Villanova. Il privilegio di cantare ai piedi delle Dolomiti

Le voci della CI si sono esibite in Val Pusteria

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Villanova. Il privilegio di cantare ai piedi delle Dolomiti
Il gruppo vocale folcloristico della CI di Villanova. Foto: CI DI VILLANOVA

Carichi di brio, soddisfatti e pieni d’energia nuova, sono ritornati a casa i membri del gruppo vocale folcloristico della Comunità degli Italiani di Villanova, i quali hanno avuto il piacere di partecipare al 26.esimo “Alta Pusteria International Choir Festival”, manifestazione corale non competitiva che si svolge in Val Pusteria, una delle più belle dell’intero arco alpino che si estende ai piedi delle Dolomiti al confine tra l’Italia (Alto Adige-Südtirol) e l’Austria (Osttirol). Ogni anno nel mese di giugno quell’atmosfera rilassata e tranquilla che regna nella zona si fa all’improvviso ritmata popolando le verdi vallate di gente vestita con abiti particolari e variopinti, come quelli ormai conosciuti dei connazionali villanovesi.

Una foto con il sindaco Neš Sinožić.
Foto: CI DI VILLANOVA

“È stata un’esperienza unica e indimenticabile con più di 80 cori e circa 3.000 persone provenienti da tutto il mondo. Abbiamo fatto tantissime amicizie. Indimenticabile quando, scendendo dal Passo Monte Croce in una tappa fotografica in Val Fiscalina, la più bella della zona, il nostro accompagnatore musicale alla fisarmonica, Sandro Bratović, suonando ‘La mula de Parenzo’, in un momento di condivisione, ha fatto cantare anche i coristi degli altri cori e un signore proveniente dall’Israele ha poi ballato con me commuovendosi in quanto mi ha raccontato che erano 27 anni che non ballava. Un caloroso grazie al nostro egregio sindaco, Neš Sinožić, il quale ha voluto condividere con noi questi momenti, come pure a Elena Barnabà, che ci ha dato una mano con i contatti e l’organizzazione in quanto ha ‘fatto da Cicerone’, durante questa manifestazione, a più gruppi. Non posso non sottolineare, inoltre, che tutto ciò è stato possibile grazie al sostegno finanziario ricevuto dall’Unione Italiana”, ha rilevato la presidente della CI di Villanova, Lorena Lubiana Bellè, grata di aver potuto vivere assieme ai suoi connazionali quest’indimenticabile esperienza.
Quindi in questo programma, che prevede circa 60 esibizioni articolate in concerti veri e propri quali rassegne all’aperto e giornate-incontro, ogni coro partecipante può presentare liberamente il proprio repertorio. La varietà dei luoghi delle esibizioni e il vastissimo programma presentato dai cori partecipanti fanno diventare il Festival non solo una delle più spettacolari manifestazioni internazionali del canto corale, ma anche un irripetibile momento d’incontro di diverse culture musicali, sacre, religiose, polifoniche profane colte, alpine, lirico-operistiche, spiritual, gospel, jazz, come pure quelle del campo della coralità folklorica o delle trascrizioni originali.
I concerti sono articolati in ogni momento della giornata e non hanno luogo solo presso le chiese e le sale da concerto, ma anche presso i rifugi alpini o nei padiglioni di musica o nei castelli. Le rassegne all’aperto invece vengono divise in “cori in piazza” e “notti dei cori”, suscitando molto interesse nel pubblico. Le giornate d’incontro hanno luogo nelle sale più grandi della valle e rappresentano il momento culminante del Festival in quanto in successione si esibiscono da 8 a 12 cori. Il gruppo vocale folcloristico della CI di Villanova ha avuto la possibilità di esibirsi in un concerto libero assieme ad altri due cori (ceco e svizzero) presso il rifugio Baranci. Il secondo giorno è seguita l’esibizione mattutina a Sesto con cori italiani, altri provenienti dall’Israele, dalla Repubblica Ceca, dall’Ungheria e dalla Croazia, ovvero dall’Istria, con il “Gruppo Vocale Evergreen” della CI di Momiano, che ha avuto pure l’occasione di partecipare a quest’edizione. Quindi un momento di nuove amicizie, ma pure di incontro con amici connazionali di sodalizi vicini, che assieme non sono mancati di proporre un momento di festa coinvolgente.
Il tutto si è concluso con una magnifica sfilata degli 87 cori con l’esibizione congiunta di “Va pensiero” e “Signore delle cime”, per poi, nelle ore serali, partecipare a un secondo concerto. Ritornati a casa, tutti i connazionali hanno confermato che questa sarà un’esperienza che porteranno per lungo tempo nel cuore e della quale si parlerà a lungo.

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