Parenzo. Entro l’anno la quinta fase d’intervento, ora tocca a piazza Marafor e vie limitrofe

Continua l’opera di ristrutturazione del nucleo storico avviata quasi trent’anni fa

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Parenzo. Entro l’anno la quinta fase d’intervento, ora tocca a piazza Marafor e vie limitrofe

Alla recente seduta del Consiglio cittadino, il sindaco Loris Peršurić, rispondendo all’interpellanza del consigliere connazionale Eugen Stanissa, aveva annunciato che i lavori di rinnovo di piazza Marafor sarebbero stati avviati in seguito alla stesura della documentazione necessaria, probabilmente entro la fine dell’anno in corso; quelli di riassetto della Riva, quasi certamente l’anno prossimo. A tale proposito, domani si concluderà la gara d’appalto per l’elaborazione della documentazione progettuale relativa alla quinta fase di rinnovo del nucleo storico – tappe 2 e 5. La tappa 2 riguarda piazza Marafor e le vie Eugen Kumičić e Matteo Bernobich, per una superficie totale di 3.650 metri quadrati, mentre la tappa 5 comprende il riassetto delle vie Ljudevit Gaj, Ivan Gundulić, Cardo Massimo, nonché parte di via Eufrasiana, della Riva Matko Laginja e dal Parco Juraj Dobrila, per complessivi 2.155 metri quadrati.

 

La gara d’appalto ha un costo valutato a 1.080.000 kune, IVA esclusa e interessa l’elaborazione del progetto di massima, di quello principale e di quello esecutivo per il rinnovo della pavimentazione dell’area interessata e dell’infrastruttura sotterranea, come pure i lavori geodetici.

Intervento vasto e complesso

La ristrutturazione totale delle vie e delle piazze del nucleo storico parentino era iniziata nel 1996 con il rinnovo di tutta l’infrastruttura sotterranea e della pavimentazione di alcune vie. L’intervento, tecnicamente complesso e costoso, è proseguito con il riassetto di piazza Libertà, realizzato in più fasi. Nel suo insieme il progetto interessa 28 vie e piazze cittadine, per una superficie complessiva di 12.913 metri quadrati.

Per quanto concerne le due fasi attuali, finora si è provveduto al rilevamento geodetico, all’indagine archeologica e a quella geomeccanica, utili per avviare la progettazione. È stato inoltre predisposto il progetto concettuale di ristrutturazione di piazza Marafor, con il restauro dell’antica pavimentazione, per il quale è stato richiesto il parere della Sovrintendenza ai beni culturali.

L’intervento sarà effettuato come nelle fasi già completate, ossia in maniera tale che ciascuna delle aziende pubbliche disponga il da farsi nel proprio campo di competenza. Sarà poi compito del coordinatore del progetto, che sarà scelto tramite concorso pubblico, elaborare e integrare le singole esigenze.

“I lavori nel nucleo storico non sono mai stati semplici, vista la mole della documentazione da elaborare e delle licenze necessarie. Come abbiamo già fatto per il rinnovo della parte ristrutturata della Riva cittadina, così faremo anche per piazza Marafor e le vie circostanti. Questi sono i due investimenti di maggior peso nel nucleo storico parentino negli ultimi anni. È nostro desiderio restituire a piazza Marafor la sua funzione originale, ossia quella di una piazza centrale per quanto riguarda gli eventi e l’offerta turistica”, ha detto il sindaco Loris Peršurić.

I resti del Tempio di Nettuno in piazza Marafor

L’antico cuore della città

Anticamente, piazza Marafor, con il foro, gli importanti edifici dell’amministrazione pubblica e i templi sacri, era il cuore di Parenzo. Sotto l’attuale pavimentazione è tuttora conservata quella originale, parzialmente visibile, unitamente a parte delle fondamenta degli edifici, sul lato nordoccidentale dell’area. In piazza Marafor – alla quale il poeta e cantautore Danijel Načinović ha dedicato una canzone che è diventata uno degli inni di Parenzo – hanno sede la Biblioteca civica e il suo Reparto per l’infanzia. In entrambi gli edifici è visibile una parte della piastrellatura antica. Al pianoterra di alcuni edifici che delimitano la piazza, si trovano vari locali di ristoro.

Alle estremità del foro, una volta c’erano dei templi, di cui oggi sono visibili parti delle colonne di quello più piccolo, presumibilmente quello di Nettuno, i resti di tre pareti monumentali e un frammento del frontone del presunto tempio di Marte. Da qui probabilmente il nome di Marafor (piazza di Marte), anche se ci sono altre interpretazioni, come per esempio Forum maximus, ovvero Piazza grande.

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