Agricoltura, 132mila euro per lo sviluppo

I fondi allocati dalla Regione istriana serviranno per accrescere la competitività dei produttori locali

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Agricoltura, 132mila euro per lo sviluppo
La Regione istriana ha deciso di mettere a disposizione del settore agricolo ulteriori 132mila euro. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Accrescere la competività del settore agricolo locale e autoctono e realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e delle comunità rurali, tali sono le finalità della politica agricola del territorio della penisola che per l’anno di gestione 2023 si traduce in ulteriori sostegni agli agricoltori e allevatori per un ammontare di 132mila euro. Il nuovo fondo è stato appena allocato e, come comunicato dal presidente della Regione Istriana, Boris Miletić, rappresenta come tale la continuità in fatto di erogazioni annuali mirate a sostenere la vitalità e la redditività economica delle zone rurali. “L’importanza che l’agricoltura e lo sviluppo rurale rappresentano per noi si traduce nei tanti stanziamenti dati attraverso il bilancio regionale. Nel corso di quest’anno abbiamo già assegnato 208mila euro a fondo perduto a beneficio di progetti del settore agrario, forestale, ittico e della gestione delle risorse idriche, che vengono implementati dalle Città, dai Comuni, da istituti scientifico-formativi e di ricerca, nonché da agenzie ed enti del settore agricolo.

A tanto si aggiungono ulteriori 348mila euro erogati a titolo di contributo per la realizzazione dei progetti/programmi delle associazioni che operano nei settori di cui sopra, mentre ora entra in campo la tranche che prevede piccoli stanziamenti, ‘De minimis’ da assegnare agli agricoltori e allevatori. Nell’anno quando la Regione Istriana festeggia i suoi 30 anni di esistenza si può andar ben fieri dell’invidiabile livello già raggiunto dalla nostra agricoltura”. I contribuiti diretti ai produttori del settore agricolo da parte della Regione Istriana si considerano indispensabili data la specificità dell’agricoltura locale basata su una distribuzione a mosaico di piccole superfici coltivabili, spesso inadeguate o gravate da irrisolti rapporti di (com)proprietà, nonché in mano ad aziende agricole di ridotte proporzioni che come tali non costituiscono un buon punto di partenza per la concorrenzialità sul mercato. A tutti i potenziali candidati del settore dell’economia rurale viene rivolto l’invito pubblico a concorrere per l’assegnazione dei contributi che rientrano nel piano d’intervento approvato dal Ministero dell’agricoltura per il periodo 2022-2027. I “De minimis”, saranno quei piccoli importi che la Regione ora assegnerà per il 2023, attingendo dal proprio bilancio a favore degli agricoltori iscritti nel Registro delle imprese agricole dell’Agenzia regionale per i pagamenti nell’agricoltura, nel settore ittico e nello sviluppo rurale, quindi a tutto vantaggio delle aziende agrarie a conduzione familiare, delle imprese agricole autosufficienti, delle ditte artigianiali, commerciali e altre cooperative registrate per le attività agricole sul territorio peninsulare. Da un “menù” di 10 misure strategiche di ampio respiro, che possono essere adattate alle circostanze regionali, si potranno realizzare una o più priorità nel campo dello sviluppo della bio-agricoltura, arginare i danni e le conseguenze della calamità naturali, incidere sul progresso dell’allevamento e della commercializzazione dei prodotti dell’allevamento, sostenere finanziariamente soprattutto l’allevamento della capra, della pecora e del bovino (boškarin) istriano, l’apicoltura, la produzione di latte di mucca, pecora, capra e asina (fino a 3mila litri al giorno), coprire le spese della certificazione dei prodotti autoctoni con denominazione d’origine controllata e quelle della gestione dei piccoli allevamenti di suini a conduzione familiare.

Tutta la documentazione riguardante la partecipazione al concorso pubblico di assegnazione dei contributi allo sviluppo rurale si può attingere dalle pagine ufficiali della Regione istriana (www.istra-istria.hr).

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