A un mese e più dall’incidente ecologico nella baia della Chiusa, a Pomer, il mare risulta essere pulito. Ci sarebbe di che gioire, non fosse per l’amaro in bocca per il fatto che non si sia ancora risaliti al colpevole. La conferma che il mare sia pulito è giunta per voce del sindaco di Medolino, Ivan Kirac, ieri in conferenza stampa sul luogo dell’incidente ecologico.assieme a Nikola Jukic (Albanež), Aljosa Ukotić (Kamenjak), assessori e CQ. Il Comune di Medolino, la municipalizzata Albanež, l’ente Kamenjak anno fatto di tutto per scoprire le cause e impedirne il ripetersi. Nel controllo dell’area di terraferma in località Chiusa è stato individuato il punto nel quale si è verificato l’incidente con una maggiorata presenza di enterococchi e di Escherichia coli. Il sistema della raccolta e smaltimento delle acque, gestito dalla municipalizzata Albanež funziona alla perfezione e non sono state rilevate anomalie. Non solo: le maestranze della municipalizzata hanno setacciato il sistema per individuare eventuali allacciamenti pirata, ma anche nel caso nulla da eccepire. Anche nel controllo delle fosse biologiche non sono state rilevate anomalie. E allora?
Qualcosa, decisamente, non funziona. Infatti… Le guardie comunali controllano l’area più serratamente e sabato scorso hanno colto in flagrante alcune persone che riversavano in natura acque putride. Naturalmente, sono state multate ed è emerso che la costruzione della quale usufruiscono non è legale. segue, quindi, la denuncia all’Ispettorato. ”Il fatto che la gente riversi in natura le acque reflue mi disgusta, come sindaco e come uomo. È impensabile che singoli distruggano volutamente la natura, senza tenere conto delle conseguenze di tali atti irresponsabili. Voglio dire a tutti i trasgressori che li sanzioneremo pesantemente”, ha detto Kirac.
Nei controlli si è andati oltre. Verificando i resoconti sullo svuotamento delle fosse biologiche è risultato che un grande numero di abitazioni in località Volme Chiusa in un anno non ha vuotato la fossa nemmeno una volta. Non attraverso un servizio autorizzato. Adesso si procederà per controllare gli edifici che non sono allacciati al sistema della canalizzazione. Viene però da chiedersi dove si riversino i contenuti delle fosse dell’area. ”Non permetteremo che comportamenti irresponsabili e disonesti causino incidenti ecologici e incidano negativamente sulla natura e sull’ambiente. Quello che è successo non deve ripetersi. Mi dispiace che indagando sull’incidente ecologico siano emersi fatti e situazioni non consoni. Facciamo ordine partendo da noi stesso, rispettiamo le leggi, comportiamoci con responsabilità e abbiamo cura di quello che ci è rimasto per lasciarlo alle generazioni future. Noi non ci fermeremo finché non avremo trovato il colpevole dell’inquinamento accaduto, non l’avremo punito e ripristinato l’equilibrio dell’ambiente”.
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