A Parigi la musica e il fascino dell’Istria

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A Parigi la musica e il fascino dell’Istria

UMAGO Parigi è una città con un fascino unico e impareggiabile e un viaggio a Parigi rappresenta per chiunque un’esperienza indimenticabile. Così è stato anche per l’orchestra di fiati “Naša Sloga” di Babici, che con quattro “rinforzi” della banda d’ottoni di San Lorenzo del Pasenatico hanno avuto il compito di accompagnare nella capitale francese le splendide majorette di Rovigno. L’orchestra e le majorette hanno potuto esprimere nel corso della parata tutta la loro bravura, onorando l’Istria e le città di Rovigno e Umago.
È stata una trasferta indimenticabile per queste due città amiche e molto affiatate, unite dall’amore per la musica e per la tradizione, visto che si tratta di gente comune, che lavora tutto il giorno e che la sera si ritrova per le prove.
Tre giorni per scrivere una pagina di storia importante nel diario dell’orchestra e delle majorette, che rimarrà per sempre impressa nella memoria dei suoi membri. Dopo avere tirato a lucido gli strumenti, l’orchestra è partita per la Francia per quella che sicuramente è stata l’esperienza più attesa e bella della stagione.
Nella città dell’amore, l’orchestra e le majorette hanno iniziato la loro trasferta… a colori, rallegrando il pubblico parigino. Dopo Parigi, babicesi, sanlorenzini e rovignesi si sono esibiti a Saint Quentin, alla manifestazione “Fêtes du Bouffon”, che si svolge ogni anno nel weekend di Pentecoste, che cade la settima domenica dopo Pasqua. A quest’evento si radunano gruppi musicali, majorette e gruppi mascherati provenienti da tutte le parti del mondo. Quest’anno i gruppi sono stati complessivamente 40 e fra questi gli istriani, che in Francia hanno portato le nostre melodie. Il terzo giorno l’orchestra ha fatto tappa a Cavalcade d’Estaires, nel nord della Francia per un’altro grande spettacolo.
Oggi l’orchestra di Babici, che opera dal 1913, è diretta dal maestro Manuel Černeka, il quale ha portato una ventata di giovinezza sia nelle file del complesso che nel repertorio, molto dinamico e bello. Come noto, si tratta della banda cittadina, quella che porta i colori di Umago e che vanta una lunghissima tradizione. Sempre presente alle manifestazioni ufficiali, l’orchestra di fiati è un po’ il fiore all’occhiello dell’Umago turistica, quella che porta in piazza l’allegria e che dà il buongiorno agli umaghesi il primo maggio.
La tradizione bandistica istriana si collega inevitabilmente a quella italiana ed europea, che ha goduto del favore di molti tra i nomi più famosi dell’Ottocento musicale italiano.
Una tradizione che ha portato alla nascita di moltissime formazioni in Istria, tra le quali, quasi cent’anni fa, anche quella di Babici. L’orchestra oggi rende possibile l’esecuzione di un repertorio decisamente variegato, che può spaziare dalle tradizionali marce alle sinfonie d’opera, passando per il pop, il jazz, il funk, il blues e il rock, per arrivare alle grandi composizioni originali per organico bandistico. Frequente è l’unione della banda con complessi corali e klape.
Nel lontano 1913 nel piccolo paese di Babici, vicino a Umago, un gruppo di amanti della musica aveva fondato la banda d’ottoni “Naša sloga”. Nel corso della sua storia la banda ha incontrato tante difficoltà, che però non le hanno impedito di esistere nemmeno durante gli anni di guerra. Con il trascorrere del tempo si sono avvicendati numerosi dirigenti, tra i quali è inevitabile menzionare i maestri Josip (Pino) Vok, Sergio Bernich e Denis Modrušan, che hanno lasciato un’impronta indelebile.
Su iniziativa del maestro Vok, del presidente Joakim Bassanese e di Renato Pernić (esperto di musica tradizionale istriana), nel 1976 era stato organizzato proprio a Babici il primo incontro delle bande d’ottoni dell’Istria. La testimonianza del successo di quell’evento trova conferma nel fatto che è stato tramandato fino a oggi. L’orchestra ha partecipato a numerosi eventi culturali in Croazia e all’estero, esibendosi a Bratislava (Slovacchia), Deutschlandsberg (Austria), Monzuno, Monfalcone e Castion di Strada (Italia), Praga (Repubblica Ceca) e Lesce (Bled-Slovenia), con la quale banda mantiene un rapporto d’amicizia che dura da più di 30 anni. Babici e San Lorenzo sono delle località piccole e quasi ogni famiglia ha qualcuno che suona nell’orchestra oppure è attivista della Comunità degli Italiani o magari ancora gioca nella squadra di calcio locale. Un esempio di grande amore e attaccamento alla propria terra e alla propria tradizione.
Le majorette rovignesi sono ormai da 21 anni uno dei marchi riconoscibili della città. Spesso, si può vederle sfilare, accompagnate dalla Banda d’ottoni di Rovigno. Le prime coordinatrici dei gruppi sono state la prof.ssa Lidija Martinčić e l’insegnante Jadranka Pamić, mentre oggi, a portare avanti le majorette è la giovane Martina Tonelli. L’associazione conta attualmente una sessantina di ragazze di tutte le età che ogni anno si esibiscono in circa 30 uscite a Rovigno, in Croazia e all’estero.

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