Minoranze. Assegni per 263mila kune

Ieri la firma dei contratti tra la Regione e le associazioni. L’importanza del «mosaico istriano»

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Minoranze. Assegni per 263mila kune

Quest’anno la Regione istriana riserva un importo pari a 263.000 kune per le minoranze nazionali organizzate in associazioni e istituzioni finalizzate a promuovere e mantenere le rispettive culture, lingue, tradizioni e identità etniche. Ieri mattina il presidente della Regione, Boris Miletić, ha chiamato a raccolta i rappresentanti delle società artistico culturali minoritarie e delle società di riferimento per la firma dei contratti con cui l’amministrazione s’impegna a sostenerne le attività. All’incontro hanno preso parte Ivan Glušac, a capo dell’Ufficio del presidente della Regione e Tea Batel, facente funzione di assessore alla CNI e altri gruppi etnici. Nell’occasione Tea Batel ha dichiarato che nei due anni passati in condizioni di pandemia, l’attività delle società etniche è stata necessariamente ridotta all’essenziale, alla mera sopravvivenza, e ciò non solo per limiti e imposizioni di natura sanitaria, ma anche per la ridotta disponibilità di strumenti finanziari che sono venuti a mancare. Tuttavia, anche in condizioni di gravi condizionamenti come questi, le associazioni minoritarie e le loro organizzazioni si sono fatte valere in varie occasioni.

“Le attività programmatiche che avete presentato quest’anno al bando per l’assegnazione dei finanziamenti regionali dimostrano che il vostro impegno nel mantenimento delle rispettive tradizioni, delle lingue e dei costumi si mantiene ininterrotto e di elevata qualità” – ha dichiarato il presidente della Regione e aggiunto che tutte le culture danno il proprio apporto all’unicità e alla bellezza dell’Istria. “Ciò che chiamiamo ‘mosaico istriano’ e ciò di cui andiamo fieri sono il multiculturalismo e la multietnicità che ci distinguono e ci rendono riconoscibili anche fuori dai confini della Croazia”, ha concluso Miletić. A suo avviso, uno dei tanti programmi che sono l’espressione più genuina di tanta pluralità è proprio il Festival del multiculturalismo, ora in via di allestimento dopo una pausa prolungata dovuta alla pandemia. “Gli ultimi due anni sono stati difficili da gestire per chiunque si occupi di attività pubbliche, a maggior ragione se si tratta di attività che richiedono un coinvolgimento diretto del pubblico. Inestimabile è il numero degli spettacoli e delle iniziative culturali che a causa dei protocolli epidemiologici sono stati disdetti. È toccato anche al nostro Festival del multiculturalismo, che ora siamo lieti di riproporre al suo fedele pubblico. L’edizione di quest’anno, la settima, si terrà il pomeriggio del 10 maggio a Rovigno. Sono certo che avremo una nuova occasione per festeggiare le nostre diversità”, ha concluso Miletić ribadendo che il Festival avrà un sostegno dallo stesso Ministero della Cultura e dei media.

Le società che ieri mattina hanno risposto all’invito del presidente sono le due organizzazioni macedoni “Sv. Kiril i Metodij” e Makedonski kulturni forum, la SAC “Bosna”, l’associazione culturale ungherese “Moricz Zsigmond”, la Comunità nazionale dei Bosgnacchi dell’Istria, la Comunità nazionale dei Bosgnacchi di Pola, la Comunità dei Serbi dell’Istria, Il Centro di cultura serba in Istria, la Società di cultura serba “Nikola Tesla” con sede a Pola, la Società di cultura slovena “Istra”, la Società dei Montenegrini “Peroj 1657” di Peroi e l’Associazione degli Albanesi d’Istria.

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