ACCESS apre le porte a una nuova clientela

Turismo e tendenze. Insieme locatari, Pro loco e disabili

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ACCESS apre le porte a una nuova clientela
Zuzana Hoti Radolović, Dina Konstantin, Sandra Lorenzin e Sanja Cinkopan Korotaj. Foto: DARIA DEGHENGHI

Si chiama ACCESS ed è un progetto che mira alla promozione del turismo accessibile e inclusivo per un target di clienti finora sottostimato in tutti i sensi. A farsene carico sono tre associazioni di categoria che possono fare la differenza: l’Associazione Portatori di Handicap dell’Istria meridionale (DOSTI), l’Associazione Locatori Turistici di Pola e l’Ente turismo della Città di Pola, che insieme hanno partecipato al bando del Ministero del Turismo e dello sport per preparare gli affittacamere a estendere il proprio servizio a una clientela meno mobile, ma non per questo meno desiderosa di viaggiare e comunque in grado di permetterselo. Le rappresentanti dei portatori di handicap e quelle dei soggetti turistici hanno messo subito in chiaro di che cosa si tratti: l’aspetto umano e sociale è certamente il motivo a cui s’ispira il progetto ACCESS, ma non è l’unico. Adeguare le proprie sistemazioni a una clientela con disabilità motorie è vantaggioso anche da un punto di vista prettamente economico. Sanja Cinkopan Korotaj, dell’Ente Turismo, ribadisce l’utilità della manovra: “Piccoli investimenti nell’eliminazione delle barriere architettoniche aprono le porte a un bacino d’utenza vasto e facoltoso che viaggia in prevalenza nella bassa stagione e che necessita di accompagnatori. L’alta stagione non ha alcun bisogno di aiuto, per questo siamo qui a promuovere un turismo inclusivo e a cercare una collaborazione dei locatori: bastano pochi investimenti, come la costruzione di una rampa o l’allargamento delle porte, per avere un tornaconto quasi immediato, anche con incentivi pubblici e la nostra promozione”.

Serve cambiare
Va detto che secondo l’Organizzazione mondiale della sanità e l’Organizzazione mondiale del turismo, il 15 per cento della popolazione mondiale (un miliardo di individui) è affetto da una qualche forma di disabilità. Quelli dei Paesi occidentali sono facoltosi e hanno desiderio di viaggiare, ma necessitano di qualche garanzia in più. Stando a Zuzana Hoti Radolović e a Dina Konstantin, nel mondo si parla molto intensamente di turismo inclusivo da quattro o cinque anni. La Croazia non vuole essere da meno, specie se pensa alla necessità di destagionalizzare parte delle attività turistiche. Per arrivarci è necessario, tuttavia, un cambio di mentalità, una consapevolezza di abbattere le barriere architettoniche, proporre servizi specifici e rendere accessibili quelli esistenti. Ci sono alcuni accorgimenti da osservare: l’altezza minima dei letti dovrebbe essere di mezzo metro, la distanza minima dal letto agli arredi e alle pareti di 0,90 m, la larghezza minima delle porte da 0,80 a 0,90 m, il raggio minimo di 1,2 metri di spazio libero nei servizi igienici, le rampe dentro e fuori casa, uno sgabello nella doccia e cose di questo genere. Le due rappresentanti dell’Associazione portatori di handicap sono convinte che una serie di conferenze e corsi propedeutici saranno sufficienti per convincere i locatori turistici (che a Pola sono 3.100 circa) ad affrontare la spesa per ricavare un tornaconto materiale quasi immediato.

Prima un sondaggio
Sandra Lorenzin, dell’Associazione Locatori, spiega che iI progetto inizia con un sondaggio tra quanti affittano camere, appartamenti e ville. Per cominciare si chiede loro solo un piccolo sforzo iniziale: quello di misurare le distanze tra i letti e le pareti, tra gli arredi, l’apertura delle porte, contare i gradini e cose come queste. Poi si chiederò loro decidere se vorranno investire nell’adeguamento delle strutture per una clientela con difficoltà di spostamento. Da lì in avanti avranno tutta l’assistenza necessaria per cambiare registro e per scegliere fino a che punto d’inclusione sviluppare le proprie risorse, perché le categorie di accessibilità sono quattro e dalla loro presenza o assenza dipende anche la tipologia del turista che potranno servire. La prima conferenza sul tema si terrà il 10 novembre alle 17 alla Casa delle Forze armate. Il Progetto ACCESS vale 216.715,50 kune di cui 142.840,50 (il 65,9 p.c.) a carico del Ministero del Turismo e dello Sport e le altre 73.875 (il 34,1 p.c.) sono coperte dall’Ente Turismo della Città di Pola. Il capofila del progetto è l’Associazione portatori di handicap dell’Istria meridionale. Questo primo sforzo verso un turismo accessibile e inclusivo è diretto appunto ai locatori turistici (non agli alberghi, che ci pensano per conto proprio). Uno sforzo successivo sarà rivolto invece ai ristoranti, alle trattorie, alle pizzerie, agli agriturismi e alle ville.

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