
Una serata ricca di emozioni, che ha celebrato la ricchezza e la diversità dei brani bandistici internazionali è stata proposta dall’orchestra di fiati “Naša Sloga” di Babici, che lo scorso fine settimana ha intrattenuto gli appassionati della musica presso il Centro per le manifestazioni e la cultura (CMC) di Cittanova. Un suggestivo concerto serale, con melodie coinvolgenti, grazie all’abilità dei musicisti che hanno sapientemente interpretato composizioni provenienti da diverse tradizioni musicali. Il Maestro Petar Matošević ha guidato i musicisti con precisione e passione e i momenti di intensità emotiva si sono alternati a quelli di leggerezza e gioia, in un equilibrio armonico che ha coinvolto il pubblico dall’inizio alla fine. Presentato da Ariana Paljuh, il repertorio è iniziato con la composizione “Pasadena” di Jakob de Haan, ispirata dalle atmosfere vivaci e colorate della città che propone una combinazione di melodie accattivanti e sezioni ritmiche dinamiche tipiche dello stile distintivo dell’autore.
Dagli USA all’Italia
È seguita l’esecuzione di due composizioni di Sting: “Desert Rose” (canzone del 1999 caratterizzata da un intrigante mix di pop, rock e sonorità arabe, con testi poetici che evocano immagini di un amore surreale nel deserto) ed “Every Breath You Take” (classico pubblicato nel 1983 che oltre che a vincere un Grammy, venne dichiarata hit dell’anno negli Usa e in Canada).
Non è mancato un medley di canzoni di Amy Winehouse composto da “You know I’m no good”, “Love is a losing game”, “Valerie”, “Rehab” e “Back to black”, singolo estratto dall’album omonimo, che vinse 5 Grammy e, dopo la morte della cantante, divenne l’album più venduto della storia in Gran Bretagna. Sono seguite due canzoni iconiche degli “Earth, Wind & Fire”, leggendaria band statunitense di musica funk, R&B e soul, disco e pop, considerata una delle più influenti e innovative, la cui musica ha attraversato generazioni mantenendo sempre una notevole popolarità. L’orchestra ha poi proposto il medley “Disco lives”, composto da “Stayin’ Alive” dei Bee Gees, “I Will Survive” di Gloria Gaynor e “YMCA” dei Village People, tutte canzoni che hanno lasciato un’impronta nella storia della musica popolare, definite degli intramontabili, che continuano a essere amate per la loro energia positiva e il loro impatto sulla cultura musicale.
“Considerando che siamo tutti molto legati all’Italia, come pure il nostro direttore d’orchestra che spesso vi soggiorna, nella prossima esecuzione verranno proposti due brani iconici del DJ Gigi D’Agostino, che il Maestro ha arrangiato per la nostra orchestra”, ha detto la conduttrice svelando i titoli quali: “L’Amour Toujours” e “The Riddle”, brani che riflettono lo stile innovativo del DJ nel mondo della musica dance e la sua capacità di creare composizioni memorabili e coinvolgenti. Rimanendo in Italia è seguito un ulteriore medley con i più grandi successi degli 883: “Poiché la stragrande maggioranza dei nostri fiati è cresciuta ascoltando la musica degli 883, abbiamo deciso d’imparare a suonare alcune delle composizioni, forse le più famose, quali ‘Hanno ucciso l’uomo ragno’, ‘La regola dell’amico’, ‘Io ci sarò’ e ‘Gli anni’”, ha concluso Ariana Paljuh, lasciando poi spazio alla musica e agli applausi.
Una storia lunga oltre un secolo
In conclusione è stato proposto il successo senza tempo “Mambo No. 5” (Lou Bega) e una passeggiata dance con la ritmica “Dancin Megahits”. Un ringraziamento particolare è stato inoltre rivolto al direttore del CMC, Kristijan Nemet, in quanto questa non è stata la prima volta che l’orchestra è stata ospite a Cittanova, dove ogni volta ha trovato un’organizzazione impeccabile. Il pubblico presente ha risposto con entusiasmo, applaudendo calorosamente dopo ogni esibizione e dimostrando così il suo apprezzamento per la straordinaria performance. Ed è così che il concerto si è concluso con due bis, “Welcome to the Jungle” (Guns N’ Roses) e “Gangnam Style” (PSY), rendendo questo evento ancora più ricco e gradevole. La combinazione di brani bandistici internazionali eseguiti con maestria e passione ha evidenziato il talento dell’orchestra di fiati consolidando ulteriormente il legame tra la musica e l’esperienza condivisa.
Nel piccolo paese di Babici, l’amore per la musica iniziò a emergere nel lontano 1913, quando un gruppetto di entusiasti amanti della musica fondò la banda d’ottoni “Naša Sloga”, diventata in seguito orchestra di fiati. Su iniziativa del maestro Pino Vok, di Joakim Bassanese e di Renato Pernić, nel 1976 venne organizzato il primo incontro delle bande dell’Istria a Babici. La conferma della giusta decisione presa all’epoca è proprio il susseguirsi degli incontri che hanno luogo ancora oggi a cadenza annuale. Anno importantissimo per l’orchestra di fiati è stato il 2013, con il raggiungimento di un traguardo molto importante: il centenario dell’attività. A distanza di più di 110 anni, l’orchestra che vanta pure numerosi premi in diversi concorsi, oggi conta una trentina di elementi e da ottobre 2019 è guidata dal Maestro Petar Matošević, il quale svolge pure il corso di musica per una decina di elementi più giovani con lo scopo di tramandare la tradizione musicale.
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