Non è una conquista salvavita, ma una significativa facilitazione per i pazienti oncologici sottoposti a cure e trattamento di chemioterapia. Grazie a 14mila euro, importo raccolto alla terza edizione della corsa memoriale e di beneficienza in ricordo di Dina Pervan Rabelo, giocatrice e allenatrice di tennistavolo e insegnante, il Reparto di medicina interna e oncoematologia dell’Ospedale di Pola si è visto ieri recapitare un’utilissima donazione: delle poltrone per la chemioterapia elettrica a più sezioni, pulsantiera e opzioni (rotelle, schienale ed altezza regolabili) e un analizzatore ematologico Medonic M-series, che l’Ospedale avrebbe voluto possedere da tempo, ma che ancora non era riuscito a procurare. A compiacersi di questa consegna oltre alla direttrice dell’Ospedale Irena Hrstić, anche la dott.ssa Anuška Budisavljević, specialista in medicina interna e oncologia medica, responsabile del Policlinico internistico e il suo team.
“Sono poltrone da usare per i pazienti oncologici trattati con chemioterapia, che molto spesso dura anche più ore e per farli sentire più loro agio. D’altra parte l’analizzatore ematologico, sistemato nell’ambulatorio del daily hospital, servirà al monitoraggio dei valori del sangue prima della chemioterapia al fine di fornire un trattamento antineoplastico sicuro e adeguate cure di supporto”. Come spiegato, sono rilevamenti che solitamente vengono effettuati in ambiente di laboratorio e iI vantaggio in detto caso è rappresentato dal fatto di poter risulvere tutto a livello di ambulatorio, ottenere i risultati richiesti seduta stante, senza dover scomodare i pazienti e costringerli a fare la trafila da un ambiente ospedaliero all’altro. Si tratta di un’apparecchiatura provvidenziale per elevare la qualità del servizio medico-terapeutico da rivolgere ai malati oncologici, subito di fronte all’ambulatorio del medico specialista polese.
A nome degli organizzatori del memoriale di beneficienza, Anja Stojkovski Živolić ha posto in risalto che è sempre la famiglia di Dina Pervan Rabelo a decidere dell’impiego umanitario dei fondi raccolti e che quest’anno si è optato a favore dell’Ospedale di Pola e all’ambulatorio oncologico dove la giovane sportiva era stata in cura. “L’idea primaria era quella di acquistare le poltrone, ma – così l’organizzatrice – i fondi raccolti avevano superato ogni aspettativa tanto che si è potuto devolverli anche per l’acquisto dell’apparecchio che velocizza consistentemente l’analisi del sangue nel paziente e fa sì di limitare le ferite da puntura. Dina ne andrebbe orgogliosa… La corsa che raduna un numero sempre maggiore di podisti grazie anche al sostegno del club di tennistavolo, prepara già il quarto memoriale con propositi di beneficienza per aiutare nuovamente la Comunità così come la Comunità aveva aiutato Dina, nel momento del grande bisogno”.
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