L’allerta meteo rossa lanciata giovedì, per la prima volta attraverso la piattaforma digitale dell’”112” con l’allarme sonoro sui cellulari degli utenti, non tutti, era in buona parte giustificato. È arrivata la neve nelle zone montane e la bora, come annunciato dai meteorologi, ma i problemi sono stati limitati, normali per questo periodo dell’anno. A proposito di allarme sonoro, ieri è scattato nuovamente a partire dalle 13.50, ma si è trattato di un errore del sistema che, evidentemente, ha ancora bisogno di un aggiustamento. C’è chi l’avvertimento l’ha ricevuto due volte, la seconda inutilmente, mentre altri non hanno ricevuto nulla.

Previsioni azzeccate
Già da qualche giorno sul Nord Europa imperversa una vasta perturbazione che ha portato maltempo e temperature polari. Si sapeva che avrebbe raggiunto anche l’area geografica che ci riguarda. Ieri mattina le temperature nella nostra regione hanno cominciato a scendere, dai 12°C delle 7 ai 2°C registrati alle 14. I valori sono scesi in media di 10 gradi un po’ dovunque. Qualche fiocco di neve, portato dalla bora, è arrivato fino alla costa, senza dare grattacapi a chi della neve fa volentieri a meno.

Viabilità, il problema è la bora
In Gorski kotar si è avuta la prima nevicata seria della stagione, tra i 10 e i 20 centimetri che hanno creato qualche problema alla circolazione. In generale, i mezzi dei servizi invernali hanno provveduto a rendere percorribili tutte le arterie più importanti. Tra la costa e l’entroterra è stato rispettato il divieto di transito per gli automezzi pesanti, anche grazie a una presenza più massiccia della Polizia nei punti nevralgici. Anche se rallentato, il traffico stradale si è svolto senza i soliti problemi, causati sia dai mezzi pesanti che violano i divieti che da quanti si avventurano in queste condizioni sprovvisti di pneumatici invernali. Imbiancato anche il Monte Maggiore, fin dalle quote più basse.
Più della neve, è stata la bora a creare i disagi maggiori. Per buona parte della giornata di ieri il traffico è stato sospeso sul tratto tra Segna e Santa Maria Maddalena, mentre tra Novi Vinodolski e Segna hanno potuto transitare soltanto le auto. Situazione leggermente più favorevole tra Buccari e Novi Vinodolski dove il divieto ha riguardato soltanto gli autobus a due piani, le auto con roulotte e le moto, categorie a cui non è stato consentito nemmeno il transito lungo il ponte di Veglia.
Per quanto riguarda l’intensità della bora, il refolo registrato ieri nel primo pomeriggio a Povile, vicino a Novi Vinodolski, ha fatto registrare il record stagionale nella nostra regione con 144 chilometri orari. La bora persisterà per l’intera mattinata di oggi per calare nel tardo pomeriggio e in serata.
In un quadro meteo come questo, non potevano mancare o guai nei collegamenti marittimi. Fermi agli ormeggi traghetti sulla tratta Prizna-Žigljen, tra la terraferma e l’isola di Pago e quelli sulla Valbisca-Lopar, tra le isole di Veglia e Arbe. Inoltre, fermi i catamarani che collegano l’isola di Pago e i Lussini alla terraferma, come pure la nave che fa la spola tra Lusinpiccolo, Sansego e Unie.

Sole nel Weekend
Per oggi e domani non sono previste nuove precipitazioni. Ci sarà cielo sereno e vento di bora, particolarmente forte nel canale del Velebit. Le minime scenderanno ulteriormente, comprese tra -2 e 2°C sul litorale e le isole e intorno ai -10°C in Gorski kotar. Le massime sulla costa non saliranno oltre i 5-6°C, costantemente sotto lo zero nelle zone montane.
In Gorski kotar e sul Platak ci si prepara ad accogliere gli amanti della montagna. Anche se precedentemente innevata artificialmente, sulla pista di Radeševo non si potrà sciare. Se dovesse calare la bora, la pista potrà venire messa nelle condizioni per venire aperta agli sciatori. Continuerà a fare freddo anche nei primi giorni della prossima settimana con un aumento graduale delle temperature a partire da mercoledì. Si esaurirà presto anche questa parentesi invernale.