Mimmo Paladino. Una graduale ricostruzione della figura

L’artista italiano della Transavanguardia, noto per le sue sculture e installazioni permanenti, espone fino al 15 giugno prossimo nella galleria «Manuš» di Spalato

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Mimmo Paladino. Una graduale ricostruzione della figura
In primo piano il cavallo in bronzo. Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Grande affluenza di visitatori presso la nuova piccola galleria d’arte “Manuš” di Spalato per una mostra dedicata al pittore e sculture beneventano Mimmo Paladino. Nella sala vengono presentate cinque opere pittoriche e una scultura rappresentante un piccolo cavallo troiano in bronzo del 2001. Sulle pareti si nota un quadro intitolato “Eclisse” creato con una tecnica pittorica combinata anche con diversi materiali inclusa una foglia dorata che dona all’opera una luce particolare che cattura l’attenzione dell’osservatore. Il resto dei quadri esposti è nominato “Senza titolo”, sono lavori che appartengono ai cicli dell’artista creati nel 2009 e nel 2017, tre di questi sono acquerelli su carta. Il quarto quadro è creato su carta con tecnica combinata. Malgrado il micro clima artistico della stanza, i quadri dalle dimensioni di 70×50,65×85, più uno di 100×50, sono stati sistemati in maniera che il loro spazio artistico non invada l’area visiva delle altre opere. La scultura bronzea del cavallo troiano dalle dimensioni di 65x65x53 è posta al centro della stanza.

In questo “piccolo antipasto artistico” offerto dalla mini galleria, il visitatore può avvicinarsi e interessarsi alle opere dell’artista Mimmo Paladino.

Un linguaggio ibrido
Il pittore è nato a Paduli, nei pressi di Benevento nel 1948. In Italia è uno dei maggiori esponenti della corrente scultorea e pittorica della Transavanguardia. Questa corrente è stata fondata in Italia nel 1980 da Achille Bonito Oliva. Il gruppo artistico era composto da Mimmo Paladino, Sandro Chia, Enzo Cucchi, Francesco Clemente e Nicola de Maria. L’obiettivo di questa corrente artistica è di attingere dal passato tradizioni pittoriche e scultoree molto diverse e lontane tra loro e creare un linguaggio artistico ibrido capace di sintetizzare tutte le epoche diverse in maniera Transtorica.
In questa piccola mostra della Galleria “Manuš” si può vedere la tecnica pittorica usata dall’artista che è molto varia e i materiali usati variano da spaghi, carta, foglia in oro fino al ferro. Le opere in genere sono di grande vivacità cromatica, con i colori che creano un movimento artistico. La scultura del cavallo troiano riflette tutti i lavori dell’artista che sono legati al passato egiziano, greco, romano, etrusco, paleocristiano. Non mancano riferimenti alle figure stilizzate primitive africane. La tecnica pittorica dell’artista è concentrata nel recupero delle figure e delle forme dell’archetipo e del passato e la sua corrente pittorica si avvicina alla tradizionale corrente dell’espressionismo. Molti sono i cicli dell’artista dedicati all’opera di Omero, “l’Iliade” in cui l’autore rappresenta le gesta di Achille e dei personaggi della guerra di Troia.

Originalità e fascino
Mimmo Paladino è molto famoso per le sue grandi installazioni di diverse dimensioni poste in molte città italiane con la presenza di cavalli, animali, teste, mani, maschere. L’artista si presenta al pubblico sempre molto versatile nella creazione delle sue opere ricche di originalità e di un fascino unico. Paladino ha realizzato diversi libri oggetto e libri d’artista, tra cui “En de re” (1980) e altri, fino agli anni 2000. Ha inoltre realizzato scenografie per rappresentazioni teatrali, concerti e manifestazioni di vario tipo.
Ma soprattutto, sono rinomate le sue sculture, permanenti o temporanee che sfociano anche in ambito architettonico in collaborazione con grandi architetti italiani, tra cui Roberto Serino negli anni ‘80 e Renzo Piano negli anni 2000. È stato, infine, anche regista del lungometraggio “Quijote” (2006) realizzato all’interno di un macro progetto dedicato alla figura di Don Chisciotte, tra i cui protagonisti vi è anche il cantante Lucio Dalla. Paladino ha ricevuto numerose onorificenze: tra le altre, è Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Accademico onorario della Royal Academy of Arts e Accademico ordinario dell’Accademia Nazionale di San Luca. Nel 2008 ha ricevuto il Dottorato Honoris Causa in Architettura presso la USI – Università della Svizzera italiana e nel 2021 la Laurea ad Honorem in Arti visive presso l’Università di Bologna Alma Mater Studiorum. La personale di Mimmo Paladino sarà aperta al pubblico fino al 15 giugno 2023.

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