Rijeke pravde: «Siamo l’unica alternativa a un potere corrotto»

Ultimo incontro con i media per la coalizione «Rijeke pravde» che ripresenta i propri candidati nella settima e ottava circoscrizione

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Rijeke pravde: «Siamo l’unica alternativa a un potere corrotto»
Vojko Obersnel assieme ai membri della lista. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

La campagna è agli sgoccioli, ma i “Fiumi di giustizia” (Rijeke pravde) si dirigono all’appuntamento con gli elettori con la stessa intensità. La sezione regionale dell’SDP, partito che guida la coalizione, ha presentato per l’ultima volta i propri candidati, quelli provenienti dalla Regione Litoraneo-montana, nella settima e ottava circoscrizione.

Iniziamo con l’intervento dell’ex sindaco di Fiume Vojko Obersnel che è 14º e ultimo nella lista per la settima circoscrizione: “Sono candidato in una circoscrizione di tipo «Frankenstein» che comprende parte dei territori di cinque differenti regioni. Si va da Kutina a Pago e Vir, da Gračac a Mattuglie fino al confine con la Slovenia. È uno degli esempi di malfunzionamento in questo Paese. Abbiamo già parlato dei programmi, ora vorrei lanciare alcuni messaggi. Alle prossime elezioni possono vincere soltanto due forze politiche, cioè l’HDZ o noi. Pertanto, se i cittadini sono soddisfatti del Governo HDZ sapete per chi votare. Se non si è soddisfatti, l’alternativa è chiara”. Obersnel punta sui voti di preferenza come Željko Jovanović nell’ottava circoscrizione dove si trova al 14º posto: “Abbiamo delle basi così solide che non vi è dubbio sull’esito. Mi riferirei a un sondaggio che non è stato organizzato da alcun partito dal quale scopriamo che l’88 per cento dei cittadini intervistati ha dichiarato di voler votare per quelli che sapranno ridurre le liste d’attesa nel sistema sanitario. Dal settore dei medici di base al sistema ospedaliero, noi vogliamo migliorare il quadro generale, all’insegna del principio di solidarietà e senza dover affrontare spese aggiuntive. La gente rimane sana solo in una società sana”.
La vicesindaca di Fiume, Sandra Krpan, ha sottolineato il fatto che la lista SDP rispetta la “quota rosa”: “Combatteremo per la parità dei sessi, pari redditi, valorizzazione del lavoro domestico a cui sono costrette le donne senza remunerazione, ma anche per il diritto di disporre del proprio corpo. Chi non la pensa così può pregare in ginocchio fino al giorno del giudizio, ma noi non accetteremo mai dover rinunciare a certi diritti acquisiti. Pertanto, invito tutte le donne a dare prova di unitarietà e di votare per la nostra lista”.
Saša Đurić, di Novi Vinodolski: “L’HDZ elenca i propri successi, ma in Croazia non si è mai vissuto peggio. Siamo messi peggio rispetto a otto anni fa quando al governo c’era Zoran Milanović. Ogni cittadino comune, al supermercato, si rende conto di quanto siano inaccessibili anche i prodotti di prima necessità. Dall’altra parte l’HDZ evita di parlare di tutti i casi, dal furto di gas a quello di derivati del petrolio. Per corruzione o altri crimini, questo Governo ha dovuto cambiare trenta ministri”.
Nello stesso tono gli interventi di Zlatko Komadina, presidente della Regione, di Mirela Ahmetović, sindaca di Castelmuschio (Omišalj) e di Ivica Lukanović, presidente della sezione regionale SDP, indicando la loro coalizione come unica possibile alternativa a chi ha governato negli ultimi otto anni.

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