Fiume. Disoccupazione, si torna a sperare

L’Ufficio di collocamento regionale ha reso note le statistiche per lo scorso mese di febbraio, che regalano ottimismo

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Fiume. Disoccupazione, si torna a sperare

Seppur a rilento, il tasso di disoccupazione è tornato a scendere. Anche se la pandemia di Covid-19 ha portato a un calo in tutti i settori, nell’ultimo mese l’aumento del numero delle persone che hanno trovato un lavoro, fa sperare bene.

 

Nel mese di febbraio, presso l’Ufficio di collocamento regionale e dell’Istituto nazionale di statistica (DZS), i disoccupati censiti erano 10.031 (5.607 donne e 4.424 uomini), ovvero 105 persone in meno in rapporto a gennaio (-1,0 p.c.), ma 2.533 unità in più rispetto a un anno fa.

In quanto alle fasce d’età, le meno colpite dalla disoccupazione sono quelle medio-giovani e precisamente dai 15 ai 19 anni (258 giovani), dai 20 ai 24 anni (924), dai 25 ai 29 anni (1.183), mentre la fascia più colpita è quella dai 50 anni in su con 3.227 disoccupati.

Secondo i dati registrati, la maggior parte dei disoccupati possiede il diploma di scuola media superiore quadriennale o di ginnasio (3.250), seguiti da coloro che hanno frequentato un istituto professionale (2.922). Sono invece 1.329 le persone con laurea che si ritrovano senza un lavoro, mentre sono 1.335 quelle con terminata soltanto la scuola dell’obbligo.

Tra le varie succursali, a primeggiare è quella di Fiume che registra 6.201 disoccupati, seguita da Abbazia (1-047), Crikvenica (711) e Veglia (665), Čabar (129), Vrbovsko (204) e Arbe (265). Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, l’indice di disoccupazione più accentuato lo registrano Veglia (+46,2 p.c.), Vrbovsko (+45,7 p.c.), Fiume (+36,8 p.c.), Arbe (+28,6 p.c.) e Crikvenica (+28,3p.c.).

Rispetto al mese scorso, è stato registrato un calo della disoccupazione in seno a tutte le succursali, con picchi più importanti in quelle di Arbe (+7,3 p.c.), Vrbovsko (+6,8 p.c.) e Delnice (+ 2,1 p.c.).

Tra i 10.031 inattivi censiti nel mese di febbraio, 1.119 persone (11,2 p.c.) non hanno mai avuto un’esperienza lavorativa, mentre gli altri 8.912 hanno avuto almeno un impiego in precedenza. Tra questi, la maggior parte ha lavorato nel settore alberghiero e nei servizi di ristorazione (1.868, 21,0 p.c.), presso esercizi commerciali (1.534, 17,2 p.c.), nell’industria manifatturiera (1.069, 12,0 p.c.), nei servizi amministrativi (716, 8,0 p.c.) e nel settore edile (622, 7,0 p.c.).

Nel mese di febbraio, i datori di lavoro sul territorio della Regione litoraneo-montana hanno aperto complessivamente 1.612 posti di lavoro, il che equivale all’3,4 p.c. in meno in rapporto allo stesso periodo del 2020, ma del 63,5 p.c. in più del mese precedente.

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