Maurizio Piccinelli: «Un lavoro di grande responsabilità ma è facile se ami la CI e le tradizioni»

Nel cassetto, il sogno di un asilo e un’elementare italiana autonomi

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Maurizio Piccinelli: «Un lavoro di grande responsabilità ma è facile se ami la CI e le tradizioni»
La mostra dell’anno scorso del gruppo di ceramica. Foto: VANJA STOILJKOVIĆ

La Comunità degli Italiani di Dignano si è lasciata alle spalle l’anno del 75º anniversario dalla fondazione, che l’ha vista impegnata in serate, mostre, concerti, incontri, il Festival internazionale del folclore “Leron”, la partecipazione al Festival dell’istrioto… E poi attività dei vari gruppi artistici, uscite in Croazia e all’estero… Ultimamente il sodalizio registra un considerevole aumento del numero degli attivisti, in particolare di giovani. Di ragioni per festeggiare ed essere soddisfatti (e orgogliosi), alla Comunità degli Italiani di Dignano ce ne sono parecchie. Ma archiviato quello che è stato, bisogna guardare al futuro, che riserva tantissimi piani. Ce li facciamo raccontare dal presidente del sodalizio, Maurizio Piccinelli, in una chiacchierata a Palazzo Bradamante. Si è parlato anche della collaborazione con le altre istituzioni sul territorio e su ciò che si è prefissata l’attuale dirigenza.

Maurizio Piccinelli.
Foto: VANJA STOILJKOVIĆ

La CI dignanese è tradizionalmente molto impegnata e attiva. Che cosa offre il calendario di quest’anno?
“Il week-end scorso la CI ha partecipato alla celebrazione di S. Fosca, organizzata dalla Città e che ha visto protagonista il coro. Alcuni giorni fa ci siamo dati appuntamento in sede per la presentazione del libro ‘Favalando cul cucal Fileipo’, di Ligio Zanini. Per l’8 marzo ci si rivede per la serata dedicata alle donne, ‘Donna felicità’. In aprile ospiteremo la Scuola media musicale ‘Giulio Cesare’ di Mestre per una serata musicale. Il 1.mo maggio il gruppo folcloristico parteciperà alla Rassegna dei folclori dell’Istria, che quest’anno si terrà a Orbanići. A seguire, a maggio ci sarà una serata dedicata ai giovani, a giugno i nostri coristi saranno a Umago per l’incontro dei cori, mentre in sede inaugureremo da tradizione la mostra del gruppo di ceramica, a luglio si sarà nuovamente ‘Douti al mar’… Il calendario di agosto propone ‘Favelà’ e il Festival internazionale del folclore ‘Leron’. A ottobre il coro parteciperà all’incontro dei cori a Visinada… Seguiranno in autunno altre attività. Per ora vi sveliamo intanto queste”.

Tutte da segnare nel calendario 2024. Perché, a memorizzarle… A proposito, il calendario della CI distribuito in occasione del Brindisi a inizio anno a chi è dedicato?
“Il nuovo calendario, ‘Insembro 2024’, è dedicato alle credenze e tradizioni popolari ed è intitolato ‘Dignano tra fiabe e leggende’. Abbiamo scelto questo tema perché è importante che le fiabe e le leggende, nate dalla tradizione popolare, vengano tramandate di generazione in generazione, perché la storia è la scultura della nostra presenza, l’eredità che vogliamo lasciare a chi verrà dopo. Le fiabe, così come le leggende, sono preziose perle di saggezza che possono aiutare bambini e adulti a crescere in maniera equilibrata, trovando il significato e le giuste motivazioni del vivere quotidiano. Per ogni mese dell’anno c’è un disegno che rappresenta la storia raccontata, firmato da Kora Macan, mentre la traduzione dei testi in dialetto dignanese è stata fatta dai nostri Fabiana Lajić e Lorenzo Biasiol”.

Accanto ai gruppi di attività storici – coro e folclore e potremmo aggiungere anche il gruppo di ceramica – ce ne sono di nuovi: quali sono e quale interesse hanno destato?
“Oltre al coro, guidato dalla Maestra Tena Bevčar, al gruppo folcloristico e a quello di ceramica, guidato da anni da Igor Fabris, la nostra Comunità vanta anche il gruppo folcloristico dei bambini (che guido io assieme a quello adulto), i gruppi della filodrammatica giovani e adulti, guidati da Fabiana Lajić, il gruppo di teatro ‘iMperatrici e iPerATTORI’, guidato da Manuela Geissa e il gruppo cinematografico, guidato da Eric Ušić e Marino Morosin. Da non dimenticare i nostri minicantanti e la loro maestra Patrizia Sfettina Jurman. Devo dire che quando eravamo in cerca di nuovi membri l’interesse è stato davvero grande, il che ci rende davvero orgogliosi”.

