«Bak». Unità speciale senza alcuna macchia

Presentata la monografia che ripercorre le tappe della formazione distintasi durante e dopo la Guerra patriottica

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«Bak». Unità speciale senza alcuna macchia
Mladen Blašković, Darko Dukovski e Jakša Raguž alla presentazione della monografia. Foto: MARKo MRĐRENOVIĆ

Sebbene l’Istria, per la sua particolare posizione geografica, venne fondamentalmente risparmiata dagli eventi bellici dei primi anni Novanta, tanti, anzi tantissimi giovani istriani risposero alla chiamata alle armi e partirono in direzione delle zone di guerra. Alla chiamata risposero naturalmente anche numerosi appartenenti alle forze dell’ordine. Nacque così l’Unità speciale della Polizia della Questura istriana, meglio nota con il nome di battaglia “Bak”. La divisione fu immediatamente inviata nelle aree di guerra più calde. Successivamente partecipò anche alle più importanti operazioni militari di liberazione dei territori occupati. Terminata la Guerra patriottica, l’unità speciale della Questura istriana partecipò a numerose operazioni di sminamento da Vukovar a Dubrovnik (Ragusa). Affinché il contributo della “Bak” non venga dimenticato, l’odierna presidenza dell’Associazione nata dopo lo scioglimento dell’Unità speciale ha deciso di realizzare una monografia che potesse raccontare e divulgare le gesta di quest’unità senza macchia e senza paura, ma anche il contributo dato dall’Istria alla Guerra patriottica e alla liberazione di tutti i territori occupati della Croazia. Ora, dopo anni di lavoro, la monografia è finalmente realtà.

Uno scrigno del percorso
Con immenso orgoglio, ieri negli spazi del Centro di Polizia di Valbandon (Fasana), l’opera è stata presentata al pubblico dal suo autore, Darko Dukovski, dal presidente dell’Associazione “Bak”, Mladen Blaškovic, e dal recensore dei testi della monografia, Jakša Raguž. Alla presentazione del prezioso volume, accanto ai numerosi appartenenti all’Unità speciale, hanno partecipato Mladen Markač, comandante di guerra delle Unità speciali del Ministero degli Interni nonché generale in congedo e consigliere speciale del vicepresidente del governo e Ministro degli Interni, Davor Božinović, Alen Klabot, a capo della Questura istriana, il comandante dell’Unità Antiterrorismo “Lučko”, Mate Bilobrk, gli inviati dei ministri dell’Interno e dei Difensori, rispettivamente Josip Lucić e Josip Mihaljević, il generale Željko Sačić, i deputati della DDI al Sabor, Marin Lerotić ed Emil Daus, il presidente della Regione istriana, Boris Miletić, il vicesindaco di Pola in quota CNI, Bruno Cergnul e i rappresentanti di altre amministrazioni locali. Tra i tanti ospiti presenti in sala c’erano anche il primo e il secondo comandante di guerra dell’Unità speciale “Bak”, Skender Hasimi e Slavko Jereb. Prima di cedere la parola all’autore e ai responsabili della monografia si sono rivolti ai presenti il Questore Alen Klabot e lo zupano Boris Miletić. Mentre il primo ha definito l’opera uno scrigno che custodisce l’intero percorso dell’Unità speciale, il secondo ha colto l’occasione per ribadire che le libertà di cui godiamo oggi sono merito anche dell’Unità speciale “Bak”. Il presidente della Regione ha anche detto di nutrire profondo rispetto nei confronti dell’Unità, che dietro di sé non ha lasciato alcuna macchia.

Le testimonianze dei protagonisti
Chiamato in causa, Dukovski ha quindi spiegato che la monografia di 366 pagine racconta la storia dell’Unità speciale “Bak”, dalla sua costituzione al suo scioglimento e alla successiva riorganizzazione in forma diversa. A tale proposito l’autore ha ricordato che a guerra terminata l’Unità speciale fu trasformata in Unità d’intervento della Polizia. Dukovski ha quindi proseguito dicendo che l’opera, accompagnata da centinaia di fotografie, è suddivisa in tre parti. “La prima fornisce uno sguardo generale sulle varie operazioni militari, mentre la seconda si sofferma sui particolari di tali operazioni e sul contributo dato dall’Unità”, ha spiegato Dukovski, rilevando che la terza parte è riservata ai ricordi e alle testimonianze degli appartenenti alla “Bak”, che ha sopportato la perdita di cinque vite umane e 15 feriti. “Questa monografia è un’opera importante che potrebbe fungere da stimolo anche agli appartenenti alle altre Unità speciali della Polizia a raccontare la loro storia”. Mladen Blašković ha infine dichiarato che il protagonista principale del volume non è il singolo, ma il gruppo, l’Unità speciale. “Spero che leggendo la monografia tutti gli appartenenti dell’Unità possano ricordare l’unanimità di intenti e l’entusiasmo che ci accomunava in quegli anni e spero che le giovani generazioni possano apprendere la nostra storia, la storia di giovani impavidi istriani che hanno contribuito a difendere e liberare il nostro Paese”, ha concluso Blašković.

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