La colonnina di mercurio si avvicina ai 25 gradi, ma tira un po’ di vento a smorzare il caldo. Tutt’attorno si innalzano imponenti e maestose le Alpi Giulie, con le vette più alte colorate di bianco, che stoicamente provano a resistere al cambiamento climatico. Ma è una lotta impari. Poco più avanti si snoda la ripidissima Podkoren, una delle piste di gigante più impegnative della Coppa del Mondo di sci alpino, inserita per la prossima stagione del circo bianco sia nel calendario maschile che in quello femminile. Siamo a Kranjska Gora, a oltre 800 metri di quota, e questo scenario fa da sfondo al ritiro del Rijeka, che all’ombra del Tricorno suda agli ordini del sergente di ferro Sergej Jakirović e dei suoi collaboratori in vista dell’inizio della nuova stagione ormai alle porte.

Da buon padrone di casa, Jakirović ci offre un caffé mentre un ragnetto si arrampica sulla sua spalla. “È un buon segno. I ragni portano soldi. Sarà perché domani 1.mo luglio arriva Mišković in ritiro”, scherza il tecnico dei biancocrociati, decisamente di buon umore. Un po’ meno i suoi giocatori dopo che li ha spremuti per bene. “La preparazione è la base di tutto – prosegue –. Anche in termini di prevenzione. E lo abbiamo visto nel ultimo girone primaverile visto che c’erano stati pochissimi infortuni. In questa prima parte stiamo insistendo in particolare sulla parte atletica e sulla resistenza, ma stiamo lavorando anche sulla tattica e sempre col pallone. Qui è tutto al top, dai campi, all’hotel fino al cibo. Si lavora benissimo. I ragazzi sono carichi e concentrati. A parte Pašalić e Ilinković, fermi precauzionalmente, non ci sono infortuni e tutti gli altri sono a completa disposizione. Anche i neoarrivati si sono inseriti benissimo”.

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