Pedena. L’importanza di coinvolgere i giovani

Un vincolo previsto per i borsisti comunali ha suscitato varie reazioni in sede di Consiglio comunale

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Pedena. L’importanza di coinvolgere i giovani
La sede del Comune di Pedena. Foto: TANJA ŠKOPAC

All’ultima seduta del Consiglio comunale di Pedena il tema più discusso è stato quello legato ai borsisti comunali, studenti e universitari, che nello scorso anno scolastico e accademico non hanno contattato il Comune per confermare la propria disponibilità a partecipare all’organizzazione e allo svolgimento delle manifestazioni comunali. Si tratta di un obbligo previsto nel Regolamento per l’assegnazione delle borse di studio del Comune.
Conformemente allo stesso documento, i borsisti che non lo fanno possono incorrere in sanzioni, ovvero vedersi privare di alcune mensilità nell’anno di studio successivo, qualora dovessero continuare a essere tra i candidati per una borsa di studio comunale. Secondo quanto confermato dal sindaco Dean Močinić (DDI) e dall’assessore all’Amministrazione comunale Martina Bilić, il Comune avrebbe voluto sanzionare in questo modo 16 borsisti, ai quali aveva mandato pure un avviso con la conferma che non avrebbero ricevuto due mensilità nell’anno corrente, ossia quelle per maggio e giugno. In un secondo tempo è stato stabilito che uno dei 16 aveva in realtà confermato la propria disponibilità telefonicamente.
“I giovani, ovvero i loro genitori, hanno protestato”, ha detto Močinić, spiegando che per il loro lavoro nell’ambito di una manifestazione comunale i giovani ricevono 6 euro all’ora. Vista la reazione dei borsisti e dei loro genitori, il punto si è trovato all’ordine del giorno della seduta consiliare in parola, durante la quale l’assessora Martina Bilić ha suggerito un compromesso: i 15 borsisti non saranno sanzionati se parteciperanno a un’azione ecologica del Comune che si terrà in aprile o in maggio. La proposta è stata accolta con 6 voti favorevoli e uno astenuto, quello di Silvan Juran (DDI), secondo il quale le sanzioni avrebbero dovuto essere implementate.
La questione ha avuto pure un “approfondimento” compilato dalla Bilić e pubblicato sul sito web del Comune www.pican.hr. Vi si legge che il Comune stanzia i mezzi per le borse di studio con grande piacere. Annualmente si tratta di un importo di quasi 60mila euro, al quale si aggiungono i premi in denaro per i migliori universitari e studenti delle scuole medie superiori. Gli universitari ricevono 120 euro al mese, mentre gli studenti delle SMS 50 euro.
“Abbiamo 72 borsisti ed è chiaro che sono troppo numerosi per essere tutti ingaggiati per le nostre manifestazioni. Ma sono comunque tenuti a contattarci e a rendersi disponibili”, ci ha detto ieri Bilić, la quale nel testo pubblicato online spiega che l’obbligo è stato introdotto non con l’intenzione di sanzionare i borsisti, ma per includerli nella vita pubblica, per dar loro un’opportunità di contribuire in modo positivo alla vita sociale della comunità locale e per aiutarli a diventare consapevoli della loro appartenenza al territorio. Vi si legge, inoltre, che il Comune di Pedena nel suo lavoro presta particolare attenzione all’importanza della sostenibilità della comunità, “che non è possibile senza la partecipazione dei giovani alla vita pubblica”. L’obiettivo dell’obbligo inserito nel Regolamento è invogliare i giovani a partecipare alle attività che si organizzano a livello locale e tramite le quali si crea un legame tra tutti gli abitanti. “Il Comune vuole che tutti coloro che decidono di non abbandonare questo nostro territorio sappiano di far parte di una comunità che li accetta, sostiene e che vuole creare condizioni di vita quanto più favorevoli”, si legge nello stesso messaggio rivolto ai giovani.

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