritirato dal sindaco, Filip Zoričić.
“Il progetto del Piccolo teatro romano, grazie al direttore del MAI, Darko Komšo e al team, è stato nominato terzo progetto dell’Ue per la Croazia, dopo il ponte di Sabbioncello e il rinnovo del parco mezzi delle Ferrovie statali; praticamente è un progetto senza il quale on si potrebbe immaginare la Croazia”, ha ricordato il sindaco, sottolineando che proprio al Piccolo teatro romano è stato dato il via all’Estate culturale polese.

Il Piccolo teatro romano recuperato con soldi europei. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

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