Assegno statale alla «Vodovod»

Dal Piano nazionale di ripresa 878.774 euro per Sant’Antonio

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Assegno statale alla «Vodovod»
L’edificio che ospita la sede della “Vodovod Labin”. Foto: TANJA ŠKOPAC

È di 878.774 euro il sostegno assegnato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per il periodo 2021-2026 a favore della municipalizzata “Vodovod Labin” per il progetto di costruzione della stazione di pompaggio per la fonte d’acqua potabile di Sant’Antonio. Come confermato in un comunicato stampa rilasciato dalla stessa società, il direttore Alen Golja ha firmato il contratto sull’assegnazione dei mezzi a fondo perduto nei giorni scorsi.
Il valore complessivo dell’iniziativa è di 1.375.085 euro, mentre i costi ammissibili ammontano a 1.098.468 euro. Il supporto approvato alla “Vodovod Labin” equivale all’80 p.c. di quest’ultimo importo. La procedura per l’assegnazione dei mezzi si è svolta attraverso più fasi. Dopo la verifica amministrativa, il passo successivo è stato quello di controllare l’ammissibilità del progetto e delle attività, come pure delle spese da parte della statale “Hrvatske vode”, come organo preposto all’implementazione del progetto.
La sorgente di Sant’Antonio si trova a sud del villaggio di Gorica, a circa 10 chilometri da Ponte d’Arsa. Dal punto di vista della capacità e della costanza del flusso, si tratta della più importante fonte d’acqua potabile nel territorio dopo quella di Rakonek, gestita dall’Acquedotto di Pola. In base ai pompaggi di prova eseguiti, la capacità della sorgente è di 250 litri al secondo. La fonte è entrata a far parte del sistema d’approvvigionamento idrico della “Vodovod Labin” nel 2020, a quando risale la messa in funzione della stazione di pompaggio prefabbricata, che ora, con il sostegno ottenuto, sarà sostituita con un impianto permanente.
Il termine per la conclusione dei lavori è la fine del 2025. “Con la realizzazione del progetto sarà garantita la stabilità del rifornimento idrico nell’Albonese per le future generazioni e per le attività economiche nel territorio”, si legge nel comunicato stampa della “Vodovod Labin”, secondo la cui dirigenza la fonte di Sant’Antonio ha confermato la sua grande importanza nel periodo della grande siccità del 2022, quando, nonostante le misure di restrizione sull’utilizzo dell’acqua proveniente dalle sorgenti del territorio, agli utenti erano stati forniti quasi due milioni di metri cubi d’acqua.

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