Il Glas Istre rischia di scomparire dalle edicole

0
Il Glas Istre rischia di scomparire dalle edicole
Melissa Skender, Hrvoje Zovko, Chiara Bilić. Foto Arletta Fonio Grubiša

Il quotidiano “Glas Istre” è finito davanti al plotone di esecuzione. E ciò senza esagerazioni di sorta nell’asserirlo. L’Ordine dei giornalisti (HND) ha reagito seduta stante, prima che si spari, ma sembra sia già troppo tardi. Scandaloso, vergognoso, con conseguenze che si protrarranno nel tempo oltre che nel settore mass mediatico dell’Istria, anche in quello su scala nazionale: tale viene considerato l’annunciato “accorpamento” del quotidiano istriano, al Novi List, nel quale vedrebbe un proprio inserimento in forma ridotta a poche pagine di cronaca peninsulare. Fino a prova contraria, tali almeno sembrano essere i reconditi piani. E se si lascerà correre, facendolo passare senza aver sparato manco un proiettile, tutto si potrebbe tradurre in un effetto domino a rischio di condurre al soffocamento altri media della Croazia. È il monito lanciato oggi, venerdì 30 giugno, in Piazza Foro, davanti al Municipio, dallo stesso presidente dall’Ordine, Hrvoje Zovko, affiancato in conferenza stampa dalla sua vice Chiara Bilić e dalla segretaria Melissa Skender, per farsi sentire a nome dei dipendenti, vittime di quest’eutanasia della professione giornalistica che il Glas Istre, pronto a compiere 80 anni, non si meritava sicuramente quale regalo di compleanno.

Il Glas Istre, si è sentito dire, è come un “monumento all’antifascismo, minato con precisione per farlo saltare in aria in una Regione, si fa per dire, progredita dove il giornalismo è soffocato per trent’anni di seguito”. Dopo il crollo dell’Uljanik, sarebbe questa la “più grande catastrofe subita dalla penisola” che “si troverà privata del suo unico quotidiano”. Un tanto, in un Paese che festeggia i 10 anni dall’ingresso nell’Ue, ma anche 10 anni di radicalizzazione della società e di censura al giornalismo.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display