Carnevale alle porte. A Žejane e nel Grobniciano tradizioni secolari

Con l’Epifania terminano le festività natalizie e inizia il periodo più pazzo, scintillante e allegro dell’anno

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Carnevale alle porte. A Žejane e nel Grobniciano tradizioni secolari
Gli scampanatori di Žejane al Carnevale fiumano. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

A una manciata di giorni dalle festività natalizie e di Capodanno, è già ora di iniziare a pensare al periodo che ci aspetta: quello più pazzo dell’anno, ovvero il Carnevale. Quella che chiamiamo anche “quinta stagione”, inizierà ufficialmente il 17 gennaio, al suono del corno di Sant’Antonio e terminerà, nell’edizione di quest’anno, il 13 febbraio con le Ceneri. Sarà, dunque, un Carnevale breve, ma sempre allegro e scintillante, capace di tenere viva la tradizione, le usanze e il folclore di queste terre, le abitudini e le memorie dell’area, con riferimento particolare a quelle che vengono tramandate da generazione a generazione nelle località del circondario di Fiume, ma che si reinventano di anno in anno anche nel cuore del capoluogo quarnerino, con la celeberrima Sfilata internazionale in Corso.

Non tutti, però, seguono il calendario ufficiale in quanto le secolari tradizioni impongono di iniziare il Carnevale con la festività dell’Epifania. In particolare, queste usanze vengono rispettate dagli abitanti della Ciceria, precisamente dei paesini di Žejane e Mune. In onore dell’arrivo di Melchiorre, Baldassare e Gasparre, i tre Re Magi, i locali zvončari, gli scampanatori di Žejane, si daranno, pertanto, appuntamento la sera del 5 gennaio e allo scoccare della mezzanotte faranno tre volte il giro del villaggio, in onore dei re, con i loro abituali costumi, ovvero in borghese, ma facendo suonare i campanacci. Al termine della cerimonia, a ognuno di loro verrà offerto un bicchiere di vino rosso, simbolo di prosperità e di buon sangue nell’anno appena iniziato. Il 6 gennaio, alle ore 15 nella piazza centrale del paesino inizierà il Carnevale vero e proprio e come di consueto, Messer Carnevale verrà messo alla gogna e impiccato al palo più alto del paese. Il divertimento musicale sarà assicurato dal complesso “Fiesta”, che farà da contorno alla tradizionale fagiolata. Non mancheranno gli scampanatori, stavolta nella loro uniforme ufficiale fatta innanzitutto dal copricapo, il “kumak”, coperto di nastri di cartapesta lunghi fino a terra, detti “bajere”. Il bordo del cappello è decorato con foto di donne e fiorellini. Gli uomini indossano magliette marinare su cui sono cuciti dei fazzoletti di cotone, pantaloni bianchi e scarponi neri, sulle spalle e sui fianchi pelli di pecore, le “šube” a cui sono fissati, con delle corde, tre campanacci, le “klopote”.Tengono in mano un bastone, la “boća”.
Un’agenda ricca di appuntamenti
La tradizione verrà celebrata anche nel Grobniciano. Gli scampanatori locali, i Grobnički dondolaši, seguendo la tradizione del luogo, domani alle ore 17 a Cipica nel borgo di Cernik, innalzeranno e suoneranno la campana nel cortile della casa del compianto Ivan Rak, evento che segna l’inizio ufficiale del periodo carnascialesco. Il campanaccio verrà “battezzato” dallo scampanatore che nell’anno passato si è distinto per la sua attività. Il suo nome verrà reso noto prima dell’inizio della cerimonia. Sabato 13 gennaio, l’associazione, darà inizio alla visita a tutti i borghi del Grobnicano. I Dondolaši saranno pure ospiti del festival dei Kurenti in Slovenia, della Rassegna di Mattuglie e del Carnevale fiumano. L’associazione conta attualmente 165 membri, tra cui 115 adulti e 50 giovani leve.
Come ogni anno, l’associazione dei Grobnički dondolaši ha pubblicato il calendario per l’anno in corso intitolato “I dondolaši per i nostri” (Dondolaši za naši), i cui proventi dalla vendita andranno a favore dell’associazione “Rijeka 21” che si occupa dei bambini e giovani affetti dalla sindrome di Down.

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