Adriatico, un mare che va protetto

Inaugurata una mostra itinerante con tappe pure a Umago e Parenzo

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Adriatico, un mare che va protetto
I primi visitatori della mostra itinerante dedicata al mare Adriatico. Foto: MARKO MRDENOVIC

Ieri 8 giugno è stata celebrata in tutto il mondo la Giornata degli oceani, un’iniziativa promossa dalla Nazioni Unite; un evento che vuole portare all’attenzione di cittadini, enti e istituzioni l’importanza degli oceani e il ruolo fondamentale che svolgono negli equilibri della vita sulla Terra, ma anche un’occasione per diffondere la consapevolezza della fragilità degli ecosistemi marini, sempre più messi a dura prova dalla pesca intensiva, dai fenomeni d’inquinamento da idrocarburi, dai rifiuti e dalla massiccia presenza di plastica. Quale occasione migliore di questa, quindi, per parlare di uno dei mari che desta maggiori preoccupazioni: l’Adriatico, una delle aree con la maggiore diversità di specie marine di tutto il bacino Mediterraneo, ma allo stesso tempo un mare che rischia di trasformarsi in un deserto d’acqua. È l’allarme lanciato da biologi marini ed esperti, i quali ricordano che dall’inizio del secolo scorso a oggi si è assistito a un forte impoverimento dell’area a seguito di un’attività di pesca eccessiva e incontrollata. Questo ha spinto le Pro loco di Pola, Umago e Parenzo a unirsi al coro di voci in difesa dell’Adriatico e del suo ecosistema.

La biodiversità marina
Da qui nasce l’idea di una mostra itinerante sulla biodiversità marina. Inaugurata a Pola, l’esposizione – intitolata “Il tesoro del Mare Adriatico” – è stata allestita, pensata e realizzata soprattutto per i bambini, ma anche per i ragazzi e gli studenti interessati alle scienze naturali, biologiche e marine, che oltre a poter ammirare gli esoscheletri di numerosi abitanti dei fondali come i granchi, gli astici, le canocchie, gli scampi, le chiocciole di mare, le vongole, i ricci di mare, le stelle marine, le spugne i coralli… avranno l’opportunità di apprendere nuove e interessanti nozioni direttamente dalla curatrice della mostra, Doris Dajić. All’inaugurazione della mostra allestita nientemeno che all’interno di un bus lungo 12 metri, erano presenti – accanto alla curatrice e al responsabile del progetto Dražen Dajić – anche i direttori dei tre enti per il turismo coinvolti nel progetto, Sanja Cinkopan Korotaj (Pola), Milovan Popović (Umago) e Nenad Velenik (Parenzo), che hanno colto l’occasione per invitare i ragazzi, ma anche i cittadini e i turisti a visitare la mostra e ad apprendere qualcosa in più sulle specie marine che popolano i fondali del nostro mare. Anche perché, è stato spiegato da Dražen Dajić, non esistono in Europa mostre su quattro ruote simili a questa.

65 tipologie di esoscheletri
Doris Dajić ha quindi rilevato che sul bus, completamente “sventrato” al suo interno, sono state montate diverse teche in vetro, al cui interno è possibile ammirare la bellezza di 225 oggetti suddivisi e classificati in 65 tipologie distinte di esoscheletri. I visitatori potranno inoltre conoscere le varie tipologie di rifiuti presenti nell’Adriatico e il tempo necessario affinché si degradino. I responsabili hanno quindi nuovamente invitato cittadini e turisti a visitare la mostra che, come rilevato in precedenza, sarà a Pola, accanto a molo Fiume, ancora oggi. Trovarla è piuttosto semplice, visto che è praticamente impossibile non vedere il gigantesco bus di colore blu parcheggiato sulla riva del principale centro urbano dell’Istria. Visitare la mostra costa 5 euro per gli adulti e 2 euro per i bambini. Per i gruppi di 10 e più visitatori il costo del biglietto è di 4 euro a persona. Da domani al 12 giugno la mostra sarà in piazza della Libertà a Umago e da 13 al 15 giugno a Parenzo, precisamente in località Peschiera.

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