La voglia di ricominciare è sempre più forte di tutto

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La voglia di ricominciare è sempre più forte di tutto
Il coro femminile della CI diretto da Vilma Grazia Žmak. Foto: Marko Mrđenović

Non c’è Natale a Gallesano senza festa. È tradizione. E le tradizioni vanno rispettate. Così, dopo il digiuno degli ultimi due anni, l’altra sera è tornato alla Comunità degli Italiani “Armando Capolicchio” il classico “Spettacolo di Natale in Comunità”. A fare gli onori di casa davanti a una sala gremita la presidente del sodalizio Debora Moscarda che ha rivolto a tutti il più caloroso augurio di Buon Natale. Il timone della serata è stato quindi ceduto alla conduttrice del programma, Melania Duras Detoffi, che ha subito invitato sul palco i primi graditissimi ospiti: i piccoli della Sezione italiana di Gallesano della Scuola d’infanzia “Petar Pan”. Preparati dalle educatrici Sandra Karnjus, Livia Giachin Pènava e Katja Vujat, i bimbi hanno regalato al pubblico la “Filastrocca di Babbo Natale” e la canzone “Natale per tutti”. Il tema del Natale ha ispirato pure gli alunni della IV classe della sezione italiana della Scuola periferica di Gallesano, che hanno portato sul palco la scenetta “I preparativi di Babbo Natale”. Il pubblico ha poi avuto l’opportunità di rivivere un momento della 51.esima edizione del Festival della canzone per l’infanzia. Infatti, sul palco è stata chiamata la piccola Aurora Ferlin, che ha riproposto “Sei una frana papà”. Si è esibito per la prima volta sul palco della “Armando Capolicchio” il nuovo coro tutto al femminile della CI di Gallesano. Diretta da Vilma Grazia Žmak la corale ha proposto il brano natalizio “Venite Fedeli”. Dalla musica si è poi passati al ballo assieme al gruppo ritmico della Comunità che, diretto da Patrizia Sirotić, si è scatenato sulle note di “Be my baby”.
L’evento è stato un’ottima occasione per presentare l’ultima fatica dei ragazzi del gruppo del dialetto e delle tradizioni gallesanesi, che negli ultimi mesi sono stati impegnati in un’iniziativa dedicata alla toponomastica di Gallesano. Un progetto che ha poi portato alla stampa di ‘L nostro Gali∫an, una piccola pubblicazione che attraverso una serie di vecchie e nuove fotografie mostra come sono cambiati i diversi angoli del paese. I ragazzi e le ragazze del gruppo sono stati seguiti e indirizzati lungo tutto il percorso di studio e di ricerca da Debora Moscarda e Viviana Ljubišić. L’altra sera è stata presentata anche la 20.esima edizione dell’annuario della CI di Gallesano El portego che, come ha tenuto a ricordare da Melania Duras Detoffi, da quest’anno ha anche un suo codice ISSN (International Standard Serial Number), ovvero un codice numerico di otto cifre identificativo delle pubblicazioni seriali (fre le quali i periodici come El portego), che in ambito editoriale e bibliotecario ha una certa valenza e importanza. L’onore e l’onere di illustrare l’annuario è spettato alla caporedattrice Lorena Ghiraldo Moscarda. “Ringrazio tutti gli attivisti del Gruppo letterario per l’eccellente lavoro svolto”, ha detto la responsabile della pubblicazione, ricordando poi che, come sempre, El portego affronta tematiche diverse, come la cultura, la storia, il dialetto, le tradizioni e molto, moltissimo altro ancora. E in effetti, anche questa 20.esima edizione è ulteriormente impreziosita da uno spazio riservato ai bambini e ai ragazzi. Ospite a sorpresa il cantautore gallesanese Daniel Moscarda, esibitosi con il brano in dialetto istrioto “Maria”..
Esauriti tutti i punti del programma, il microfono è passato nuovamente a Debora Moscarda che ha ringraziato tutti coloro che si sono messi in gioco. “Abbiamo dimostrato che il desiderio e la voglia di ricominciare, di tornare a fare comunità sono più forti della paura, dei dubbi e di qualsiasi difficoltà”, ha concluso.

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