Opedale di Pola, ora cambia tutto

Pubblicato il concorso per la nomina dei nuovi dirigenti delle divisioni e dei reparti del nosocomio

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Opedale di Pola, ora cambia tutto

L’Ospedale di Pola ha pubblicato la settimana scorsa il concorso per la nomina dei nuovi dirigenti delle divisioni e dei reparti nonostante l’attuale mandato di chi è in carica non sia ancora scaduto. Si tratterà così di scegliere nuovi (o riconfermare) i vecchi capireparto, nel qual caso quest’ultimi dovessero ricandidarsi. La pubblicazione del concorso ha sorpreso non pochi, e a spiegare perché sia uscito in anticipo è stata la stessa direttrice dell’Ospedale, Irena Hrstić, che ha comunque scartato l’ipotesi avanzata dai soliti beninformati sui rapporti sempre più tesi con parte dei medici che sono a capo delle divisioni della struttura ospedaliera.
Ultimamente c’è stato un reintegro (per decreto del Tribunale) in una delle più grandi divisioni dell’Ospedale; una seconda riabilitazione sarebbe attesa in un’altra sezione, il cui caporeparto era stato defenestrato, alla pari del primo, dalla stessa direttrice, già tempo fa. Insomma, è a questi accadimenti che i meglio informati collegano la decisione presa dalla Hrstić, la quale però ribadisce che la pubblicazione del concorso è dettata unicamente dal futuro e, a quanto afferma, vicino trasferimento del vecchio nel nuovo ospedale di Pola.

Premiare la capacità organizzativa

Cambieranno le prospettive, afferma la Hrstić, e ci sarà bisogno di una nuova visione e di una nuova organizzazione del lavoro in struttura. Tanto che i candidati – il concorso chiude il 4 luglio – hanno l’obbligo di consegnare oltre alla domanda, un piano e programma di lavoro per il nuovo mandato quadriennale. “Premierò la capacità organizzativa e la competenza dei singoli – così la direttrice –, poiché quando apriremo tutti e due gli annessi del nuovo ospedale, faremo un passo significativo che sarà quello di avere nuovi servizi e nuove unità di tipo diagnostico e di genere terapeutico”. Il riferimento è prima di tutto ai macchinari per le sale operatorie unificate, e a quelli per la Radiologia e per Medicina nucleare. Il nosocomio polese avrebbe speso nell’ultimo decennio qualcosa come 50 milioni di kune per equipaggiare i reparti con macchinari mancanti troppo a lungo e costosi: Risonanza magnetica, TC a 128 strati, equipaggiamento endoscopico e SPECT, o tomografia a emissione di singolo fotone; si tratta di un esame in cui una piccola e innocua quantità di radioattività, attraverso l’esame del funzionamento di determinati organi, fornisce immagini in grado di consentire al medico di diagnosticare correttamente lo stato di salute del paziente. La SPECT eleverà le prestazioni diagnostiche di Medicina nucleare a favore dei pazienti con patologie gravi. Quindi, sarà eseguita per la prima volta nella storia della struttura medico-sanitaria, la coronarografia, un esame radiologico che consente di visualizzare immagini delle coronarie, i vasi arteriosi che avvolgono a corona il cuore e che portano il sangue al muscolo cardiaco.

Le nuove capacità

Diciannove i posti di massima responsabilità messi a concorso, però le candidature potrebbero anche non essere troppe. Infatti, sempre meno medici aspirerebbe oggi a tale ruolo e a prendersi tutte queste responsabilità in tempi in cui c’è un deficit di personale medico e infermieristico non soltanto nel nostro ospedale, ma in tante strutture ospedaliere in tutta Europa.
I capireparto inoltre, hanno un ruolo attivo nelle divisioni, lavorando appunto in corsia e negli ambulatori delle varie specialità mediche, nonché in day hospital e day surgery. Doveroso aprire una parentesi per dire che l’Annesso 2, assieme a Radiologia, Laboratorio biochimico centrale e Medicina nucleare avrà 12.298 metri quadrati di spazio: sarà un day hospital per ogni specialità medica e chirurgica diurna, avrà 71 letti di degenza, di cui 28 per emodializzati e due sale operatorie. Ospiterà pure il policlinico con 47 ambulatori per 80 specialità mediche. Sarà collegato (con due corridoi coperti), all’Annesso 1.
L’Annesso 1 avrà 8 piani in tutto, 506 stanze d’ospedale nelle divisioni al completo su di una superficie di 33.767 metri quadrati. Nell’Annesso 1 troveranno sede il blocco dell’Emergenza medica e quello delle sale operatorie (la cui entrata sarà collegata con un viale d’accesso al parcheggio di via Santorio), nonché l’Unità di Medicina intensiva e Anestesiologia. I responsabili di questi servizi unificati, tra il Blocco delle sale operatorie, l’Emergenza medica e l’Unità di Medicina intensiva e Anestesiologia, saranno scelti in un secondo momento.
I medici ospedalieri “più sacrificati” sarebbero quelli delle tre specialità richieste, oltre che in corsia, nel blocco dell’Emergenza medica. Stando a Hrstić, infatti, a patire di più della situazione sono chirurghi, internisti e anche neurologi, nonché i pediatri, che hanno un carico di lavoro elevato e il numero degli specialisti è limitato. La mobilità ha colpito maggiormente Psichiatria e Dermatovenerologia; i medici si sono messi in proprio oppure hanno abbandonato l’ospedale per passare a lavorare in strutture private.

I capireparto attuali

In questo momento sono a capo delle divisioni e dei reparti i seguenti medici: Ospedale di Marina; Divisone di Chirurgia generale, dott. Nadomir Gusić (caporteparto ad interim); Divisione per la Medicina internistica, dottoressa Danijela Fabris Vitković; Neurologia, dottoressa Dolores Janko Labinac; Laboratorio biochimico centrale, dottoressa Lorena Honović; Reparto di medicina trasfusionale, dottoressa Jasmina Simović Medica; Emergenza medica, dottoressa Tatjana Bilić; Medicina intensiva e Anestesiologia, dottoressa Lada Kalagac Fabris (caporeparto ad interim).
Ospedale civile: Divisione di Ginecologia e Ostetricia, dott. Dragan Belci; Otorinolaringoiatria, dott. Boris Grdinić; Oftalmologia, dott. Marino Benazić; Pediatria, dottoressa Marinela Miletić Janjušević; Infettivologia, dottoressa Izabela Antunović Ćelović; Citologia, dott. Alex Anton Bruno Lozić; Reparto di medicina fisiologica e riabilitativa, dottoressa Kristina Vujinović Poduje; Medicina nucleare, dottoressa Tamara Višković Fadel; Radiologia, dottoressa Vinka Kos; Dermatovenerologia, dottoressa Vesna Švajnovic Hrelja; Patologia, dottoressa Loredana Labinac Peteh; Psichiatria, dott. Ivica Šain.

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