Il Rin Tin Tin si prepara al regime di lavoro estivo

Anche quest’anno l’asilo allestirà i turni nel periodo di ferie

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Il Rin Tin Tin si prepara al regime di lavoro estivo

Il Girotondo dell’amicizia, i festeggiamentI per la Giornata della Città, l’omaggio artistico al pittore Fulvio Juričić, la celebrazione della Giornata della famiglia, le Porte aperte, gite a volontà dalle isole Brioni e, giorni or sono, anche al Paleoparco di Valle: che cosa non si è fatto all’ente prescolare italiano “Rin Tin Tin di Pola nell’ultimo periodo di chiusura dell’anno pedagogico 2018/2019? La risposta è introvabile. Si è così già arrivati alle attività conclusive di un lungo percorso educativo-istruttivo. Termina presto l’ufficialità del processo formativo prescolare e sta per iniziare un nuovo capitolo più “solare” e tranquillo, ispirato al mare, alla vacanza, al rilassato regime dei trastulli. Ha inizio l’estate prescolare nei soggiorni Rin Tin Tin, da organizzare a ranghi ridotti, perché il consiglio dell’istituzione è quello che viene riformulato di anno in anno: il tipico periodo di ferie va preferibilmente trascorso in famiglia, nella serenità dell’ambiente casalingo e se non tutti i genitori hanno la possibilità di programmare la stagione balneare in piena libertà, allora c’è sempre il Rin Tin Tin pronto a riabbracciare i piccoli ospiti con i suoi servizi d’assistenza ludico-ricreativa. Per poterlo fare ci si prepara eccome.

Vaccinazione obbligatoria

Lo assicura la direttrice della scuola materna, Tamara Brussich che nel proprio ufficio sta per analizzare il bel numero di richieste di notifica per il venturo anno 2019/2020, inviate all’indirizzo dell’istituzione. “Il procedimento delle iscrizioni si è concluso – ha detto – ma i risultati non possono essere ufficializzati prima del 18 giugno, quando sarà la Città a comunicarli da coordinatrice dell’iter d’iscrizione unificata. Posso intanto notare che, come ogni anno, l’interesse non manca, si mantiene molto alto per i programmi d’asilo nido, vi sono passaggi da asili croati a quelli italiani e diversi sono i connazionali dai Comuni di Medolino, Marzana e Lisignano che richiedono di poter includere i propri figli nella nostra scuola d’infanzia. Abbiamo avuto richieste persino da Dignano, alle quali purtroppo non si ha modo di venire incontro. Una cosa va messa in chiaro a proposito di iscrizioni: nel rispetto della legge sulla tutela della salute pubblica nelle scuole dell’infanzia, al Rin Tin Tin non iscriveremo bambini che non sono stati sottoposti a vaccinazione obbligatoria”.

Domani l’«Addio ai grandi»

Un salto dall’asilo alla scuola. “Quello che vorrei segnalare – così la direttrice – è anche il buon andamento delle iscrizioni all’elementare italiana Giuseppina Martinuzzi, il che è anche merito dell’impegno assiduo delle educatrici che fin dal primo giorno d’ingresso all’asilo preparano i bambini alla frequenza della scuola italiana, rivelando ai genitori i vantaggi che la medesima presenta, a differenza delle altre scuole di maggioranza. A dimostrazione di un tanto sono le doppie e anche triple classi che l’elementare continua ad aprire nel corso dell’ultimo decennio”. Il Rin Tin Tin ha 60 bambini giunti in età scolare, ai quali verrà dedicata la tradizionale festa d’”Addio ai grandi” e reso l’omaggio della valigetta di cartone con i ricordi d’asilo, venerdì (ore 18.30) alla Comunità degli Italiani di Pola. Quasi tutti si sono iscritti alla ‘Martinuzzi’. Nel frattempo, come si diceva, si pianifica l’estate per chi resta in sede. “Abbiamo grossi problemi di organizzazione del lavoro estivo perché – rivela Tamara Brussich – mancano educatori supplenti che abbiano superato l’esame professionale. Quest’ultimi hanno scelto dei lavori stagionali di animatori turistici o baby sitter ben remunerati dalle aziende turistico-alberghiere o hanno trovato impiego temporaneo all’estero. D’altra parte, altri educatori, che hanno terminato scienze della formazione in Italia, incontrano ancora problemi con l’equipollenza delle lauree. Non sarà facile, ma i servizi di turno non si faranno mancare in alcun caso e d’estate si terrà aperto.”

Una nuova caldaia

La ventura stagione, intanto, non riserva grandi interventi di manutenzione e tanto meno lavori edili, e, come annunciato basteranno alcuni interventi di riverniciatura. Quanto alla sede centrale si sono conclusi in questi giorni i lavori d’allestimento della caldaia che, con il prossimo anno pedagogico, assicurerà il riscaldamento a gas naturale (non più gasolio) per un investimento di 600mila kune spesate dalla Città, mentre la documentazione cartacea del progetto era costata 50mila kune, pagate a metà dall’autonomia locale e dal Ministero della Scienza e dell’Istruzione con finanziamenti europei a fondo perduto.

Il dramma dell’Uljanik

Alla fine dell’anno pedagogico, una volta calato il sipario su innumerevoli attività e tanta partecipazione alla vita pubblica cittadina, si chiude con una punta d’amarezza.
Il dramma dell’Arsenale si è fatto sentire anche negli ambienti degli asili. “Due famiglie hanno abbandonato Pola per partire alla volta della Germania e – rileva Tamara Brussich – lo hanno fatto con il cuore infranto.
I papà erano partiti per primi a Natale e i familiari li hanno raggiunti in seguito.
Esemplare si è dimostrata la serietà di altri genitori,dipendenti dell’Uljanik, che comunque hanno saldato tutte le rette di frequenza, mentre a tanti è stato permesso di ricorrere al programma di soggiorno ridotto a 3 ore, non potendo pagare la retta piena per 10 ore di frequenza prescolare”.

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