Concesso al Centro di Castion l’indebitamento creditizio

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Concesso al Centro di Castion l’indebitamento creditizio
Il Centro per lo smatlimento e la raccolta dei rifiuti di Castion. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Bocciato alla prima, Castion viene promosso alla seconda sessione consiliare. Con il Centro di smaltimento regionale dei rifiuti nessuno vuole rischiare e scherzare, pena l’arresto di un sistema oltremodo delicato, tecnologicamente e finanziariamente oberato. Ecco perché la proposta d’indebitamento per un ammontare di 1,6 milioni euro è stata fatta passare a pieni voti, in Consiglio, anche se (more solito) con molto da ridire e aggiungere dopo l’insufficienza consiliare appioppata la scorsa settimana. Stavolta, il direttore Dražen Stilinović, per non lasciarsi prendere in contropiede ha presentato meglio le necessità, i vantaggi e persino il tornaconto di una manovra finanziaria a lunga scadenza (debito da restituire alla Zagrebačka banka al tasso del 3,78 p.c.), che non verrebbe utilizzata per arginare un bilancio aziendale in perdita, ma per un doppio beneficio: risolvere fino in fondo il problema delle fughe di odori dal bio reattore e costruire l’impianto per il trattamento delle frazioni metalliche. L’investimento per il progetto-impianto è pari a 1 milione e 398mila euro, di cui 777mila rappresenterebbero il contributo del Fondo nazionale per la tutela ambientale. Castion ha accumulato finora 8mila tonnellate di scorie metalliche trattabili, dalle quali risulta ricavabile un 40 p.c. di recupero sotto forma di materia prima piazzabile sul mercato per 800mila euro. Tale è considerato il possibile beneficio e utile da non perdere l’occasione dell’investimento tecnologico. Convinti, anche se non troppo, molti consiglieri dell’opposizione, anche perché non è facile rendere la Città, proprietaria di Castion al 51 per cento, garante di un grande prestito per un’impresa troppo spesso nei guai. Le osservazioni non sono mancate: tutto è stato illustrato a voce ma non, seriamente, sulla carta; non è tutt’ora chiaro come si faranno a estinguere i debiti già accumulati da una gestione difficile (Dušica Radojčić); il materiale (ri)presentato in Consiglio è uguale e superficiale come quello della volta scorsa; cosa si rischia in caso di fallimento? (Valter Boljunčić); quanto sarà affidabile il futuro impianto, quanto costeranno il suo funzionamento e manutenzione? (Noel Mirković); dove finirà il 60 p.c. di scorie (Miha Paus, Možemo!); si vogliono più fatti e dettagli in merito ai rendimenti dell’investimento (Milan Rašula, indipendente) e via aggiungendo materia d’esame per le sessioni a venire.

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