Gli allegri minicantanti allo spettacolo di Natale.
Foto: VANJA STOILJKOVIĆ

In effetti è cambiato qualcosa anche per il coro e il folclore. Una nuova maestra del coro, il coro del gruppo folk… Da che cosa è stata dettata questa scelta e qual è stato il riscontro tra gli attivisti e il pubblico?
“Sì, visto che abbiamo deciso di dare spazio ai giovani, abbiamo assunto una nuova Maestra di coro, Tena Bevčar. Devo dire che il riscontro tra gli attivisti è stato molto buono, come lo è stata la decisione di fare questo cambiamento. Stiamo allargando il repertorio con canzoni nuove che, credo, il pubblico gradirà molto. Ci tengo però a dire che se il nostro coro è arrivato fino a qui, perdurando negli anni, è solo grazie alla grandissima Maestra Orietta Šverko, che con passione, grande impegno, capacità di coinvolgimento e spirito di sacrificio ha diretto il gruppo dal 1966. Oggi dirige invece il coro del folclore (canzoni popolari). Per questo e per tutto quello che ha fatto in decenni di lavoro, le siamo grati”.

Passando per Piazza del popolo, di fronte a Palazzo Bradamante, il pomeriggio o la sera, impossibile non sentire il suono di flauti, clarinetti, trombe, sassofoni, batteria… Di che cosa si tratta?
“Della banda d’ottoni! Dopo una pausa pluriennale, la Città di Dignano ha riunito la banda d’ottoni nel 2019. Tuttavia, presto, a causa della pandemia che ha colpito il mondo intero nel febbraio 2020, l’attività è stata bloccata. Con l’allentamento delle misure e mossa dall’interesse di chi vi aveva fatto parte in precedenza, la Città di Dignano, insieme all’Università popolare aperta e alla CI, ha rilanciato la Banda d’ottoni nel marzo 2022, questa volta con il nome ‘Banda d’ottoni della Città di Dignano e della Comunità degli Italiani di Dignano’, che oggi conta circa 30 elementi.
Il complesso è molto attivo: ha tenuto un mini tour nel Dignanese durante l’estate 2022 e 2023, esibendosi il sabato mattina nelle piazze a Gallesano, Dignano e Peroi. La Banda ha inoltre partecipato alla cerimonia d’inaugurazione di ‘Istravirgin – Giornate dell’olio d’oliva novello’ a Dignano, si è esibita nell’ambito dell’Avvento con il coro della Parrocchia di S. Biagio e in altri eventi importanti. Lo scorso maggio, per la prima volta ha preso parte all’Incontro delle Orchestre di fiati dell’Istria tenutosi a Buie. A guidare la brassband c’è il maestro Branko Sterpin”.

La banda d’ottoni.
Foto: VANJA STOILJKOVIĆ

Come valuta la collaborazione con le istituzioni del territorio (scuole, asili e Città)?
“La collaborazione con la scuola elementare e l’asilo locale è molto buona. Per fare un esempio, tramite attività scolastiche ed extrascolastiche, si cerca di far conoscere ai giovani e giovanissimi il suono e la grafia dell’istrioto dignanese.
La collaborazione con la Città è altrettanto buona, cerchiamo sempre di aiutarci e sostenerci a vicenda, perché in fondo abbiamo tutti lo stesso fine: tramandare di generazione in generazione la nostra cultura, le usanze e le tradizioni”.

Ci sono dei problemi da affrontare?
“Problemi da affrontare ce ne sono sempre, ma grazie al duro lavoro dei membri della nostra Giunta, dei nostri attivisti e soci riusciamo sempre a trovare una soluzione che vada bene per tutti”.

L’anno scorso la CI ha celebrato il 75°: qual è il peso di gestire un sodalizio storico?
“Sicuramente un compito non facile, si tratta di una grande responsabilità. Ma è tutto più facile quando ti porti dentro un profondo amore per la Comunità, le nostre tradizioni. E quella voglia di migliorarla ancora e darle un valore ancora più grande”.

Nell’occasione, la CI ha pubblicato pure una monografia. Ce la vuole illustrare?
“Si tratta in effetti di una fotomonografia, ovvero una raccolta che illustra le varie attività della nostra CI nel corso degli anni. Sfogliando le sue ‘pagine’, si ammirano fotografie del coro, ripreso in varie occasioni, del folclore, del gruppo di ceramica, della filodrammatica, della Banda d’ottoni di una volta, accanto a scatti che illustrano varie celebrazioni, anniversari, serate letterarie, feste di Carnevale, il mondo bimbi… Il volume è stato pubblicato grazie al contributo finanziario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica d’Italia, per il tramite dell’Unione Italiana, dell’Ufficio per i diritti dell’uomo e per i diritti delle minoranze nazionali del Governo della Repubblica di Croazia, per il tramite dell’Unione Italiana e della Città di Dignano”.

Solitamente ogni nuova dirigenza lascia una sua impronta: quella attuale su che cosa farà leva, quale sarà il ‘segno di riconoscimento’?
“Principalmente la nuova dirigenza si impegnerà a portare avanti la nostra tradizione, come si è da sempre fatto, cercando di invogliare quanti più giovani a partecipare attivamente alla vita comunitaria. Quello che però vorremmo fosse il nostro segno di riconoscimento riguarda l’istituzione di un asilo e una scuola italiana autonomi. La nostra città lo merita quanto le altre città dell’Istria e del Quarnero”.

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