Buie. Briosi «Bimbi allegri» conquistano il pubblico

Rassegna dei minicantanti delle CI del territorio

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Buie. Briosi «Bimbi allegri» conquistano il pubblico
Le giovani promesse del sodalizio di Buie. Foto: COMUNITÀ DEGLI ITALIANI BUIE

La Comunità degli Italiani di Buie è tornata ad ospitare una delle manifestazioni più attese dell’anno, “Bimbi allegri”, che ha portato sul palco i giovani talenti delle CI del territorio e che anche questa volta non ha mancato di riempire la sala spettacoli in ogni ordine di posti. A dare il benvenuto ai protagonisti della serata e al numeroso pubblico è stata la presidente del sodalizio Lena Korenika, dopodiché ad accattivarsi per primi le simpatie del pubblico sono stati i padroni di casa, ossia i minicantanti del sodalizio buiese, che vanta cinquant’anni d’attività e dalle cui file sono usciti numerosi talenti musicali. Diretto dalla Maestra Chiara Bonetti, l’affiatatissimo gruppo ha proposto i brani “Famiglia è”, “Diamante” di Zucchero e “Il maglione”, raccogliendo vasti consensi del pubblico.

A seguire, il pluripremiato coro di voci bianche della CI di Verteneglio, che vanta due primi e tre secondi posti (su un totale di 5 uscite) al Festival Voci Nostre, tanto da diventare, nelle due scorse edizioni, il coretto ufficiale della manifestazione. Guidato dalla Maestra Dionea Sirotić, anche questa volta ha dato prova di grande bravura, esibendosi in “O forse sei tu”, “Happy” e “Nothing Else Matters”. Da Verteneglio a Cittanova, da dove sono giunti i minicantanti “Le vibresse”, un progetto giovane, nuovo e un po’… diverso, in quanto interpreti di canzoni d’autore. Testi e musica dei brani proposti sono infatti di Majda Šušelj, in arte Tara; l’arrangiamento del chitarrista Luka Vretenar. Per la serata buiese, hanno scelto di eseguire i brani “Strega Lina”, “Coniglio Mannaro Matrica” e “La mosca”, per i quali sono stati gratificati con calorosi applausi. A chiudere la carrellata sono stati i minicantanti della CI “Fulvio Tomizza” di Umago, un gruppo allegro e vivace, habitué del Festival Voci Nostre, che cura i brani della nostra tradizione, interpretando anche canzoni moderne e melodie dello Zecchino d’oro. Preparati dai Maestri Maura Miloš e Teo Biloslavo, hanno eseguito in modo impeccabile “L’acqua della Muiela”, “La giardiniera” e “7 passi”.
La serata si è conclusa con una “dolce” sorpresa all’insegna delle tradizioni locali. Tutti i partecipanti hanno infatti avuto modo di ammirare la mostra di dolci pasquali e di assaggiare in particolare “el taschin”, un dolce a forma di piccola borsa con manico che racchiude al suo interno un uovo, simbolo della rinascita e della prosperità. Come ha spiegato Martina Dussich, membro della presidenza CI, in base alla ricerca svolta da Lucia Moratto Ugussi (impossibilitata per malattia), nel medioevo le “braghe” degli uomini non avevano tasche e pertanto gli uomini appendevano al cinturino una piccola borsa che chiamavano “scarsela”, da dove il nome di “taschin”. In Istria soltanto a Buie si riscontra questo dolce pasquale, riservato ai bambini maschi (per le bambine c’era la “titola”, a forma di treccia). Una particolarità interessante è che questo dolce pasquale si trova ancora in uso in Puglia col nome di “scarcella”.
Si è conclusa così in bellezza un’altra indimenticabile serata al sodalizio buiese. Il divertimento avrebbe dovuto proseguire questa sera, con la rassegna di cori “Verdi melodie”, che però è stata annullata a causa del Covid.

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