Chersano. Lungomare più sicuro grazie ai fondi ministeriali

Erogato un sostegno di 50mila euro per prevenire le frane della parete rocciosa lungo la costa di Porto Fianona

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Chersano. Lungomare più sicuro grazie ai fondi ministeriali
La sede comunale di Chersano. Foto: TANJA ŠKOPAC

Ammonta a 50mila euro il sostegno che il Comune di Chersano ha ottenuto dal Ministero del Mare, del Traffico e delle Infrastrutture per la prima fase del sanamento della parete rocciosa sopra il lungomare a Porto Fianona. Il contratto con il ministro Oleg Butković è stato firmato nei giorni scorsi a Crikvenica e l’avvio degli interventi, il cui valore totale è stimato a 91.375 euro, si pianifica per settembre. I lavori dovrebbero concludersi entro la fine dell’anno.

Come confermato in un comunicato stampa del sindaco Roman Carić, l’ottenimento dei mezzi è un risultato della candidatura del progetto, da parte del Comune, all’Invito pubblico del Ministero in questione per i cofinanziamenti della costruzione, del risanamento e della ricostruzione dei porti aperti al traffico pubblico e per il cofinanziamento del risanamento e della ricostruzione del bene demaniale marittimo destinato a uso pubblico.
La prima fase degli interventi interesserà circa 700 metri della parete. Con i lavori si vuole proteggere il lungomare e i suoi utenti dalle frane, che sono piuttosto frequenti lungo questa parte della costa di Chersano. A conclusione degli interventi il lungomare dovrebbe essere un posto più sicuro.

Altri sostegni
Oltre al Comune di Chersano, a ottenere i mezzi dal Ministero per il cofinanziamento del risanamento e la ricostruzione del bene demaniale marittimo destinato a uso pubblico è stata, tra le realtà istriane, pure la Città di Dignano, che per l’assestamento della spiaggia “Martulina” e la ricostruzione dei moli a Peroi ha ottenuto un importo di 50mila euro. I porti nel territorio della Regione istriana che si sono trovati nella lista degli assegnatari sono quelli gestiti dalle Autorità portuali di Pola, per la ricostruzione della costa “Molo Carbone”, di Porto Albona, per gli armadietti della corrente elettrica e dell’acqua (18mila euro), di Parenzo, per la ricostruzione e la sistemazione del porto di Fontane, come pure da quella di Umago e Cittanova, per la ricostruzione del porto Mandracchio.

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