Pisino. Esumazione delle salme dei soldati tedeschi

Il delicato intervento, che si concluderà in marzo, sarà eseguito dall’Unione per la tutela delle sepolture militari della Germania

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Pisino. Esumazione delle salme dei soldati tedeschi

Sono iniziati ieri nell’area adiacente la chiesa di San Nicola, nel nucleo storico di Pisino, i preparativi per l’operazione di esumazione dei resti funebri dei militari tedeschi morti durante la Seconda guerra mondiale. L’esumazione sarà effettuata dall’Unione tedesca per la tutela delle sepolture militari, con la sovrintendenza archeologica e dovrebbe concludersi alla metà di marzo. I lavori saranno eseguiti manualmente e una volta completata l’operazione, l’area in parola verrà sanata. Per eseguire l’esumazione, la citata Unione si è procurata tutti i permessi necessari, rilasciati dal Ministero della Difesa, da quello della Cultura e dei Media, dalla Direzione per la tutela del patrimonio culturale dell’Ufficio per la sovrintendenza ai beni culturali di Pola e dalla Città di Pisino.

Il monumento della famiglia Parisini

Le salme dei militari tedeschi sono sepolte in una fossa comune nell’area a suo tempo adibita a cimitero, oggi inserita sulla lista dei beni culturali tutelati. Qui si trovano pure il monumento della famiglia Parisini e le sepolture delle vittime civili e dei partigiani morti nella Seconda guerra mondiale. Stando alla lista di cui dispone l’Unione tedesca per la tutela delle sepolture militari, nella fossa sono sepolti 70-90 militari tedeschi morti verso la fine della Seconda guerra mondiale, di cui l’Unione dispone delle generalità, delle circostanze della loro morte e dell’esatto luogo di sepoltura. Tra il 1943 e il 1945 furono gli stessi tedeschi a seppellire i militari caduti nella fossa comune. I loro resti funebri saranno tumulati nel campo in cui sono sepolti i militari tedeschi nel cimitero Mirogoj di Zagabria, oppure in quello del camposanto Lovrinac di Spalato. Stando ad alcune fonti, sull’elenco delle sepolture dell’Unione tedesca in parola figurerebbero pure tre militari italiani, che però sarebbero stati esumati negli anni 60 dello scorso secolo. Del previsto intervento, riporta la nota pubblicata sul sito ufficiale della Città di Pisino, sarebbe stata messa a conoscenza pure l’Ambasciata della Repubblica Italiana a Zagabria.

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