La rinascita della Biblioteca di Pola e sala di lettura

Sei mesi dopo l’incendio l’edificio in via Kandler ha riaperto i battenti. La chiusura ha consentito di ridare alla sede dell’ente culturale un volto più moderno grazie al totale rinnovo e abbellimento del Reparto di letture per l’infanzia e per gli adolescenti

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La rinascita della Biblioteca di Pola e sala di lettura
La cerimonia di (ri)apertura della Biblioteca e sala di lettura. Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Dopo il grande buio torna la luce alla Biblioteca civica di Pola, finalmente risorta dalle ceneri alla pari di quella mitica araba fenice. E da ieri mattina è festa per tutti, soci, appassionati delle letture in modo particolare, che quasi quasi increduli hanno potuto fare felicemente ritorno al banco dei prestiti come se nulla fosse, dopo un’estate di privazioni, totale digiuno letterario e lockdown dovuto alle difficoltose imprese di recupero avviate in seguito al disastroso incendio capitato nella notte di quel funesto 21 giugno. Tutto come prima e molto meglio di prima, anche perché la necessità di dover rifare quasi tutto di sana pianta e di pulire dalla fuliggine, pazientemente con gommina, centimetro per centimetro, oltre 200mila volumi, ha lasciato cogliere la palla al balzo. In altre parole, il male è sì venuto per nuocere, ma la chiusura imposta dalla disgrazia ha permesso di ridarsi un volto ancora più moderno e nuovo, concentrandosi persino sul totale rinnovo e abbellimento del Reparto di letture per l’infanzia e per gli adolescenti a livello di seminterrato, quello più risparmiato dalle fiamme. Se prima era già attraente, ora lo è molto di più. Splendido, colorato, con enormi spazi ludici, strutture e scansie piene di albi e libri in grado di riaccendere la fantasia tra tante favole, storie e personaggi immaginari con cui viaggiare guidati dai bibliotecari già in attesa del giovane pubblico.

Una bellissima giornata
“Oggi è una bellissima giornata – ha proferito ieri il sindaco di Pola, Filip Zoričić, in occasione della cerimonia di riapertura della Biblioteca al pubblico –; è come tornare a casa, in una casa ricostruita e tornata accogliente dopo un cataclisma. La Città è sempre stata vicina alla sua Biblioteca e lo sarà anche in futuro, ma il supporto più grande all’istituzione è quello che è stato prestato da tante mani laboriose e da quelle emozioni umane che hanno fatto sì di restituire la Biblioteca, il salotto letterario ai suoi cittadini. Un grande grazie a tutti per questa che è la più bella strenna alla Città del Natale 2022”.
Le luminarie e le luci dell’abete, nell’atrio bibliotecario gremito di gente, si sono ieri accese in contemporanea con una sessantina di nuovi lampadari, lampade, faretti, applique e plafoniere che hanno in buona parte sostituito il vecchio inventario andato in cortocircuito e rovinato dall’incendio. E appena ora, che nei reparti è tornata la vitalità, risulta anche evidente la reale entità dei danni provocati dall’incendio e delle energie mastodontiche, che sono state messe in campo durante l’estate per ripristinare l’ordine.

Il sindaco Filip Zoričić.
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Danni per 3,7 milioni di kune
La direttrice dell’istituzione, Nadia Bužleta, ha proposto le immagini video degli ambienti completamente anneriti e fagocitati dalla fuliggine e quelle del successivo recupero, fase per fase. Poco ancora hanno reso l’idea del vero disastro provocato, tant’è vero che, a perizia conclusa e dopo stime finali, il danno è risultato incredibile: niente meno che 3 milioni e 700mila kune, invece delle valutazioni iniziali quando, forse ingenuamente, si era parlato di “irrilevanti” 700mila kune. Un pubblico grazie, sia da parte del sindaco sia della direttrice bibliotecaria è stato rivolto ancora una volta alle unità di pronto intervento – Vigili del fuoco e Polizia – la cui tempestiva reazione al momento del rogo, ha fatto sì di evitare un disastro ancora peggiore. “È grazie a loro – così Nadia Bužleta – se sono bastati ‘soltanto’ sei mesi per liberare gli ambienti dalla fuliggine penetrata in ogni più piccola fessura di questa spaziosa biblioteca e avviare un progetto di totale recupero oltremodo complesso”.

