È stata davvero una bella serata quella organizzata dalla Comunità degli Italiani di Umago alľinsegna del canto e presentata dalla simpatica e spigliata Larisa Gasperini, che a inizio serata ha colto ľoccasione per porgere i saluti alla presidente del sodalizio umaghese, nonchè vicesindaco in quota CNI Floriana Bassanese Radin, al segretario delľUniversità Popolare di Trieste Fabrizio Somma, alla presidente della Famiglia Umaghese Chiara Vigini, alla vicepresidente della Giunta esecutiva delľUnione Italiana Roberta Grassi Bartolić, a tutti i presidenti dei sodalizi partecipanti alla serata musicale, ai coristi e al pubblico intervenuto numeroso nel teatro “Antonio Coslovich” di Umago.

A rompere il ghiaccio i padroni di casa, il coro misto della CI di Umago, con i suoi 46 anni d’attività ininterrotta, diretto dal Maestro Maurizio Lo Pinto. Il coro si distingue per il suo ricco e svariato repertorio che spazia dai canti popolari istroveneti e dalmati alle canzoni moderne. Per l’occasione ha scelto le canzoni “Marafor”, “Attenti al lupo” e “San Mattìo”.

È seguita la CI di San Lorenzo-Babici con i “Contadori”, gruppo vocale fondato nel 2003 da Antonio Nino Zacchigna con ľintento di promuovere le antiche melodie istriane che purtroppo vanno scomparendo. A dirigere il gruppo vocale è il giovane ma valente Teo Biloslavo che ha diretto le canzoni “Teresina”, “Papà mio bel papà” e “La strada nel bosco”.

Il gruppo vocale della CI di Villanova, con i suoi 15 membri vestiti con gli antichi abiti tradizionali istriani e diretti dal Maestro Alessandro Bratović, che accompagna il coro con la fisarmonica, ha proposto “Nina mia son barcaiolo”, “Ze un caligher” e “La ciura la va in tel uva”.

Il coro misto “Armonia” che opera in seno alla CI di Visinada conta 18 membri e vanta un repertorio che spazia dai canti popolari nostrani ai brani di musica leggera e operistica. Diretto dalla maestra Antonella Picinić Šimonović, al pubblico umaghese ha proposto “M’apparì tutt’amor”, “Nel blu” e “Hallo Django”.

Il coro misto della CI di Sissano, per la prima volta ospite della CI di Umago, diretto dalla MAestra Edna Strenja Jurcan. ha quindi intonato “A mezzanotte in punto”, “E colcifolo del vapore” e “Nostalgia de Sisan”. Tutte le canzoni sono state accompagnate al pianoforte da Veronika Ravlić.

Il coro misto della CI “Giuseppina Martinuzzi” di Albona è stato fondato nel 1999. Conta 25 membri e ha avuto ben 218 esibizioni in Croazia e all’estero. Diretto dalla maestra Đenana Levak, ha arricchito la serata con le canzoni “Madonnina del mare”, “La rondinella istriana” e “Bella istriana mia”.

Alla fine è salito sul palco il coro “Carillon” della Comunità degli Italiani di Pola, che fin dalla sua fondazione, nel 2013, è guidato dalla Maestra Irena Vladisavljević. Finora ha partecipato a numerose rassegne internazionali in Croazia e alľestero. Il 2 giugno scorso è stato invitato dalľAmbasciata Italiana di Zagabria e ha avuto ľonore di esibirsi durante i festeggiamenti per il giorno della Repubblica Italiana. Dal suo vasto repertorio, a Umago ha eseguito i brani “Il ballerino”, “Tourdione” e “Crostoli musicale”.

A fine serata la presentatrice Larisa Gasperini ha invitato sul palco la presidente del sodalizio Floriana Bassanese Radin, che ha ringraziato tutti i cori partecipanti, che hanno contribuito al successo della serata, riscuotendo calorosi applausi. Parole di ringraziamento pure al segretario delľUPT per il prezioso sostegno alla CI e alla presidente della Famiglia Umaghese, che apprezza tutte le proposte di collaborazione.

Dopo i ringraziamenti e lo scambio di doni con le CI ospiti, Floriana Bassanese Radin ha augurato a tutti di continuare a cantare, perché purtroppo si canta sempre meno, a differenza del passato, quando non c’erano lavori nei campi, o altre attività, che non fossero accompagnati dal canto, quel canto che fa parte della nostra tradizione, che accomuna le Comunità degli Italiani e va coltivato e incrementato innanzittutto per continuare a conservare le tradizioni regionali canore e sentirci uniti come nel passato, con le nostre preziose peculiarità e il comune retaggio storico.