Un mestiere che è più una missione

Consegnati i premi «AmbasciatoRI dell’educazione e dell’istruzione» per l’ultimo triennio

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Un mestiere che è più una missione
Ivana crnić, Ingrid Šlosar e Tanja Tuhtan-Maras assieme al sindaco e alla sua vice. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Il lavoro dell’insegnante e dell’educatore non è soltanto un mestiere, ma quasi una vocazione, una missione. Lo sanno bene tutti coloro che sono coinvolti nel sistema d’istruzione ed educazione. Impegno, amore, dedizione e tantissima pazienza sono soltanto alcune delle caratteristiche che deve avere chi sceglie questo lavoro. Per ringraziarli di tutto quello che fanno durante l’anno, la Città di Fiume consegna dal 2020 il premio “AmbasciatoRI dell’educazione e dell’istruzione” per il triennio passato. Scopo di questo riconoscimento è sottolineare l’importanza del ruolo di chi opera in questo settore. Il concorso per la nomina si è concluso il 14 novembre scorso e in base al punteggio ottenuto, la Commissione ha deciso di premiare Ivana Crnić, educatrice presso l’asilo Maestral di Fiume, Tanja Tuhtan-Maras psicologa presso la SE Gornja Vežica e Ingrid Šlosar, insegnante di lingua croata presso la SE Eugen Kumičić.
Presenti alla consegna dei premi il sindaco Marko Filipović, la sua vice Sandra Krpan, la responsabile del dipartimento per l’educazione, l’istruzione e i giovani, Sanda Sušanj e Vesna Kovačić, membro della Commissione. “Questo premio, diventato ormai tradizionale, vuole essere un ringraziamento per queste persone che danno tanto per i nostri bambini. Il loro è molto più di un lavoro, in particolar modo in questo periodo fatto di tante sfide. Per questo motivo abbiamo voluto mettere l’educazione e l’istruzione in primo piano, anche per quanto riguarda gli investimenti fatti dalla Città. Tramandare sapere ed esperienza è un qualcosa di essenziale, senza cui oggi non saremmo qua. Continueremo a investire anche nei nostri programmi quali l’educazione civica e sanitaria nel massimo delle nostre possibilità. Cercheremo inoltre di fare in modo che i nostri programmi che sono già stati implementati, e per i quali abbiamo creato il cosiddetto modello fiumano, vengano usati anche nelle altre scuole della Croazia”, ha dichiarato il sindaco.

L’importanza delle educatrici
Vesna Kovačić ha voluto spiegare che il premio è anche un’espressione di rispetto verso gli educatori e insegnanti in particolar modo ora che vengono messe in dubbio alcune misure applicate in classe e che i salari sono poco dignitosi. Sull’importanza di questo riconoscimento si sono espresse le tre premiate.
Ivana Crnić ha voluto innanzitutto sottolineare che il lavoro dell’educatore non è assolutamente difficile come di solito viene presentato. “Imparo ogni giorno un qualcosa di nuovo con questi frugoletti che hanno tanto da dire e da insegnare. A volte, però, è impegnativo e per me rappresenta una grandissima soddisfazione. Il premio non me l’aspettavo e sono davvero commossa ed emozionata. Mi fa tanto piacere perché significa che qualcuno ha saputo riconoscere il ruolo dell’educatore nella verticale dell’istruzione, il che ci dà una spinta in più. Per me è un grande onore essere stata nominata, perché cerco ogni giorno di insegnare ai miei bambini a essere migliori, perché credo in una società che rispetta il dialogo e la tolleranza. Voglio che si sentano sicuri e pronti a esprimere il proprio pensiero in modo democratico”, ha detto Ivana Crnić.

Far sentire sicuri i bambini
Tanja Tuhtan-Maras lavora da 35 anni come psicologa presso la SE Gornja Vežica, motivo per il quale, come ci ha detto, ha fatto tanta esperienza e assistito a tantissimi eventi. “Potrei scrivere un libro – ha commentato sorridendo –. In tutti questi anni ci sono stati dei cambiamenti in seno alla società che in ambito scolastico, di conseguenza anche nel nostro lavoro. Oggi viviamo in un periodo fatto di costanti sfide, che influiscono sullo sviluppo dei bambini, i quali vivono in un mondo digitale, ma d’altra parte molto insicuro, e i quali non hanno le giuste abilità per far fronte a tutte queste sfide. Per questo motivo il nostro ruolo è fare in modo che almeno nel loro piccolo mondo, quello della scuola, si sentano sicuri e protetti. Il premio mi fa tanto piacere perché rappresenta una sorta di ciliegina sulla torta per tutto il mio lavoro. Un lavoro che sceglierei di fare anche se nascessi un’altra volta”.
Ingrid Šlosar ha dichiarato, infine, che poter lavorare con i giovani è un grande onore perché “l’insegnante ha la possibilità di formare delle persone che potranno un giorno migliorare il mondo. Inoltre, lavorando con i bambini mi sento tanto giovane anch’io”, ha concluso.
I presenti sono stati allietati dal coro della SE Eugen Kumičić.

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