Regione litoraneo-montana. Assistenza ai giovani senza adeguato supporto familiare

La Regione garantisce una polizza assicurativa all’anno per agevolare l’uscita dalle istituzioni o nuclei d’affido

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Regione litoraneo-montana. Assistenza ai giovani senza adeguato supporto familiare
La consegna dell’assicurazione ha visto la presenza dei rappresentati delle istituzioni coinvolte. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

La sensibilità sociale è una delle priorità della Regione litoraneo-montana, che dal 2012 ha aderito all’azione umanitaria promossa dalla fondazione nazionale “La vostra posta” (Vaša pošta) per supportare finanziariamente giovani orfani o privi della patria potestà e in affido o sotto la tutela di qualche brefotrofio, al fine di alleviare, alla maggiore età, l’uscita dalla sicurezza istituzionale.
“Una delle più proficue collaborazioni – ha detto la responsabile della fondazione Senka Klarić, durante la consegna dell’annuale assicurazione – è quella tra la nostra istituzione no profit e l’amministrazione della Regione litoraneo-montana, che sin da subito ha aderito al nostro progetto elargendo annualmente un’assicurazione pari a 50mila kune da distribuire a rate nell’arco di due anni. Finora abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere una ventina di brefotrofi in tutta la Croazia e dal 2011 in poi sono stati circa 400 i ragazzi che hanno ottenuto un’assicurazione sulla vita, per un valore complessivo di oltre 17 milione di kune”.

Quest’anno, con il passaggio all’euro, la Regione ha assicurato, 6.100,00 euro – come specificato da Dragica Marač, capodipartimento regionale per la politica sociale e i giovani –, ma l’importo nei prossimi anni verrà arrotondato per eccesso, per cui sarà sicuramente maggiorato.
Quest’anno il presidente della Regione Zlatko Komadina ha avuto l’onore di consegnare la polizza assicurativa a Danijel Cvijić, un giovane non ancora diciassettenne, sotto tutela del Centro per i servizi nella comunità “Izvor” di Selce e da undici anni in affido alla famiglia Vincetić. “Finora abbiamo finanziato undici assicurazioni e dai dati in nostro possesso, sono tutte finite in buone mani, a ragazzi e ragazze che sono riusciti, con le proprie forze, a proseguire con la loro istruzione e a crearsi una vita soddisfacente”, ha riferito Komadina.
Nikola Sećen, direttore della “Izvor”, ha spiegato che a causa della crisi economica che perdura, molti dei loro assistiti, usciti dalla tutela istituzionale, conducono una vita difficile. “Dai nostri dati risulta che, ogni anno, ci sono una ventina di giovani in affido o orfani, che devono uscire dal sistema. Spesso i datori di lavoro sfruttano questi giovani, sapendo che devono lavorare per sopravvivere e non hanno nessuno a cui rivolgersi. È una cosa deplorevole, per cui questi tipi di polizze dovrebbero venire assicurate singolarmente pure dalle Città e dai Comuni per dare modo a questi giovani di affrontare la vita con più serenità e sicurezza”, ha affermato. La proposta è stata accolta da Komandina, che tratterà il tema alla prossima riunione delle Città e dei Comuni. Il direttore Sećen ha reso noto, inoltre, che la campagna condotta negli ultimi dieci anni per aumentare le famiglie affidatarie sta dando dei buoni risultati. “Dalla decina di famiglie siamo arrivati a 40, che quest’anno si allargheranno ulteriormente in quanto al momento stanno partecipando al corso di preparazione”.
A ringraziare i presenti per il loro impegno e l’interesse è stata Zvjezdana Vincetić. “Danijel è arrivato da noi che aveva poco più di cinque anni e da sempre è stato membro della nostra famiglia, anche se mantiene i contatti con quella biologica. Il nostro rapporto non ‘scadrà’ come da contratto al compimento della maggior età, ma continuerà nel tempo. Il suo desiderio è proseguire con gli studi universitari nel campo della tecnica: per ora, però, basta che termini con successo la scuola di avviamento professionale che frequenta e poi si vedrà. Avrà sempre il nostro supporto”.

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