Regione litoranaeo-montana. Covid sotto controllo

Aumento di casi, ma con sintomi lievi. Maggiormente colpite le persone che soffrono di malattie pregresse

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Regione litoranaeo-montana. Covid sotto controllo
L’edificio dell’Istituto regionale di salute pubblica in Mlaka. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

La situazione epidemiologica in Regione è sotto controllo. A confermarcelo è Andrea Petaros Šuran, capo epidemiologa dell’Istituto regionale di salute pubblica. “Per il momento abbiamo casi attivi sia di pertosse che di Covid e d’influenza stagionale. Per quanto riguarda i primi, fino alla fine del mese di dicembre sono stati registrati 250 casi. Si tratta per lo più di ragazzi dai 10 ai 14 anni d’età. I nuovi dati dovrebbero arrivare in questi giorni e quindi potremo capire se durante le vacanze invernali, ancora in corso, il numero è sceso oppure è aumentato nel corso degli assembramenti che si sono avuti durante le festività. Più alto invece il numero degli affetti da Covid. Visto che la registrazione dei dati avviene ancora sempre con frequenza settimanale, possiamo dire che nel corso del mese di dicembre ci sono stati 1.300 nuovi casi. Se prendiamo in considerazione il fatto che dal 1º gennaio al 30 novembre del 2023 abbiamo avuto in totale 5.195 casi, possiamo dedurre che il virus circola velocemente. Al CCO di Fiume sono ricoverate una cinquantina di persone a causa o con il Covid. Sono per lo più persone anziane, che presentano già qualche malattia pregressa e quindi sono più vulnerabili. Nella penultima settimana di dicembre ci sono stati anche 4 decessi. Nonostante il virus stia mutando, parliamo tuttora del ceppo Omicron, non sono stati riscontrati sintomi particolari o diversi da quelli avuti finora. In pratica febbre, mal di gola e di testa, tosse. Tutto molto simile all’influenza stagionale, motivo per cui molte persone non fanno il test per cui il numero dei contagiati è sicuramente più alto. Visto che non esiste più un protocollo per chi è positivo al Covid, ovvero non c’è l’obbligo d’isolamento, il consiglio è di rimanere comunque in casa 5 giorni per fare in modo che l’organismo si riposi, specialmente se si ha la febbre o la tosse, e per evitare di contagiare altre persone. Per i contatti non ci sono obblighi oltre a quello di fare attenzione se si presentano eventuali sintomi. Obbligatorie invece le mascherine per chi deve visitare l’Istituto o l’ospedale”, ha spiegato Andrea Petaros Šuran.
In lieve aumento anche le persone con l’influenza, cosa del tutto normale in questo periodo dell’anno. Tutto sommato, nulla di grave, siamo nella media. Probabilmente, come ogni anno, con il rientro a scuola e dalla settimana bianca, ci sarà sicuramente un aumento dei casi, come dichiarato dalla capo epidemiologa.

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