La CI di Gallesano si rimette in moto

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La CI di Gallesano si rimette in moto

Ritorno alla normalità per i soci della Comunità degli Italiani di Gallesano “Armando Capolicchio”, ma la prudenza è sempre un valore aggiunto. Ne parliamo con Piero Demori, presidente della Giunta esecutiva comunitaria il quale annuncia il lento recupero delle attività a partire da questa settimana. Il primo gruppo chiamato a raccolta sarà la sezione di ceramica guidata da Luisa Kumar. “Si tratta di un gruppo piuttosto compatto, che conta appena dieci membri ed è quindi facile da ricomporre. Nel loro caso sarà possibile mantenere alcune misure di precauzione essenziali come il distanziamento sociale, visto che lo spazio a disposizione non è poco”, ci spiega Demori e continua: “I ceramisti saranno i primi a rientrare anche per un altro motivo, di ordine sostanzialmente pratico. Il gruppo necessita di materie prime come le argille, gli smalti, le vernici, che sono merci deperibili oltre che costose. Avendone acquistate in quantità sufficienti per tutto l’anno, sarebbe veramente uno spreco lasciare che si guastino”. I ceramisti torneranno dunque in attività il prossimo venerdì in osservanza del loro orario tradizionale, dalle ore 17 alle 20. Da rilevare comunque che il gruppo non è necessariamente chiuso, ma accetta anche nuovi membri. Quindi, chi volesse unirsi alla sezione anche senza aver avuto esperienze precedenti con la manipolazione dell’argilla, sarà il benvenuto.
I bambini impegnati a scuola
Per il resto la riattivazione della Comunità degli Italiani di Gallesano sarà lenta e prudente. “Per il momento i bambini degli asili e della scuola elementare non hanno attività in cantiere per il semplice fatto che devono prima badare al rientro nelle aule”, continua Demori. Poi, col passare del tempo, si vedrà di pianificare anche un loro ritorno al “circolo”, sempre in collaborazione con il personale scolastico, si capisce. Quanto al bar, è già aperto dalla scorsa settimana, ma osserva tutte le raccomandazioni prescritte della Protezione civile come il distanziamento sociale dei clienti, la disinfezione degli ambienti, l’igiene del personale ecc.
La Festa delle cioche si farà
Ma il calendario degli eventi dovrà subire alcuni tagli considerevoli, se non per ragioni di sicurezza, allora sicuramente per motivi di penuria. Gli enti locali hanno già ridotto sensibilmente le dotazioni alle associazioni, e c’è da dire che nessuno ne è uscito vincitore a scapito di altri. Nel caso della Comunità degli Italiani “Armando Capolicchio” di Gallesano, i finanziamenti pubblici si sono ridotti esattamente della metà. Di riflesso, il risparmio diventa da eccezione regola. Saltano dunque i festeggiamenti del 29 giugno, la giornata dei patroni Pietro e Paolo. Salta anche la pubblicazione del periodico ufficiale della Comunità degli Italiani, “El portego”, del quale si vedrà comunque di mantenere in parte l’attività o con la diffusione in rete oppure con la stampa in formato cartaceo rimandata a settembre, magari con una riduzione della tiratura. Sarà necessariamente più modesta, ma almeno ci sarà, la “Festa delle cioche”. L’amatissima sagra agostana tornerà dunque in estate anche se con un numero ridotto di appuntamenti concomitanti. Si risparmierà sull’allestimento delle mostre e dei concorsi, mentre si vedrà di mantenere intatto l’evento centrale della manifestazione, la sua parte culinaria e conviviale.

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