Il benvenuto della direttrice Nadia Bužleta.
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Le fasi del recupero
Come da riepilogo proposto dalla direttrice, l’impresa ha riguardato la bonifica degli spazi, la pulizia, la sostituzione delle installazioni, elettrica in particolare, del mobilio e dell’altro inventario semi bruciacchiato o completamente carbonizzato, tra cui le apparecchiature IT, la verniciatura e via… lavorando. La maggior parte di queste manovre, come pure il restauro dei libri, sono stati compiuti durante i mesi estivi, mentre nel corso dell’autunno era stata completata la verniciatura dei reparti con i testi di narrativa, di quelli scientifici e dei libri per l’infanzia. Tutto era proceduto secondo il previsto salvo la brutta sorpresa di dover intervenire, oltre che per i danni provocati dal fuoco, anche per quelli generati dall’acqua. Buona parte di parete a livello di scantinato aveva infatti richiesto un totale trattamento anti muffa e contro la penetrazione dell’umidità. Con la fine di novembre era stata completata la collocazione dei materiali resilienti in linoleum a copertura delle pavimentazioni nei reparti maggiormente frequentati, mentre nel mese in corso sono state concluse la collocazione degli apparecchi illuminanti e la faticosa manovra di (ri)sistemazione degli scaffali e delle enormi quantità di libri, nonché il collaudo finale dell’impianto elettrico ed antincendio.

Il reparto di letture per l’infanzia riorganizzato e colorato a nuovo.
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

Impegnati 140 volontari
Il semestre post-incendio ha imposto a tutti i bibliotecari e al collettivo della civica un lavoro di squadra: una pulizia generale dei libri e dell’inventario condotta in contemporanea con la normale attività dettata dalla professione. Parole di sentita e sincera gratitudine sono andate ai quasi 140 volontari (dai 19 ai 79 anni d’età), che hanno lavorato di gomito, sulla corrente d’aria, tormentati dalla calura estiva, sotto i riflettori per restaurare i libri anneriti. Niente riconoscimenti pubblici, ieri, per i più assidui lavoratori, ma come annunciato dalla direzione, in gennaio ci sarà una cerimonia ufficiale con premi, tutta speciale per loro. Il recupero compiuto, libro per libro, con certosina pazienza, non sarebbe stato fattibile senza le preziose indicazioni date da chi di mestiere: un grazie particolare è andato ai professionisti conservatori del Dipartimento per la cura dei fondi librari della Biblioteca universitaria nazionale di Zagabria. Espressioni di riconoscenza, però, anche per i reparti bibliotecari dislocati fuori dal centro città (pure a Dignano e a Gimino), che si sono sobbarcati l’onere di espletare i servizi di prestito e restituzione, sostituendosi alla sede centrale. E grazie ancora ai numerosi enti e singoli che hanno prestato il proprio sostegno nelle più svariate maniere con finanziamenti, contributi materiali, articoli igienici e di pulizia, indumenti di protezione e tutela dall’inquinamento generato dalla cenere (forniti soprattutto dalle farmacie e dalle Case della salute istriane).

Gli scaffali della narrativa in lingua italiana suono nuovamente a disposizione dei lettori.
Foto: ARlETTA FONIO GRUBIŠA

Gli ultimi interventi
Tutto a posto, ora alla biblioteca, bell’e inaugurata all’insegna dell’apprezzata esibizione della cantautrice Elis Lovrić? No. Non tutto è finito. Gli spazi destinati al pubblico sono sì disponibili, ma quelli riservati al personale attendono ulteriori interventi. Ancora in regime d’attesa anche l’ascensore, del tutto fuori uso, dal momento che si era trovato proprio vicino al punto che aveva generato l’incendio. Ma, presto verrà ripristinato pure questo.

La Biblioteca è tornata a splendere di luce.
Foto: SRECKO NIKETIC/PIXSELL

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