Profughi ucraini: problema alloggi

Il loro soggiorno non ha garanzie in quanto gli affittacamere che li ospitano si preparano per la stagione turistica

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Profughi ucraini: problema alloggi

Ogni giorno arrivano in Istria almeno cinquanta profughi dell’Ucraina, in prevalenza giovani madri con bambini piccoli. Attualmente se ne contano 1.318. Hanno trovato sistemazione provvisoria presso gli appartamenti turistici nelle località di mare, al sicuro, ma il loro soggiorno non ha garanzie di lunga prospettiva ora che la penisola si prepara per l’imminente stagione turistica. Con la Pasqua, si sa, le ville, le camere, gli appartamenti e i bungalow devono essere sgomberati e puliti per l’accoglienza degli ospiti che pagano con denaro sonante. E i profughi di denaro sonante sono piuttosto sprovvisti. La scarsità di alloggi comincia a farsi pressante in vista della bella stagione: lo rileva ora anche Sandra Stipanov della Croce rossa regionale. Intanto la raccolta delle donazioni per gli sfollati dell’Ucraina è sempre in corso e l’interessamento della popolazione locale non si allenta: sono richiesti, come sempre, generi alimentari e articoli per l’igiene personale. I cittadini disposti a dare una mano possono rivolgersi alla propria Croce rossa di riferimento: in Istria ogni città ha la sua sede locale.

Tuttavia il problema dell’alloggio persiste. “Ogni giorno che passa le domande di sistemazione aumentano e la disponibilità cala”, scrive sui social Damir Bubić, presidente dell’associazione umanitaria “Istra pomaže” (L’Istria aiuta) che ha messo in contatto più di cento famiglie profughe con altrettante famiglie disposte a riceverle e ciò non soltanto in Istria, ma in tutte le città croate, da Spalato a Osijek. Nelle località dell’Adriatico, tuttavia, il problema è più accentuato perché le famiglie vivono di turismo e per vivere devono affittare. Alcuni profughi hanno l’obbligo di lasciare gli appartamenti avuti in dotazione il primo maggio, altri già il primo aprile. Molti sono disposti a pagare pur di rimanere e c’è chi cerca lavoro. Ma bisogna dare loro una mano con i contatti e le opportunità di negozio. Anche lo Stato partecipa con un aiuto pari a 1.500 kune pro capite, ma è chiaro che non si parla di ricavi che possono pareggiare quelli del turismo. Tuttavia, si cercano soluzioni adatte al caso. Per favorire il dialogo tra i proprietari degli immobili e i profughi in cerca di sistemazione a medio-lungo termine, l’associazione “Istra Pomaže” mette a loro disposizione l’indirizzo di posta elettronica [email protected] e il numero di telefono 092/169 5425. Risponde il presidente Damir Bubić.

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