Dai 50 angoli nascosti alle leggende istriane

L’Ente per il turismo ha presentato un paio di pubblicazioni volte a promuovere i luoghi dell’entroterra

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Dai 50 angoli nascosti alle leggende istriane
Presentate le novità in ambito turistico. Foto: KRIS DASSENA

In previsione dell’alta stagione, l’Ente comunale per i giovani, la cultura e il turismo promuove due pubblicazioni tese a presentare Capodistria e il suo circondario ai visitatori. Si tratta della Guida turistica intitolata “50 angoli nascosti dell’entroterra capodistriano” e dell’Albo illustrato “2 capre e 3 leggende istriane”, entrambi momentaneamente disponibili soltanto in lingua slovena, ma da quanto annunciato dalla direttrice Mojca Vojska, alla conferenza stampa indetta ieri mattina, prossimamente saranno pubblicate pure le traduzioni in italiano e in inglese. “Sono due prodotti con i quali desideriamo far vedere le bellezze naturali e culturali in particolar modo delle località alle porte di Capodistria, con l’intento di illustrare attrazioni e angoli meno noti, spesso sconosciuti anche alla gente del luogo, nonché di indirizzare i flussi turistici dalla città alla campagna”, ha spiegato la Vojska. La guida turistica è suddivisa in cinque sezioni, ognuna delle quali comprende 10 siti appositamente scelti dagli autori e inseriti nelle categorie: avventure per la famiglia, fuga romantica, escursioni di gruppo, esplorazione con gli amici e mistica per una persona. Dal campanile pendente di San Sergio sino alla cascata di Supot, la guida oltre a presentare brevemente l’attrazione offre pure degli approfondimenti audio e meditazioni guidate disponibili scansionando degli appositi codici QR. L’Albo illustrato che invita a scoprire Capodistria in maniera fiabesca è stato invece concepito in collaborazione con l’Ente culturale “Škrateljc”, che ha all’attivo una decina di progetti editoriali che hanno come scopo quello di avvicinare le destinazioni turistiche alle famiglie. Come si evince dal titolo del libro, scritto da Uroš Grilc e illustrato da Polona Drašler, i protagonisti della storia sono la capra Pina e il becco Pino, le due mascotte di Capodistria, che l’autore ha introdotto in tre leggende istriane. Bambini e adulti avranno così la possibilità di conoscere il territorio attraverso i miti della luna e del sole, dello scudo di Atena e dei giganti che hanno formato l’Istria. “La penisola istriana vanta un ricco patrimonio di racconti popolari ai quali ci siamo ispirati per portare in maniera alternativa le famiglie alla scoperta di questi luoghi, trasformandoli in una destinazione turistica fiabesca”, ha rilevato Grilc. Alla conferenza stampa è stata inoltre presentata la collaborazione avviata con l’Incubatore di Sesana che da ottobre dispone di una sede anche a Capodistria. In sinergia con l’Ente turistico avvieranno un progetto che si prefigge di trovare il potenziale nascosto degli imprenditori locali che avranno il compito di esporre un prodotto che possa essere interessante dal punto di vista turistico. Prossimamente sarà pubblicato un bando al quale potranno aderire. I soggetti selezionati seguiranno un corso di formazione sotto forma di laboratori interattivi. Come sottolineato dal direttore dell’Incubatore, Dorijan Maršič, è previsto anche un fondo premi di 3mila euro. Gli imprenditori più promettenti saranno poi invitati all’incubatore e potranno beneficiare della promozione da parte del Comune di Capodistria.

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