Dignano. Passato e presente in… ceramica

Il laboratorio artistico della locale Comunità degli Italiani quest’anno ha voluto omaggiare la propria località

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Dignano. Passato e presente in… ceramica
La mostra di ceramiche “Dignano contemporanea”. Foto: VANJA STOILJKOVIĆ

“Dignano contemporanea”. Questo il titolo della nuovissima mostra del laboratorio di ceramica della Comunità degli Italiani di Dignano, aperta da qualche giorno presso la galleria “Loggia” di Palazzo Bradamante. A ispirare le ceramiste, guidate da Igor Fabris, questa volta è stata l’affascinante località con i suoi mille volti. Così, si possono ammirare, in ceramica, il campanile di San Biagio (in versione astratta) e le casite (con tanto d’illuminazione all’interno), che sono un po’ i simboli della cittadina, ma anche un’antica “masina”, utilizzata in passato per l’ottenimento dell’“oro puro” (d’oliva), volti, portoni… Dà il benvenuto, all’entrata, una coppia bumbara. Numerosi, gli esposti, ispirati alla tradizione folcloristica: la particolare acconciatura femminile, la “banda”, ovvero l’insieme degli ornamenti d’argento per il capo, il costume tradizionale da donna. E poi sculture varie, ispirate all’architettura e alla campagna dignanese.
“Da invidiare il livello che le ceramiste hanno raggiunto dall’inizio del nostro percorso, sia quanto a tecnica che per quanto riguarda la lavorazione del materiale. L’estate scorsa avevamo proposto una mostra dedicata agli anni Sessanta, quest’anno abbiamo voluto omaggiare il luogo in cui operiamo da anni. Tra gli esposti, spicca il murale che le attiviste hanno realizzato su delle piastrelle, in chiave leggermente più moderna, sempre ispirato a Dignano”, ha spiegato il maestro Fabris. Sulle piastrelle di colore bianco di varie dimensioni, spiccano, realizzati con pennellate di nero e colori accesi, volti, bifore, trifore, angoli nascosti… Chi sono le artiste che firmano i lavori? Luciana Pačić, Maria Capolicchio, Egle Rojnić, Elizabeta Šćulac, Alda Piccinelli Cetina, Gracijela Licul, Marta Macan e l’ultima arrivata Kora Macan. La mostra rimarrà aperta nella galleria “Loggia” fino al 2 luglio, il mattino dalle ore 9 alle 11. Da non perdere.

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