Orso, lince, lupo e grifone simboli della tutela ambientale

L'Ente pubblico «Priroda» ha in programma numerose attività volte alla salvaguardia della biodiversità e delle specie protette e in via d'estinzione che popolano la Regione litoraneo montana

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Orso, lince, lupo e grifone simboli della tutela ambientale
Irena Jurić e Koraljka Vahtar-Jurković con i simpatici peluche. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

“L’Ente pubblico Priroda ha concluso il 2022 con la realizzazione di tutti i progetti e attività previsti grazie, tra l’altro, anche ai vari concorsi a cui si è aderito e da cui sono pervenuti ingenti finanziamenti tramite i Fondi nazionali ed europei. Nell’anno in corso tutte le attività proseguiranno come finora e ce ne saranno pure delle nuove, volte ovviamente alla salvaguardia della flora e fauna locali. L’area della nostra Regione, in termini di diversità biologica, è conosciuta come una delle più ricche in Europa, e i grifoni sono, assieme ai grandi carnivori e ai delfini, uno dei simboli della tutela e della conservazione delle specie protette e che, grazie proprio al costante operato dei dipendenti dell’Ente, non sono più in via d’estinzione”, così Koraljka Vahtar-Jurković, a capo del Dipartimento regionale per lo sviluppo, l’urbanistica, la gestione del territorio e l’ecologia, che ha elogiato il lavoro portato avanti dall’istituzione regionale e dai suoi dipendenti. L’ente gestisce 28 aree protette e la rete ecologica Natura 2000, oltre a due istituti, il Centro visitatori e centro di recupero dei grifoni a Caisole (Beli) sull’isola di Cherso e il Centro dei grandi carnivori a Stara Sušica nel Gorski kotar, che l’anno scorso sono stati visitati da circa 20mila persone.

Anche il 2023 si presenta pieno di sfide e con un piano di lavoro ricco e vario. A illustrarlo è stata la direttrice dell’Ente, Irena Jurić. “Il nostro decennale operato volto alla salvaguardia dell’ambiente e delle specie animali è stato riconosciuto da una grande catena commerciale che ha creato una serie di peluche chiamati ‘Le piccole belve’, tra cui troviamo l’orso Đuro, la lince Goran, la lupa Anđa e il grifone Krešo, nomi nati dalla fantasia dei bambini che hanno partecipato al concorso indetto. Ora questi pupazzi sono richiestissimi proprio a livello regionale e vengono… adottati da tante persone. Oltre a questo segmento di promozione del nostro lavoro, l’azienda finanzierà nell’anno in corso, cibo per i grifoni e le attrezzature speciali per il monitoraggio dei grandi carnivori del Gorski kotar.”

Progetto internazionale
L’istituzione ha avviato pure il progetto internazionale “LIFE SUPport”, il cui obiettivo è la sopravvivenza dei grifoni e l’espansione della specie nei luoghi di nidificazione. “Il programma che s’articolerà nel prossimo quadriennio è iniziato nel migliore dei modi, precisamente con la ripresa con l’ausilio di una delle telecamere collocate in posizioni strategiche, del primo pulcino di grifone nato sulle scogliere dell’isola di Plauno (Plavnik)”.

Ristrutturazione a fasi
Nei mesi a venire le attività interesseranno pure le aree protette del Gorski kotar, di preciso i paesaggi del Vražiji prolaz (Passo del diavolo), le cui passerelle e scalinate di legno sono state danneggiate alla fine del 2022 da forti temporali. “Qui si dovrà procedere senza macchinari pesanti per conservare l’area che rimarrà chiusa ai gitanti nella stagione estiva mentre nelle zone dette Zeleni Vir e Kamačnik si procederà a una ristrutturazione a fasi”. Nell’anno in corso terminerà il progetto “Sviluppo della gestione della rete ecologica Natura 2000”, con titolare e coordinatore il Ministero dell’Economia e dello Sviluppo sostenibile, nell’ambito del quale saranno elaborati i piani di gestione della rete ecologica per le isole di Veglia e Arbe e per il Gorski kotar.
Oltre a queste molteplici attività, continueranno i monitoraggi delle specie protette e autoctone, precisamente dei cuculi che nidificano nella parte meridionale dell’isola di Veglia, dei falchi gufo del Gorski kotar, del granchio dalle zampe bianche del corso superiore della Fiumara, della pinna nobilis nel Golfo del Quarnero, della libellula Coda di lama e dell’orchidea Barbone adriatico”.

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