Patologia. Una «casa» su misura

Si continua con i traslochi nel nuovo Ospedale polese. L’ultimo in ordine cronologico riguarda il reparto che aveva sede nello storico edificio affacciato su via Sissano. Per ora viene usata un’entrata provvisoria fino all’ultimazione dei lavori nel blocco che ospita la Ginecologia

0
Patologia. Una «casa» su misura

Più decenza e più dignità anche per la Patologia polese. Il reparto ha fatto appena incetta di tutto l’inventario medico e da laboratorio che finora si trovava, ancora utilizzabile, nello storico edificio affacciato verso via Sissano, quindi caricato ogni cosa sui furgoni e traslocato nei nuovi ambienti ospedalieri appena adattati all’uopo. Il futuro ingresso che condurrà verso la Patologia sarà esattamente l’entrata principale, che portava dentro all’edificio della Ginecologia, prima della costruzione del nuovo Ospedale di Pola. Nel frattempo, l’accesso provvisorio è stato organizzato all’ingresso ubicato sul retro della grande struttura edile dei poliambulatori che funge da triage, dove il personale infermieristico valuta i sintomi e le condizioni dei pazienti al fine di stabilire le priorità di accesso alle visite mediche. Da qui si entra, e si sale in piano per poi attraversare il ponte che collega i poliambulatori all’edificio dei reparti ospedalieri e ridiscendere al piano terra. Vi è un po’ di rebus, ma vanno osservate attentamente le freccette indicanti il percorso da seguire fino alla Patologia, che adesso si trova adiacente agli ambienti da laboratorio e ricerca della Citologia. Il tragitto sarà questo fin quando non saranno del tutto ultimati i lavori per la ristrutturazione dell’edificio della Ginecologia, che diventerà parte integrante di tutta la nuova struttura occupata dalle corsie ospedaliere.

L’ingresso provvisorio fino all’ultimazione dei lavori

Investimento da 80 milioni

Per un investimento di circa 80 milioni di kune, gli appaltatori della Zagrebgradnja hanno ormai portato a compimento la grande missione – demolizione interna di tutte le pareti, smantellamento delle terrazze esterne e lavori finali all’interno – ricostruendo tutto di sana pianta, fino a organizzare lunghi luminosi corridoi che collegano questi ambienti a quelli costruiti a nuovo. Il trasferimento della Patologia, non è certo l’ultimo. Fra traslochi alla grande e tanti smistamenti e riorganizzazioni impegnative da farsi, per l’Ospedale di Pola ci saranno ancora parecchie incombenze da risolvere. Gli ambienti in fase conclusiva di ristrutturazione serviranno presto per ampliare gli spazi di manovra dei reparti che qui furono ubicati anche in precedenza, e per far accomodarne altri, che ancora operano in condizioni di precarietà. Mentre il pianterreno dentro alle strutture dei reparti vede sistemati la farmacia, la Citologia e la Patologia, il primo piano darà sistemazione permanente all’emergency room, al blocco operatorio, all’Anestesia e rianimazione, alle trasfusioni e alla direzione ospedaliera. Nel prossimo periodo, uno dei primi reparti che traslocheranno qui al primo piano sarà proprio il Reparto malattie infettive, con i degenti Covid. Un ulteriore trasloco riguarderà quindi la Psichiatria che si sistemerà al secondo piano a fianco della Neurologia. Il terzo piano sarà interamente occupato dalla Ginecologia e dalla Maternità, il quarto e quinto dai reparti chirurgici ed il sesto e settimo da quelli internistici.

Gli spazi interni

Ignoto il destino dell’ex sede

Nel frattempo il vecchio edificio della Patologia è andato ad aggiungersi agli altri ex edifici ospedalieri abbandonati, come quello della Neurologia (già pediatria e ancora prima “Casa paganti”, reparto per pazienti danarosi) e degli Interni. Con i suoi timpani decorativi alle finestre e all’ingresso sormontato da conchiglia in rilievo e sculture di gargoyle, la vecchia Patologia rappresenta una delle più antiche strutture del Santorio Santorio, costruito alla fine dell’800. Non è stato manco abbandonato ed è già inghiottito da arbusti ed edera. Nel suo caso, l’Università Juraj Dobrila non ha mai azzardato piani di trasformazione a favore della sistemazione logistica dei futuri programmi formativi dell’Ateneo. La sua destinazione futura è ancora ignota.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display