CI di Gallesano. Filodrammatica sotto le stelle

Sulla Scena estiva si sono esibiti i gruppi del sodalizio locale e quello di Dignano

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CI di Gallesano. Filodrammatica sotto le stelle
Piccoli e grandi attori protagonisti della serata “sotto le stelle”. Foto: Daria Deghenghi

Se c’è qualcosa in cui Gallesano eccelle, quella è la recitazione, la commedia, la risata. E allora perché non tornare a mostrare al pubblico ciò in cui si riesce meglio? L’altra sera la Comunità degli Italiani “Armando Capolicchio” di Gallesano ha prodotto un altro valido spettacolo di prosa dialettale dal titolo “Filodrammatica sotto le stelle”. Si sono esibiti sulla Scena estiva il gruppo della filodrammatica della vicina Comunità degli Italiani di Dignano in qualità di ospiti, e, in veste di padroni di casa, il gruppo della filodrammatica della CI di Gallesano e i bambini del Gruppo di dialetto sempre del sodalizio locale. L’onore di aprire la scena è andato appunto ai più piccoli, gli attori dialettali in erba che si sono cimentati in una messinscena in omaggio alla splendida tradizione televisiva italiana e al programma “C’è posta per te” in particolare. La parodia del format è stata chiamata in dialetto “Ara che riva ‘l postin!”, di grande attrattiva per tutti coloro che sono venuti su a pane e TV italiana, amanti del vernacolo, appassionati di commedia. Su soggetto e dialoghi di Debora Moscarda, i ragazzi sono stati istruiti a recitare da Viviana Ljubišić e dalla stessa Debora Moscarda, che si sono nuovamente distinte come abili scrittrici e maestre di recitazione.

L’ode al… pisolino
In scena successivamente “i grandi” ovvero la Filodrammatica degli adulti, che vanta una lunghissima tradizione, oggi sotto la direzione di Toni Moscarda e Šandor Slacki. Una delle battute tradizionali gallesanesi è sicuramente “Voja de lavorà saltime doso” e generalmente è cantata in coppia. In questo caso è stata presa ad argomento (titolo, motto, parola d’ordine) della commedia scritta a due mani da Toni Moscarda e Livia Tesser. Il soggetto? Che domande! Tre signori amanti del… pisolino, di quelli che ci dipingono perfettamente perché, diciamocelo, chi di noi non preferisce riposare piuttosto che lavorare?

Il mistero della valigia
Prossima messa in scena come da programma la recita dialettale dal titolo di inequivocabile matrice istriota “La valei∫a”, portato in scena dagli ospiti della serata: la Comunità degli Italiani di Dignano. L’intreccio, i personaggi, le parti, i caratteri, le battute, le frasi a effetto, il mistero: tutto ruota intorno a un’enigmatica valigia di cui s’ignora il contenuto, il proprietario, la provenienza e la destinazione. L’enigma si svela un poco alla volta nello svolgimento delle relazioni personali reciproche in un nucleo familiare compreso dal capofamiglia, dalla moglie e dal cognato che interagiscono con una vicina di casa alquanto impicciona, con l’avvocato, con un presunto zio, col sacerdote. Insomma, gli ingredienti necessari per creare l’attesa e stimolare la partecipazione da parte del pubblico. Il gruppo di filodrammatica della Comunità degli Italiani di Dignano è diretto da Fabiana Lajić. In scena quindi ancora i padroni di casa, la Filodrammatica dell’“Armando Capolicchio” con una commedia ispirata ai lockdown del periodo pandemico, nata per sdrammatizzare e affrontare con maggiore serenità il futuro: “Duto colpa del coronavirus” è stata scritta da Camillo Viticci e adattata da Toni Moscarda e Livia Tesser.
Dopo le esibizioni delle filodrammatiche, il pubblico è stato invitato a prendere visione della mostra di fotografie “Per duto Galisan, un paes e la so ∫ento” e quindi è stato intrattenuto dai DJ Giuly e Toni con una carrellata molto apprezzata di buona musica italiana. In conclusione, omaggi agli ospiti e una foto ricordo di un’altra bella serata passata a Gallesano.

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