Rovigno. La cultura immateriale in mostra

Nel 30º della Regione presentate le conoscenze e abilità tradizionali sulla lista nazionale e dell’Unesco

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Rovigno. La cultura immateriale in mostra
La SAC “Marco Garbin”. Foto: ROBERTA UGRIN

In occasione del 30º anniversario dell’istituzione della Regione istriana, nel Centro multimediale di Rovigno è stata inaugurata lunedì sera la mostra intitolata “Conoscenze e abilità tradizionali: la cultura immateriale dell’Istria sulla lista nazionale e dell’Unesco”.

Dopo il discorso inaugurale di Dubravka Svetličić, direttrice dell’Università popolare aperta locale, la vicepresidente della Regione istriana in quota CNI Jessica Acquavita, ha rilevato che “nell’ottica delle celebrazioni del 30.esimo anniversario della Regione istriana abbiamo voluto creare un’ampia immagine delle specificità che distinguono e rendono particolare il nostro territorio. Questa sera portiamo a Rovigno la mostra sui beni immateriali istriani iscritti nel Registro nazionale e in quello dell’Unesco, nel quale Rovigno ne vanta ben due: le ‘bitinàde’ e l’Ecomuseo ‘Batana’. A novembre, invece, verrà inaugurata a Cittanova la mostra ‘Vajk kontra – Sempre differente’, a cura del Museo etnografico dell’Istria, che metterà in luce la pluriculturalità della Regione”.
Ivona Orlić, direttrice del Museo etnografico dell’Istria, ha spiegato l’importanza del processo di salvaguardia delle conoscenze e delle abilità tradizionali: “Il patrimonio culturale immateriale comprende le abilità, le espressioni, i saperi, ma anche gli strumenti, gli oggetti, le manifatture e gli spazi culturali legati a questo concetto, che le comunità, i gruppi e in certi casi i singoli hanno scelto quale proprio. Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, rappresenta una risposta all’ambiente, all’interazione con la natura e la storia da parte dei gruppi e delle comunità: riveste un significato, una continuità e promuove il rispetto per le diversità culturali e la creatività umana”, ha detto Ivona Orlić, ringraziando pure Tamara Nikolić Đerić, che accanto a lei è stata coautrice della mostra.
La serata è stata arricchita dalle “bitinàde” proposte dal coro misto della Società artistico-culturale “Marco Garbin”, diretto dal Maestro Riccardo Sugar e da una “mantignada”, cioè un canto popolare tramandato oralmente, proposto dal gruppo folcloristico della Comunità degli Italiani di Sissano. All’inaugurazione della mostra sono intervenuti l’assessore regionale alla Cultura e alla Territorialità Vladimir Torbica, il vicesindaco in quota CNI di Rovigno David Modrušan, la direttrice dell’Ecomuseo “Batana” Nives Giuricin e il vicepresidente della Comunità degli Italiani “Pino Budicin” Matteo Tromba.
La mostra è visitabile ogni giorno fino a domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 18 alle 20.

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