Palazzo del governo: scatta il restauro

Annunciato il grande processo di ristrutturazione dello storico edificio fiumano. I lavori avranno inizio nell’autunno del 2024. Al termine del risanamento verranno ridotte al massimo le emissioni di gas serra

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Palazzo del governo: scatta il restauro
Una delle facciate laterali del Palazzo del governo. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Uno dei palazzi storici più belli di Fiume e dal passato più interessante è il Palazzo del governo, che continua a mantenere anche nel nome tracce della sua importanza. Lo splendido e imponente edificio che sovrasta il centro della città continua a mantenere intatta la propria solennità. È la casa del Museo di Marineria e storia del litorale croato (PPMHP), ma ospita anche numerosi matrimoni, che vi vengono celebrati ogni settimana. Chi lo ha visitato, però, sa che da molti anni, se non decenni, non vi sono stati fatti dei lavori di ristrutturazione. Prossimamente, però, dovrebbero iniziare i lavori di riqualificazione energetica di tutto il Palazzo del governo, che entro il 3 maggio del 2026 otterrà una facciata nuova con tanto di isolamento termico.

Di questo e di altri interventi, non soltanto al palazzo, ma anche all’area circostante, hanno parlato Tamara Mataija, direttrice del museo, il presidente della Regione litoraneo-montana, Zlatko Komadina, la capodipartimento regionale per la Cultura, lo sport e la cultura tecnica, Sonja Šišić, il direttore f.f. dell’Agenzia di sviluppo regionale “Kvarner”, Sanjin Vranković e il collaboratore per i documenti di sviluppo strategici e dei programmi dell’Ente pubblico “Prigoda”, Srđan Kerčević.

Durata di 31 mesi
La parte tecnica dei lavori è stata esposta dalla direttrice del Museo, Tamara Mataija, la quale ha annunciato che i lavori inizieranno nell’autunno del 2024 e dureranno 31 mesi. “Il valore di questa prima fase ammonta a 3,5 milioni di euro, stanziati dall’Unione europea dal fondo NextGenerationEU, ovvero dal Meccanismo per la ripresa e la resistenza – ha illustrato Mataija –. Prima dell’inizio dei lavori dovremo aggiornare la documentazione e pianificare il complesso trasloco in uno spazio ancora da definirsi. In ogni caso, dovremo ottenere l’approvazione delle autorità competenti a traslocare le nostre collezioni. Nella realizzazione della documentazione abbiamo collaborato intensamente con le agenzie energetiche e posso annunciare che abbiamo intenzione di rifare il sistema di riscaldamento e raffreddamento, di collocare sul tetto dei pannelli fotovoltaici, di installare un sistema di illuminazione LED, rinnovando pure i sistemi di sicurezza. Cambieremo gli infissi interni, metteremo uno strato di isolamento termico all’esterno e collocheremo un ascensore per le persone disabili che collegherà il pianterreno con il secondo piano”.
Secondo le stime degli esperti, ha dichiarato la direttrice, con questi interventi si arriverà a risparmiare il 72 p.c. di energia e si ridurrà l’emissione di gas serra dell’83 p.c. rispetto ad ora. In questo modo anche il Palazzo del governo contribuirà allo sviluppo del progetto di decarbonizzazione della Regione litoraneo-montana, che si è impegnata a stanziare un milione di euro per il trasloco e i lavori preparatori.

L’ecologia, una priorità europea
Srđan Kerčević dell’Ente pubblico “Prigoda”, il quale ha collaborato alla preparazione del progetto, ha ribadito l’importanza del palazzo per la città di Fiume e ha spiegato che l’ente “Prigoda” ha messo a disposizione tutta una gamma di esperti, che hanno stilato la proposta di rinnovo. Gli ultimi interventi di tipo edile al Palazzo del governo risalgono al secolo scorso ed è giusto che al giorno d’oggi l’edificio possa ospitare tutti i visitatori, anche quelli disabili, e possa offrire ai suoi dipendenti uno spazio salubre e piacevole nel quale lavorare.
Sanjin Vranković, dell’Agenzia di sviluppo regionale “Kvarner”, ha parlato dell’aspetto ecologico dei lavori e dell’importanza di fare del Palazzo del governo un edificio a impatto ambientale zero, proprio come è già avvenuto per alcuni edifici regionali che ospitano Case della salute.
Il fatto di trasformare un edificio storico in un palazzo dall’impronta carbonica praticamente nulla è un grande passo avanti e si inserisce nella strategia europea di riduzione delle emissioni di gas serra.

La Regione investe nelle sue istituzioni
Sonja Šišić, capodipartimento regionale per la Cultura, lo sport e la cultura tecnica, ha espresso la propria soddisfazione per aver potuto sostenere questo progetto, nato già nel 2019. Anche se il valore complessivo di tutti i lavori che sono in programma ammonta a 15 milioni di euro, in questa prima fase, del valore di 4,5 milioni di euro, si farà solo un terzo di tutto ciò che è in piano. Šišić ha affermato che gli investimenti non si limitano al palazzo, ma comprendono anche interventi alle collezioni e all’offerta museale.
Il presidente della Regione, Zlatko Komadina, ha ricordato che uno dei requisiti essenziali per ottenere i finanziamenti europei è di informare regolarmente i cittadini di tutto ciò che viene fatto, motivo per cui ogni singola fase dei lavori potrà venire seguita dai media.
“La Regione ha sempre guardato alle nostre istituzioni con grande interesse – ha spiegato Komadina –, motivo per cui abbiamo deciso di assicurare un milione di euro anche per questo progetto. A suo tempo avevamo pulito la facciata dai sedimenti lasciati dallo smog e dai gas di scarico delle automobili e avevamo ristrutturato il tetto, ma ci siamo occupati anche del giardino circostante. Sono contento, però, che finalmente avremo modo di iniziare dei lavori più impegnativi e importanti. Vorrei ricordare che l’anno scorso è stata ristrutturata anche la fontana dalla parte orientale del giardino, mentre dalla settimana prossima verrà rimessa a nuovo quella dell’edificio che ospita il Museo civico.
Per i lavori alla fontana la Regione ha stanziato 100mila euro, mentre la Città di Fiume e il Ministero della Cultura e dei media altri 15mila. Per quanto riguarda il trasloco del PPMHP in un altro spazio, abbiamo delle idee a riguardo, ma non è ancora stato deciso niente. Sarebbe mio desiderio poter accordare con la Città di Fiume di trasportare gli uffici e le collezioni nel palazzo del Museo civico, il ‘Cubetto’, a pochi metri di distanza da Palazzo del governo, visto che il Museo civico di Fiume ha ottenuto il Palazzo dello Zucchero, ma per il momento si tratta soltanto di una mia idea”, ha concluso Zlatko Komadina.

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