SMSI. «Collezione storica di Trieste e Rovigno»

La SMSI coinvolta nel progetto di riproduzione della raccolta di preparati zoologici e organismi marini

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SMSI. «Collezione storica di Trieste e Rovigno»
Alcuni esemplari di prodotti zoologici. Foto: SMSI ROVIGNO

Nell’ambito delle attività extrascolastiche, gli alunni della SMSI di Rovigno, sotto la supervisione del prof. mentore Daniele Suman, hanno portato recentemente a termine la prima parte del progetto “Collezione storica di Trieste e Rovigno”.

L’interessante progetto, finanziato dal Ministero delle Scienze e dell’Istruzione della Repubblica di Croazia, ha come obiettivo principale riprodurre la Collezione storica di preparati zoologici e organismi marini, che fino al 1943 era custodita nell’Istituto italo-germanico di Biologia marina, oggi sede del Centro per la ricerca marina dell’Istituto “Ruđer Bošković” rovignese.
La “Collezione storica di Trieste e Rovigno” è una raccolta di conservati in formalina, del valore inestimabile. Nel 1914, dopo la cessazione dell’attività della Stazione zoologica di Trieste, la collezione venne trasferita a Rovigno presso l’Istituto italo-germanico di Biologia marina, con sede centrale a Zagabria. La Collezione a Rovigno venne arricchita di ulteriori esemplari grazie al biologo capodistriano Aristocle Vatova (1897-1992) per giungere a circa 1.600 preparati di organismi marini recuperati nell’Alto Adriatico. In seguito all’armistizio della Seconda guerra mondiale, la collezione fu trasferita a Venezia e successivamente, nel 1963, a Chioggia.
Gli alunni della SMSI, tra cui i liceali dalla prima alla terza classe, nonché gli alunni delle prime e delle seconde classi degli indirizzi professionali, hanno avuto modo di visitare lo scorso aprile la Collezione esposta presso il Museo di zoologia adriatica “Giuseppe Olivi”, a Palazzo Grassi di Chioggia.
“Proseguiremo a svolgere tutte le attività inerenti al progetto pure durante l’anno scolastico successivo, siccome abbiamo ricandidato il progetto al Ministero delle Scienze e dell’Istruzione della Repubblica di Croazia. Lo scopo principale dell’iniziativa è quello di creare uno spazio espositivo nella sede della SMSI, in modo da valorizzare il lavoro di ricerca svolto dagli studenti inclusi nel progetto, i quali si sono dedicati al riconoscimento delle specie marine derivanti dallo scarto della pesca a strascico e al conseguente allestimento dei preparati zoologici mediante l’immersione degli organismi in una soluzione alcolica al 70% (etanolo) negli appositi recipienti di vetro. Complessivamente, gli alunni hanno allestito una cinquantina di preparati comprendenti spugne, cnidari, molluschi, echinodermi, tunicati, e pesci”, ha spiegato il prof. Daniele Suman.

Il laboratorio di biologia della SMSI.
Foto: SMSI ROVIGNO

Accanto al prodotto fisico derivante dall’attività proposta, come l’allestimento dei preparati zoologici conservati in etanolo, durante il laboratorio “hands on”, gli alunni hanno appreso pure alcuni aspetti delle tecniche per la conservazione degli organismi marini, dei cenni di ecologia e di biodiversità, di tassonomia e di classificazione zoologica, come pure le basi per la catalogazione dei preparati museali con l’opportunità di apprendere una maggior conoscenza nei riguardi della biodiversità dell’Adriatico, aspetto fondamentale per la tutela dell’ambiente e del rafforzamento di una coscienza più sensibile alle problematiche ambientali odierne. Parallelamente all’allestimento dei preparati zoologici, si procederà alla creazione di un catalogo fotografico degli organismi conservati e di una Collezione virtuale da esporre sulle pagine web della SMSI e alla una produzione di un documentario riguardante la storia di quest’importante raccolta che giunse a Rovigno da Trieste più di cent’anni fa.

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